venerdì 27 settembre 2019

S.PELLEGRINO YOUNG CHEF 2020 Svelati i nomi dei mentori che parteciperanno alla finale regionale in programma a Milano il 21 ottobre. Per la prima volta l’Italia scende in campo sfidando Croazia, Romania e Slovenia

i 10 finalisti dell'edizione 2019

 Sono in corso in tutto il mondo le finali regionali dell’edizione 2020 di S.Pellegrino Young Chef, il progetto di scouting internazionale che promuove l’ingresso dei giovani talenti nella comunità gastronomica globale.
Fino a dicembre i finalisti delle 12 regioni che nel mondo hanno superato le selezioni si sfideranno con l’obiettivo di essere i protagonisti della competizione per il titolo internazionale in programma a maggio 2020.Per la prima volta dal 2015, anno di esordio della competizione, l’Italia partecipa ad una selezione regionale che prevede il coinvolgimento di finalisti in arrivo da Paesi diversi: Croazia, Romania e Slovenia. Un’occasione unica per i giovani chef - ma anche per la comunità gastronomica che parteciperà alle varie fasi della gara - di scoprire o approfondire la conoscenza di culture culinarie diverse, interpretate con uno sguardo aperto sul futuro.  Tra le novità della nuova edizione, l’opportunità per i finalisti regionali di essere affiancati da un mentore, uno chef di esperienza con cui confrontarsi per perfezionare l’appeal della ricetta ed esprimersi in modo autentico e originale, ma non solo. Se è vero che la cucina è un movimento pulsante che va oltre il buon cibo, il dialogo con i mentori sarà anche un’occasione per comprendere il ruolo della gastronomia come forza trasformatrice e motore per il cambiamento.Questi i mentori scelti dai giovani chef in gara alla finale regionale in programma a Milano il prossimo 21 ottobre:
 
Riccardo Camanini Lido 84
·         Riccardo Camanini, chef del ristorante stellato Lido 84 di Gardone Riviera (BS) – 1 stella Michelin, sarà il mentore di Alessandro Bergamo – sous chef del Ristorante Cracco di Milano - 1 stella Michelin, il cui signature dish sarà “Meglio un uovo oggi o una gallina domani?”
Gabriele Bonci - Roma 

·         Gabriele Bonci, maestro dei lievitati, sarà accanto a Tommaso Tonioni, a lungo al fianco di Anthony Genovese al Pagliaccio di Roma - 2 stelle Michelin, che presenterà il signature dish “Lol "eel" pop – beach honey & lake’s potatoes”

Napoli 29 settembre per la prima volta in città la cena dell'Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto




Per la prima volta a Napoli  la cena annuale dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto: domenica 29 settembre, a Palazzo Caracciolo, uno schieramento d’eccezione formato da 10 grandi cuochi campani e 10 grandi cuochi provenienti dal resto d’Italia proporranno piatti della tradizione campana rivisitati sulle note dei sapori delle altre regioni. Il ricavato della serata a sostegno del progetto #FareFormazione.


