sabato 19 dicembre 2009

LA TENUTA ADOLFO SPADA A ROSSI D NATALE


La Tenuta Adolfo Spada a Rossi di Natale

Al centro di Caserta, da Nida, gli aglianico e i piedirosso dell’azienda di Galluccio

Domani e domenica, la Tenuta Adolfo Spada partecipa alla due giorni conclusiva di “I ROSSI DI NATALE”, l’iniziativa promossa da Agrisviluppo, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Caserta, in collaborazione con la Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori (FISAR), che dall’8 dicembre per tre weekend ha realizzato a Caserta un inedito connubio tra lo shopping natalizio e le degustazioni dei vini rossi del territorio.

I rossi da Aglianico e Piedirosso – Gallicius 08, Sabus 07 e Gladius 06 - della azienda di Ernesto e Vincenzo Spada sono proposti da Nida, nel centro storico della città (Via G. Mazzini, 65) dalle 17,00 alle 20,00.

La originale “shopping experience”, che si svolge in giornate di grande afflusso nelle vie del centro della città per l’acquisto dei regali natalizi, vede dunque i vini Spada in abbinamento a una storica firma dell'abbigliamento di Caserta: Nida, boutique d'abbigliamento calzature e accessori, sul mercato dal 1965.


E’ di recente apertura il nuovo grande spazio dove si svolge la degustazione. Una struttura che vede, accanto ai capi d'abbigliamento, un angolo dedicato al design, alla lettura e un punto bar e fiorista.

Comunicazione Tenuta Adolfo Spada

Galluccio - Caserta

comunicazione@tenutaspada.it


AUGURI


saluto questo 2009 che mi ha scaldato
con gli aglianico, i piedirosso e le falanghine Spada
e ti abbraccio di cuore augurandoti felici Feste!
Monica Piscitelli

consulente
comunicazione e media relations
+ 39 348 0063619

venerdì 18 dicembre 2009

INTERVISTA A MARIA TERESA LANZA , DELEGATA NAZIONALE FISAR



Maria Teresa Lanza: io, sommelier della Fisar, un grande polo culturale al servizio di operatori e appassionati

Maria Teresa Lanza è delegato nazionale Fisar, l'organizzazione dei sommelier ben presente al Nord e che adesso sta prendendo piede anche al Sud, in Campania in particolare: corsi, servizi privati e agli enti pubblici, partecipazione a convegni e manifestazioni sono le attività che svolgono. Maria Teresa è anche l'appassionata patròn di Ex Libris a Capua, il centro culturale più importante della provincia di Caserta. Le abbiamo rivolto dieci domande per presentare lei e questa organizzazione ai nostri lettori di cui sinora ci siamo limitati a pubblicare gli appuntamenti.

