
A Torino, nell'ambito di Gourmet Expoforum, presenti il presidente AMPI Gino Fabbri, i vice Presidenti Armando Lombardi e Paolo Sacchetti, il fondatore e presidente onorario Iginio Massari, si è tenuta la cerimonia per la consegna dell’onorificenza di Pasticcere dell’Anno-Trofeo Pavoni, premio assegnato quest'anno al napoletano Pasquale Marigliano.
“Sono onorato di ricevere questo premio che riconosce alla mia pasticceria - ha dichiarato Marigliano - la miscela tra le due culture che mi influenzano: quella partenopea, che richiama i colori e le forme di una terra di contrasti e quella francese, grazie anche a mia moglie, che mi ha modellato il carattere”. La terra del Vesuvio che si assapora in ogni suo dolce è infatti contaminata dall’esperienza che il Pasticcere ha fatto a Parigi alla corte di “Fauchon”,“Lenotre” e “Pierre Hermé” nei suoi anni di formazione giovanile. Da allora Marigliano realizza pasticcini e torte della tradizione in chiave moderna andando controcorrente rispetto all’offerta tipica del suo territorio.
La motivazione ufficiale del premio a Marigliano: "Per il costante impegno profuso come attento professionista e membro AMPI sempre presente ed attivo, per la continua ricerca della perfezione estetico degustativa e gli stimoli che costantemente fornisce all’ intera pasticceria nazionale, portando alto il nome dell’Italia anche all’estero con i riconoscimenti che sta conseguendo".
Le premiazioni sono state precedute dalla conferenza stampa per la presentazione della nuova edizione della guida Pasticceri & Pasticcerie -guida del Gambero Rosso- che anche quest'anno, ha visto comparire innumerevoli Maestri AMPI tra i migliori pasticceri del nostro Paese.
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Pasquale Marigliano con il maestro Iginio Massari |
Pasquale Marigliano - Bio Lo guardi lavorare e scopri quell’ingrediente misterioso che poi così tanto segreto non è perché la sua dedizione, che caratterizza ogni sua creazione, è visibile a chiunque gli stia accanto, anche per poco. E se Truffaut era convinto che a sei anni sappiamo già chi saremo, mai frase fu più azzeccata per Pasquale Marigliano, che da quando, piccolissimo, ha scoperto la sua vocazione per la pâtisserie non ha più smesso di inseguire il suo sogno. Appena dodicenne inizia a muovere i primi passi in una pasticceria del suo paese a San Gennarello di Ottaviano nel napoletano e a diciotto è già richiesto dalle pasticcerie note della zona per le decorazioni più elaborate. Ventenne Marigliano decide di allargare i suoi orizzonti e parte per la Francia, Mecca del gusto per chiunque decida di intraprendere quest’arte. Presso “Fauchon”,“Lenotre” e “Pierre Hermé” segue stage di perfezionamento sulla lavorazione della viennoiserie, del pastigliaggio e dello zucchero soffiato tirato e colato. Tornato a Napoli, apre il suo primo laboratorio dove comincia a sperimentare la fusione tra innovazione e tradizione partenopea. Gestisce in proprio un bar-Pasticceria, per poi aprire nel 2000 la Pasticceria Pasquale Marigliano suo paese natale. E’ da allora che si dedica all’arte dolciaria e cioccolatiera con l’intento di educare la sua clientela ad una pasticceria rivisitata in chiave moderna. Tra le numerose specialità legate alla tradizione partenopea si distinguono la Pastiera di grano, il Migliaccio, la Caprese, la Sfogliatella e l’esclusiva Torta Ottavia. Simboli dell’amore per i prodotti del territorio e della sua creatività: Il Babà alla Cassata, le Mousses all’ italiana, la Torta Vesuvio, la Ricotta e Noci, la Luna rossa, la Sinfonia d’ estate, gli Struffoli alla crema di limoncello, i Mosaic alla polpa di albicocca del Vesuvio, la Riggiola Napoletana. Con lo slogan “L’ Artigianato diventa Cioccolato” prende vita una raffinata vetrina di nudi, tra cui le Truffe al rum invecchiato, lo Stresul al sale di Guérande, senza dimenticare il sorprendente “Vesuvio Buono”, il cioccolatino con finale scoppiettante.