A rappresentare la cucina del territorio “giocando in casa” ci saranno: Salvatore Avallone (Cetaria Ristorante, Baronissi), Alfonso Caputo (Taverna del Capitano, Massa Lubrense), Enzo Coccia ( Pizzeria La Notizia, Napoli), Mimmo De Gregorio (Lo Stuzzichino, Sant’Agata dei Due Golfi), Paolo Gramaglia (President Restaurant Pompei), Peppe Guida (Antica Osteria Nonna Rosa, Vico Equense), Francesco Pucci (La Riggiola, Napoli), Giorgio Scarselli con Fumiko Sakai (Il Bikini, Vico Equense), Pasquale e Gaetano Torrente (Al Convento, Cetara) e Antonio Tubelli (Baroq Art Bistrot, Napoli).
Ad affiancare ciascuno di loro, in quello che sarà uno straordinario gioco delle coppie ai fornelli, all’insegna del gusto e della cucina tricolore di qualità, arriveranno: Caterina Ceraudo (Dattilo, Marina di Strongoli, Crotone), Enrico Cerea (Da Vittorio, Bergamo), Gioacchino Sensale (Hotel Dolcestate, Campofelice di Roccella, Palermo), Giorgio Servetto (Nove Ristorante, Alassio), Raffaele Ros (Ristorante San Martino, Scorzè, Venezia), Arcangelo Dandini (L’Arcangelo, Roma), Giuseppe Romano (Me Restaurant, Pizzo, Vibo Valentia), Franco Aliberti (Tre Cristi Milano, Milano), Gianfranco Pascucci (Pascucci al Porticciolo, Fiumicino, Roma) e Solaika Marrocco (Primo Restaurant, Lecce).
Lunedì 30 settembre  #20cuochiAdG, si terrà, sempre a #Napoli, il Convegno annuale dell’Associazione, patrocinato da Città Metropolitana di Napoli ed Ente Nazionale Risi, che quest’anno affronterà il  tema “Turismo Esperienziale: scenario e previsioni per il futuro”. L’appuntamento, gratuito e aperto al pubblico previa registrazione su info@ambasciatoridelgusto.it, l'incontro si terrà negli spazi del Complesso Monumentale Donnaregina con inizio dei lavori alle 9.30.

Qui  Il Programma



giovedì 26 settembre 2019

23 ottobre UN MERCOLEDÌ DA VIGNAIOLI: APPUNTAMENTO IN 47 PUNTI DI AFFEZIONE CON IL MONDO FIVI

Fivi foto degli espositori a Vinitaly 2019 

Vino e vignaioli protagonisti il 23 ottobre, aspettando un Mercato di Piacenza da record: raggiunta la presenza di 626 espositori
A un mese esatto dal Mercato dei Vini di Piacenza, torna il 23 ottobre Un Mercoledì da Vignaioli, il progetto nato per raccontare ad appassionati, ristoratori e sommelier la realtà dei Vignaioli Indipendenti FIVI. L’evento, che si rinnova con successo da tre anni, costituisce l’occasione per presentare l’appuntamento con il Mercato dei Vini di Piacenza, giunto alla nona edizione e forte della presenza record di 626 vignaioli.
La serata di Un Mercoledì da Vignaioli si svolgerà quest’anno in 47 Punti di Affezione FIVI dislocati in 12 regioni. I Punti di Affezione sono enoteche e ristoranti, diffusi in tutta Italia, che propongono principalmente vini di produttori FIVI ed espongono la targa conferita loro dall’associazione. In ogni locale due vignaioli aderenti all’associazione presenteranno i vini di altri vignaioli proposti in degustazione e racconteranno ai presenti il mondo FIVI: una delle realtà più importanti del vino in Italia, che fa dell’attaccamento al territorio e della viticoltura artigianale i propri valori fondanti. Attraverso l’abbinamento tra i piatti e le specialità proposte dai locali e i vini dei soci FIVI, si andrà alla scoperta del lavoro e della filosofia che caratterizzano i Vignaioli Indipendenti, produttori che curano personalmente l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione delle vigne fino alla produzione e all’imbottigliamento dei vini. Sarà inoltre l’occasione per parlare della crescita, sotto diversi aspetti, del Mercato dei Vini di Piacenza, in programma dal 23 al 25 novembre presso Piacenza Expo. Quest’anno il Mercato aggiunge infatti un giorno di apertura, il lunedì, e vanta la presenza di 626 espositori, tutti nello stesso padiglione. Dati che confermano il sempre maggiore interesse suscitato dalla manifestazione FIVI.
Qui  maggiori informazioni e la lista dei ristoranti: 

The Best Chef Awards 2019. La classifica social ideata dall'italiano Cristian Gadau.Stravince la Spagna. I piazzamenti italiani.