Siamo competitivi nella qualità dei corsi e nei costi dei servizi
Qual è la sua storia e com'è arrivata alla Fisar? Da quanti anni si occupa di vino?Mi sono laureata sociologia, con indirizzo marketing, nel 1997 ho fatto un viaggio a Berlino, dove ho potuto fruire, da turista, di un caffè letterario -ristorante, meraviglioso, alla porta di Bradenburgo, una delle più antiche porte urbane di Berlino. Ho sentito il bisogno di poter vivere da noi un posto simile. Ho così man mano cercato di sviluppare l’idea, di creare una situazione in qualche modo assimilabile a quella che ho vissuto a Berlino.
Sono proprietaria di Palazzo Lanza, palazzo di famiglia dal 1453 che, per un diritto di primogenitura, è, per volontà e per cultura della mia famiglia, è l’unico palazzo nella città di Capua ad avere ancora i proprietari originali. La mia famiglia è originaria di Trabia, in provincia di Palermo, ancora oggi c’è un meraviglioso Castello della famiglia Lanza.
Ci troviamo a Capua in quanto un mio antenato accompagnò sua sorella, Bianca Lanza, per cederla in moglie a Federico II. La famiglia ha antenati molto importanti, ad esempio, Pompeo Lanza era un ambasciatore con il compito di mantenere i rapporti tra vari stati in particolare tra l’Italia, la Polonia ed altri Stati. Abbiamo un archivio di famiglia davvero notevole, dove ci sono circa 55 lettere che Pompeo Lanza scambiava con la Regina Bona Sforza di Milano, Sovrana di Polonia. Custodiamo delle reliquie antichissime, ad esempio S. Alfonso dei Liguori, la cui sorella sposò un mio antenato e tanto altro…, ma andiamo oltre, voglio solo raccontare che anticamente il mio cognome era Lancia, abbiamo, infatti, un meraviglioso arazzo in cui e’ raffigurato un mio antenato con una lancia a cavallo, in un incontro vinto davanti al re il Sovrano alzandosi in piedi gridò ’ “bravo quella lanza” e da lì il mio cognome si trasformò da lancia in Lanza.
Grazie alla mia vocazione imprenditoriale, ho deciso e “convinto” la mia famiglia a creare l’attuale azienda che oggi si chiama “Palazzo Lanza”.
Nelle stalle di casa, dopo un attento restauro sotto supervisione della sovrintendenza di Caserta. Nel 2002 ho aperto una libreria, che, a seguito di una indagine di mercato, ho voluto si fregiasse del marchio Guida. La ragione sta nella mia innata passione per i libri. Ho preferito avere una garanzia di fornitura che poteva offrirmi solo Guida, perchè con 14 filiali e 4 franchising, ha un potere d’acquisto molto elevato, anche i libri dall’estero mi arrivano in pochi giorni. La scelta di aprire prima la libreria è stata voluta per valorizzare la cultura del mio territorio, ho preferito fortificarmi prima da un punto di vista culturale al fine di comunicare al meglio il territorio.
Nel 2006 ho aperto il Caffè Ristorante Ex Libris che prende il nome dall’enorme libreria presente nel locale, alta più di 5 metri e larga più di 4. Si tratta di una donazione, ( l’ex libris significa “questo libro e’ stato di…”. Tutti coloro che vogliono possono regalare un libro sul quale viene apposto l’ex libris con il nome del donatore, tutti possono consultare i testi della libreria mentre cenano, prendono un caffè o, sono comodamente rilassati sui divani del salotto.L’ Ex Libris ha sempre avuto la caratteristica di luogo d’incontro tra vino e letteratura.
Nel 2006 ha ricevuto alla Fiera del Libro di Roma il premio come miglior libreria del Sud Italia. Nel 2008, il premio di miglior caffè letterario d’Italia insieme al Caffè di Piazza della Repubblica di Firenze, nel 2009 siamo entrati tra i locali del vino della Guida Veronelli.Siamo un punto di riferimento per case editrici come Mondadori, Feltrinelli ed altre. Il 1° giugno del 2006 abbiamo inaugurato il locale con la presentazione del libro “Gomorra” del mio amico Roberto Saviano.
Il suo rapporto con il vino e il cibo Il vino e’ sempre stata una mia passione, dal 2000 ho frequentato corsi Ais, degustazioni e partecipato a manifestazioni di settore. Il vino per me e’ confronto, piacere, benessere e trova la sua massima espressione nell’ abbinamento con il cibo. Le cene legate alle premiazioni letterarie, con la formula “a 4 mani” sono solo un piccolo segnale della sconfinata passione che nutro per la mia terra. L'incarico nazionale Fisar, con quale carica e quali compiti? Sono entrata in Fisar a fine 2007 ho avuto la fortuna di essere stata notata per le capacità di sommelier e per la vocazione imprenditoriale da alcuni delegati campani delle Federazione. Nel giugno 2009 mi è stata proposta la candidatura al consiglio nazionale, ho accettato non credendo di vincere… poi, a Loano il 16 ottobre 2009 ho partecipato alla tre giorni di elezioni, sono stata presa dal clima elettorale e dall’entusiasmo che mi ha sempre contraddistinto. Leggendo gli intenti della Federazione. Ho rilevato il bisogno di creare un saldo punto di riferimento in Campania, un imprenditore del vino che si occupasse dell’immagine e del lavoro che la Fisar già svolge nel resto d’‘Italia. Il 17 ottobre 2009 ho fato il mio primo discorso davanti ad un’affollata platea raccontando semplicemente me stessa e il mio lavoro. Ho riscosso un bel risultato al nord, al centro ed al sud, su 2500 votanti, ho raccolto la preferenza di 1400 persone. Una bella soddisfazione per la mia regione e per la Federazione. Ho promesso al Presidente Vittorio Ama Cardaci e a tutta la Giunta di impegnarmi come ambasciatrice delle Federazione. Dopo la nomina a consigliere nazionale, e quindi a Referente Regionale, lo scorso 12 dicembre, durante il secondo consiglio nazionale di Forte Dei Marmi, ho ricevuto all’unanimità l’incarico di Referente per marketing e sviluppo di tutte le delegazioni Fisar a livello nazionale, il che comporta il compito di: inviare alla nostra rivista bimestrale “ Il Sommelier”, articoli su tutti gli eventi che organizzo come delegata Fisar regionale e su quelli realizzati nelle cinque province. Mi spetta inoltre coadiuvare il centro tecnico nazionale del Sud Italia, ovvero seguire la formazione e quindi lo svolgimento dei corsi Fisar. Mi è stato anche chiesto di lavorare alla Comunicazione e promozione per il Sud Italia, incarico che ho rifiutato in quanto sono convinta che non si possa fare tutto nella vita. Tuttavia mi impegno comunque ad aggiornare real time l’ufficio stampa nazionale in occasione dei grandi eventi che ci vedono protagonisti, come il Vinitaly, il Salone del Gusto di Torino e d il Gemellaggio con il Brasile che rientra nell’ottica di espansione internazionale della Federazione. Faccio parte anche dell’”Associazione delle Donne del Vino” partecipando con molto piacere a tutti gli eventi organizzati, insomma, la mia vita è un continuo intreccio di cucina, vino e cultura. Quali sono i suoi progetti per lo sviluppo dell'area affidatale e soprattutto per la Campania? Quanti siete in Campania oggi? Come è organizzata la delegazione? Le delegazioni sono presenti in ogni capoluogo e le rispettive organizzazioni sono elencate sul nostro sito http://www.fisar.com/I progetti in pentola sono tanti: Coadiuvare le iniziative e i corsi di tutte le altre delegazioni, per le quali non nascondo la ferma intenzione, in accordo con il Consiglio Nazionale, di procedere ad una decisa ristrutturazione. Inoltre intendiamo sviluppare la visibilità mediatica della Federazione, attraverso la realizzazione di performance enogastronomiche e di degustazione su noti canali tv nazionali, allo scopo di divulgare la conoscenza dei nostri vitigni campani e casertani a livello nazionale. Quanti sono in Italia i Sommelier Fisar? Come sono distributi in percentuale a livello regionale? Quante le donne?In Italia sono circa 7.000 i sommelier Fisar, non sono in grado al momento di fornire dati specifici sulla distribuzione, ma sto realizzando, in collaborazione con il CTN ( centro tecnico nazionale, diretto da Massimo Loca) un censimento a vari livelli, anche perché intendiamo organizzare master di specializzazione sul servizio, da Roma in giù. La presenza delle donne è elevata, direi che su tre sommelier una è donna, pensi che il concorso di “Miglior Sommelier dell’ anno 2009” e’ stato vinto da una donna, la Sommelier Laura Sandoli di Pavia. Chi si rivolge alla Fisar? Quali le tipologie di committenza e quali i requisiti di un sommelier Fisar?Sicuramente Enti pubblici, Camere di Commercio, Comuni, Associazioni enogastronomiche, ed anche un folto pubblico di professionisti che per cultura personale frequentano la Fisar e sono in prima linea nell’ organizzazione di manifestazioni di buon target.I requisiti del Sommelier Fisar sono: cultura, gentilezza, portamento, eleganza, capacità comunicativa, anche in lingua straniera, e professionalità intrinseca. Quali le differenze sostanziali e normative tra le diverse associazioni?Nulla di diverso, la Fisar nel nord è forse più forte dell’Ais, qui da noi, mi permetta l’immodestia, anche per merito mio, sta prendendo molto piede.Inoltre, ritengo che la Fisar sia molto più competitiva dell’Ais su vari livelli: economico, di insegnamento, pensi solo che la classe Fisar non deve superare le 25 persone, io ho fatto un corso Ais in classe con 98 persone! Vino e comunicazione, come si muove la Fisar in questo campo?La Fisar si avvale di un ottimo ufficio stampa e di un efficace sito sempre aggiornato, la rivista esce ogni 2 mesi, stiamo lavorando affinche’ il tutto cresca velocemente.Vini del cuore e vini per il mercato? Come comporre una carta dei vini moderna, territoriale e accattivante?La mia carta dei vini è molto personale, sono sempre più convinta che bisogna andare incontro alla domanda e quindi fare un’offerta che sia, al tempo stesso, molto personale, così ho sempre lavorato e così tendo a comunicare il mio amore per il lavoro che svolgo e la determinazione di voler divulgare il mondo del vino con realismo e passione. Il sogno nel cassetto...Uno era questo… arrivare in 7 anni a realizzare un’azienda che fosse un polo culturale, oggi ho 34 anni ed ho creato una libreria, un caffè letterario, un ristorante, un bed & breakfast negli ex granai del palazzo che ha un belvedere mozzafiato sul Vesuvio.L’altro riguarda il mio percorso in Fisar… ed infine, nel cassetto c’è anche un progetto di una struttura catering – eventi, in collaborazione con un’azienda toscana con una forte clientela straniera, per la quale sto sviluppando un piano di incoming in Campania commissionato dagli enti.