al centro il vincitore lo svedese Bjorn Frantzen
Ecco i risultati della terza edizione di The Best Chef Award, il progetto nasce dalla testa di un giovane italiano di origine sarda Cristian Gadau.  Si tratta di un format pensato per il mondo  social, dove condivisioni e visualizzazioni sono lo strumento principale  per dare vita a una rete mondiale di chef, che si consolida online per affermare la propria valenza. Nasce così l'ambizione di dar vita a qualcosa di concreto sulle orme delle classifiche internazionali già note, creando un prestigioso appuntamento annuale con il sapore dell grandi kermesse, con tanto di red carpet per gli chef premiati. L'evento è stato concepito come itinerante e la scelta per l'edizione 2019 è caduta su Barcellona, una delle capitali mondiali più interessanti per l'alta cucina.   La  classifica raggruppa chef da 24 paesi e conta qurest'anno 15 nuovi ingressi nel prestigioso gruppo dei 100.  Dopo una prima selezione da parte dell'organizzazione che è sempre alla ricerca di nuovi nomi,  parte la votazione dei cuochi direttamente coinvolti; sono proprio  loro infatti ad esprimere  i propri voti per i colleghi.  Il voto - tratto distintivo del premio -  va allo chef come persona e non al ristorante.  L’ultima fase del voto  vede protagonista il mondo dei foodlovers interpellati per determinare la classifica definitiva dal primo al centesimo posto.  L'edizione di Barcellona  conferma senz'altro, in ambito europeo, la riaffermata supremazia dell'alta ristorazione spagnola. 
il top della classifica 
La classifica Tra i primi cinque, tre sono spagnoli: Joan Roca – che perde il primato a favore  dello svedese Bjorn Frantzen – David Munoz (terzo) e il trio catalano di Disfrutar, in grande crescita al quinto posto. Mauro Colagreco del Mirazur, il primo dei 50's Best, si piazza solo settimo.  
I piazzamenti italiani    Dodici i cuochi italiani , in testa Massimo Bottura (13°) a seguire Niko Romito (20°), Enrico Crippa (22°), Norbert Niederkofler (28°), Massimiliano Alajmo (41°), Davide Oldani (45°), Christian Puglisi (68°), Mauro Uliassi (70°), Antonio Guida (79°), Andrea Aprea (82°), Floriano Pellegrino (97°) ed Enrico Bartolini entrato all'ultimo posto. 

martedì 24 settembre 2019

Roma presentato il programma di Merano Wine Festival 2019 dal 9 all' 11 novembre




L’edizione 2019 della manifestazione meranese è dedicata ai 500 anni di Leonardo Da Vinci e punta sulle novità del Fuorisalone e sull‘approfondimento di temi quali la sostenibilità, l‘innovazione e il vino al femminile.
 
 
Presentato il programma della 28° edizione di Merano WineFestival. Tra le novità di quest’anno il convegno sull’innovazione, in collaborazione con la piattaforma H-Farm, e una tavola rotonda sul modello Giappone nel mondo “rosa” del vino. La città di Merano diventa ancora più protagonista con speciali spazi Fuorisalone e serate in cui provare dei percorsi a tema mixology all’interno dei cocktail bar di Merano. Nello scenario dell’Acquario Romano, Helmuth Köcher ha spiegato come si svolgerà questa inedita edizione ricca di novità.Con lui, moderati dal caposervizio del TG2 Umberto GambinoLuigi Cremona partner per Emergente Sala, il giornalista Dante Del Vecchio per i vini di eccellenza e i prodotti agroalimentari della Campania, e Stefano Pesce di les Collectionneurs partner della manifestazione e presente all’anteprima di Roma con gli show-cooking dei suoi chef Andrea Besana, Alberto Sparacino, Antonio Ziantoni e Iside de Cesare. Il programma di Merano WineFestival si snoderà in cinque giornate di emozioni, contenuti, scambio di opinioni e nuove idee, all’insegna di quanto di meglio il nostro paese ha da offrire in ambino enogastronomico.