giovedì 17 dicembre 2009

FISAR CORSI PER SOMMELIER A SALERNO , PRESENTAZIONE DOMENICA 20 DICEMBRE A TERRA DI VENTO





Si terrà domenica 20 Dicembre 2009 alle ore 10:30, presso l'aula didattica dell'azienda vitivinicola Terra di Vento, la presentazione dei nuovi corsi di formazione per sommelier promossi dalla F.I.S.A.R. (federazione italiana sommelier).

L'incontro, rivolto a tutti gli appassionati del mondo vitivinicolo ed enogastronomico, ha lo scopo di delineare una breve traccia introduttiva per un primo approccio al vino, dal bere correttamente, all'incidenza del vino sul nostro corpo, ai poteri terapeutici, al vino nello sport ma anche il vino nei detti e nelle credenze popolari o la cultura medica del vino nella storia e nelle tradizioni.

A tal proposito interverranno il sommelier Alberto Giannattasio, delegato Fisar provincia di Salerno, il professor Guido Arcangelo Medolla, studioso dei modelli e le essenze degli orti medioevali tipici della scuola medica salernitana (X-XIV sec), l'enologo Sebastiano Fortunato, responsabile enologia varietale e viticoltura sostenibile e l'enologo Sergio Pappalardo, consulente tecnico consenso wine.

La mattinata sarà accompagnata da una piccola degustazione di prodotti locali abbinati a vini scelti dal delegato Fisar, Alberto Giannattasio.

venerdì 18 dicembre sei cuoche cucinano per il Mattino Pranzo di Nattale in rosa


Antonella Iandolo de La Maschera di Avellino presenta il Brodo vegetale con polpettina di panedi Giulia Cannada Bartoli
Domani sei cuoche cucinano per il Mattino: inserto Il Pranzo di Natale
17/12/2009

Luciano Pignataro ha curato un inserto rosa, domani allegato al quotidiano, un menu dei territori della Campania attraverso l'interpretazione di sei bravissime cuoche, raccontato da quattro giornaliste e due sommelier.Ricette da segnare e ripetere a casa. O, meglio, andare a provare nei sei locali.Poi il racconto del Natale di Fausto Arrighi, Clara Barra Massimo Bernardi, Enzo Vizzari
Giovanna Voria di Corbella di Cicerale (Cilento) presenta Gelatina di Cinghiale Marinato all'Aglianicodi Marina Alaimo
Maria Rina del Ghiottone di Policastro (Cilento) presenta Il primo carciofo, cacioricotta e prosciuttodi Elisabetta Manganiello
Antonella Iandolo de La Maschera di Avellino presenta il Brodo vegetale con polpettina di panedi Giulia Cannada Bartoli
Lina Martone del Megaron di Paternopoli (Irpinia) presenta Fusilli con cotechino e pomodori secchidi Adele Chiagano
Marianna Vitale di Sud a Quarto (Napoli) presenta l'Involtino di agnello con patate e cipolledi Monica Piscitelli
Rosanna Marziale de Le Colonne di Caserta presenta mostacciuoli ai frutti di boscodi Maristella Di Martino
Poi Francesco Aiello ha scritto il Natale dei direttori delle tre guide più importanti e del guru gastronomico del web
Luciano Pignataro parla delle bollicine del Sud

mercoledì 16 dicembre 2009

Capua, Ex Libris


16/12/2009

Covo gourmet polifunzionale a Palazzo Lanza
Corso Gran Priorato di Malta 25
Tel. 0823.962097 – 333.7570189
www.palazzolanza.it
Chiusura lunedì
Aperto: martedì – mercoledì: 9,30 – 20,00; giovedì – venerdì – sabato: 09,30 – 02,00; domenica: 11,30 – 00,30
Ferie ad agosto - Carte di credito: tutte tranne American Express



Nel quattrocentesco cortile di Palazzo Lanza nel centro storico di Capua, dove una volta c’erano stalle, lavatoio e ambienti di lavoro, la vulcanica Maria Teresa, la più giovane esponente della famiglia dei Baroni Lanza, consigliere nazionale Fisar (Federazione Italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori) ha aperto Ex Libris, “un’espansione” della storica Libreria Guida Capua, trasformando gli ambienti del palazzo in un unico, emozionante “rifugio” polifunzionale che ospita ristorante, caffetteria, bed and breakfast, spazi per mostre, incontri culturali e tanta buona musica dal vivo.
Tutto nasce a seguito di un viaggio a Berlino: Maria Teresa, ispirandosi alla moda mitteleuropea dei caffè letterari, intraprende l’avventura: trasformare il palazzo nobiliare di famiglia in un luogo di cultura e del gusto. La struttura funziona non stop come caffetteria, wine bar, pranzi veloci o di lavoro, mentre dal giovedì sera il tutto si trasforma in un ristorante di carattere, chic e informale allo stesso tempo. Un gioco di più livelli, tra eleganti soppalcature e vetrate che circondano piccole corti e orti – giardino interni.
Uno in particolare, nel passaggio tra il guardaroba e la sala, mi ha colpito per la bellezza, di un altissimo albero di melangole, le arance amare usate dalla chef Maria Mone per conserve e salse.
Il palazzo è stato restaurato in conservativo con archi, pietra viva, affreschi, ferro battuto e soffitti a trave a vista. L’arredamento, per contrasto, è in stile minimal design, colori caldi della terra, mise en place all’americana, “runner” a tono con le stagioni e particolari che si agganciano al passato, come la collezione di “ Mater Matutae “ in terracotta, riproduzioni degli originali esposti nel Museo Provinciale Campano di Capua, principale museo storico dell'antica Campania, dove è conservata la più importante collezione mondiale di Matres Matutae, (secondo la mitologia romana era la dea del Mattino o dell'Aurora).