Slow Wine 2020 il 12 ottobre a Montecatini. La presentazione dei curatori per il decimo anniversario



Giancarlo Gariglio E Fabio Giavedoni raccontano i 10 anni di Slow Wine. Grande degustazione il 12 ottobre a Montecatini 
""Dieci anni per una guida dei vini rappresentano un bel traguardo, soprattutto in un mondo che, specie sui social network, da almeno un paio di lustri celebra il funerale del cartaceo. E invece siamo ancora in vita, più in forma che mai, persino un po’ spavaldi. Nella prefazione della nostra prima edizione, Carlo Petrini e Gigi Piumatti scrivevano: «arriviamo a Slow Wine dopo tre, quasi quattro edizioni di Terra Madre, con la costruzione di una rete che ha portato molto in avanti il pensiero e l’azione di Slow Food rispetto al 1987… e da queste esperienze è nata una guida che al proprio centro non ha solo la bontà dei vini, ma che parla di chi li realizza e di come vengono prodotti, di vigneti e di suoli, di naturalità e di agronomia, di vitigni e di metodi di coltivazione, di un futuro sostenibile».
In effetti, l’idea di partenza era molto semplice, spostare l’oggetto della fotografia del vino italiano dal bicchiere roteante sotto il naso di degustatori seriali, ai luoghi e alle persone che contribuiscono ogni giorno a farci arrivare sul tavolo le benedette bottiglie che noi tanto amiamo. Perché se non si conoscono loro, i loro sforzi, i loro traguardi, la loro volontà di modificare il singolo gesto quotidiano per cambiare il mondo della viticoltura, allora ha poco senso bere vino.
Perché a quel punto il vino si trasforma in un’anonima bevanda, succo d’uva fermentato che può regalarci un momento di ebrezza, ma nulla di più. Il vino è altro. È prodotto della terra, legato in modo intrinseco a mamma uva, addirittura al luogo in cui affondano le radici di ogni singola vite, alle persone che si prendono cura delle piante, al modo di interagire dell’uomo con il suo ambiente e, infine, alla maestria e alla sensibilità nel trasformare l’acino in mosto e poi in vino. Ogni singolo passaggio, ogni gesto, ogni scelta presa o non presa modifica e stravolge il risultato nel bicchiere. Per cui che senso avrebbe concentrarsi solo sul calice nel raccontare questo universo? Sarebbe come leggere un romanzo partendo dall’ultima pagina: perderemmo tutto il gusto della conoscenza, dell’incontro con mondi che talvolta solo immaginiamo e che vorremmo tanto visitare.
Riprendendo in mano la guida edizione dopo edizione, scheda dopo scheda, dopo quasi 20.000 recensioni e altrettante visite in cantina ci percorre un brivido lungo la schiena, perché la fotografia scattata nel 2010 e quella del 2019 sono così diverse che stentiamo a metterle a fuoco. Non perché siano cambiati i protagonisti delle nostre storie (molti sono ancora felicemente al loro posto), ma perché è mutato l’approccio sia degli appassionati, sia dei vignaioli.

Roma AcquaCircus: 2 ottobre 2019 Al via la seconda edizione del ciclo di eventi firmato Acquolina