Parte della collezione di Mater Matutae

Nella prima sala trionfa una maestosa libreria con ogni tipo di volume, consultabile con calma sorseggiando un bicchiere di vino alla mescita professionale self service, grazie ad una simpatica wine – card ricaricabile, o, da sfogliare pigramente a tavola durante la cena preparata dalla chef Maria Mone, appassionata e abile professionista nata a Piana di Monteverna nel cuore delle colline caiatine. In cucina Maria interpreta la materia prima, preservandola integra e distinta nei sapori, spesso, rivisitata nelle forme. Il menù ha cadenza mensile secondo l’avvicendarsi delle diverse materie prime di stagione, per la maggior parte campane, con qualche eccezione, come la carne argentina, “compensata” da un fantastico maialino nero del casertano. La pasta è quasi sempre di casa, altrimenti la chef ricorre al pastificio Setaro. L’olio extravergine, da cultivar “olivella” è di produzione familiare, dalle terre dei Lanza tra Capua e Pignataro Maggiore. Tutti gli ortaggi, “friarielli”, broccoli, rape, scarola e la frutta di stagione, “male orcolae” (mele annurche) incluse, arrivano dalla zona di Castel Morrone.
I carciofi, spesso in carta, sono le le famose “capuanelle, varietà di media pezzatura, di colore verde scuro, molto apprezzata per la tenerezza. Una nota nostalgica: i carciofi capuanella erano tradizionalmente utilizzati per essere cucinati arrostiti, cotti lentamente in un apposito tegame sforacchiato alla base e appoggiato sulla brace. Conditi con olio d’oliva, aglio e prezzemolo, durante la cottura emanavano un’inconfondibile aroma, piacevole ed intenso, che durante le feste si propagava per le strade di tutti i paesi della piana tra Napoli e Caserta. Ancora oggi è possibile trovare qualche ambulante che offre questo delizioso cibo di strada.
Torniamo al menù, i piatti che mi hanno incuriosito nella carta di dicembre: tre entrèe decisamente territoriali, la polenta utilizzata per il tortino con fagioli cannellini, crema di zucca e sfritto di lardo di maialino nero del casertano, ancora il pan cotto di broccoli con crostini e olio piccante e la millefoglie di mozzarella con scarola, crema di ricotta e noci. Tutti di pasta fresca di casa i primi piatti: taglierino con scarola e frutta secca, gnocchi con funghi porcini, ricotta di bufala e frese di parmigiano, ravioli ripieni di ricotta con guazzetto di mozzarella e fiammiferi di melanzane. A mezza via tra classico e territoriale la scelta dei secondi: tagliata con salsa di carpione (una sorta di marinata con cipolla tritata, aglio tritato, alloro, olio d’oliva, aceto di vino rosso, salvia e vino rosso) oppure, involtino di maialino con friarielli.
Tradizionali e rigorosamente home made i dolci: deliziosi il piccolo panettone con mele annurche caramellato alle nocciole e i dessert a base di ricotta del caseificio La Baronia con cioccolato o, frutti di bosco.
Il servizio è fresco e professionale, in sala la stessa Maria Teresa con il Sommelier Domenico Natale. La carta di vini è un blend bilanciato tra famose etichette nazionali, molte toscane, dovute alla predilezione di Maria Teresa per questa regione, e tutte le eccellenze campane ben dosate nella scelta tra qualità e prezzo, corretto il ricarico. Onore al merito per aver inserito in carta bianchi campani 2005 e 2006, ottimi rossi nostrani d’annata dal Taurasi, alle varie espressioni di aglianico delle altre province. Molto interessanti le scelte operate per tutte le altre regioni, poche ma d’effetto, non poteva naturalmente mancare nel Lazio, Mater Matuta di Casale del Giglio.
Stesse considerazioni per il costo del menu degustazione, proposto a 20 euro, mentre, per la cena alla carta si spendono in media 35 euro esclusi vini. L’impresa vale la spesa, considerando che passerete una serata sicuramente diversa dal solito, atmosfera rilassata, magicamente sospesa tra passato e presente, lontani dal caos metropolitano e vicini a due vulcani d’idee e progetti per valorizzare la propria terra: Maria Teresa Lanza e Maria Mone, attenti a quelle due☺

Giulia Cannada Bartoli

Come arrivare:
uscita A1 Capua, direzione Centro, superati i fossati, arrivate ad una rotonda (alla vostra sinistra il Teatro Ricciardi). Alla rotonda proseguite dritto e percorrete tutta la strada. Al termine svoltate a sinistra in Corso Gran Priorato di Malta. Percorrerlo per 200 metri e sulla destra troverete l’Ex Libris.