Daniele Lippi Resident Chef Acquolina Roma

Il ristorante romano 1 stella Michelin ospiterà da ottobre a marzo 2020  una serie di appuntamenti dove i grandi del panorama gastronomico italiano insieme con il resident chef Daniele Lippi interpreteranno il Mediterraneo, attraverso temi come la sostenibilità, la cucina circolare, gli influssi culturali, senza tralasciare la componente del gioco e del divertimento, cifra stilistica distintiva della cucina di Lippi, che dal suo insediamento a capo della brigata di Acquolina lo scorso giugno, porta in tavola fantasia e curiosità, con un grande lavoro di ricerca e sperimentazione sulle materie prime e i sapori mediterranei. Si parte il 2 ottobre da Acquolina, all’interno dell’hotel The First Roma Arte, nel cuore della capitale.
Gli appuntamenti della kermesse terranno viva la capitale fino a marzo, con nomi come Nino Rossi - chef calabrese del Quafiz -, Caterina Ceraudo del Dattilo di Strongoli, Giancarlo Morelli del Pomireau. E poi ancora Tomaz Kavcic del ristorante Pri Lojzetu, per uno sguardo fuori dall’Italia. Chicco Cerea, del ristorante Da Vittorio, che oltre a una serata dove insieme con la  sua brigata, porterà in tavola i grandi classici del suo ristorante in formato finger, firmerà anche uno speciale Afternoon Tea da Velo, con una selezione di pasticceria d’autore.
Non un unico format: cene-evento, cocktail nights, signature afternoon tea, degustazioni di alta pasticceria, feste e convivi… dove chef, barman, pizzaioli, pasticceri si cimenteranno attraverso le loro creazioni in una mappatura del Mediterraneo, interpretandone e proponendone diversità e influenze, simbolo di quella ricchezza che da sempre ha avvicinato e unito persone, popoli, tradizioni e culture. Diversi anche i locali che ospiteranno gli eventi: da Acquolina ristorante, passando per Acquaroof Terrazza Molinari - la scenografica terrazza all’ultimo piano dell’Hotel - fino a Velo, il nuovo laboratorio di fine-patisserie all’interno della sister property The First Roma Dolce, affacciata su Via Del Corso. Non mancheranno anche incursioni dello chef Lippi in cucine fuori dall’Italia. Spazio alla creatività, fil rouge di tutta la manifestazione, anche per quanto riguarda la mise en place e il design: protagonista di tutte le serate a quattro mani anche il designer e artigiano siciliano Peppino Lopez, che per ogni cena creerà dei piatti d’artista firmati dove verranno servite le portate degli chef, che si divertiranno a disegnare i piatti insieme con l’artista. La serata di esordio  sarà una divertente session dedicata alla Pizza, regina della cucina mediterranea, da Acquaroof Terrazza Molinari. Tre pizzaioli senza bisogno di presentazioni - Simone Padoan, Diego Vitagliano e Isabella De Cham - celebreranno con le loro creazioni, uno dei simboli della cucina italiana insieme con  Daniele Lippi, che proporrà la sua speciale rappresentazione della pizza, con l’inconfondibile stile mai banale.

lunedì 23 settembre 2019

Guida Pizzerie d’Italia 2020 del Gambero Rosso. Tutti i premi







4 CATEGORIE - NAPOLETANA, ITALIANA, A DEGUSTAZIONE, AL TAGLIO – PIÙ DI 700 INDIRIZZI PER RACCONTARE IL  MONDO DELLE PIZZA ITALIANA. 

Ecco la nuova classifica  2020 dei migliori pizzaioli italiani: è stata presentata al Circolo Canottieri di Napoli la guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso. Una fotografia della pizzeria contemporanea del nostro paese, con le sue tante varianti , le tendenze consolidate e le novità , le scoperte, i giovani che avanzano a spron battuto e i grandi maestri che ancora fanno scuola. Il comparto è in decisa crescita, 710 indirizzi  oltre un' interessante appendice di circa sessanta tra le migliori pizzerie italiane nel mondo. Sono sempre di più i pizzaioli che si dotano di un serio staff addetto alla comunicazione digitale, al mondo dei social media, e al marketing: è ormai finita l'epoca del fai da te; è fondamentale riuscire a comprendere la differenza tra chi vende (anche bene) "aria fritta" e chi, invece, lavora duramente per comunicare seriamente la qualità e la quantità del lavoro che si nascondono dietro una buona e semplice pizza, come ad esempio, la Marinara o la Margherita. Gli  ispettori hanno preteso attendibilità e autenticità, partendo dalla carta e della corrispondenza con quanto arriva al tavolo, con particolare attenzione all'origine e alla qualità  degli ingredienti. I premi sono andati a chi ha rispettato questi criteri sul campo, in pizzeria ogni giorno. In testa alla classifica  si confermano quei maestri che la storia della pizza italiana hanno cominciato a tracciarla oltre un decennio fa e che, senza se e senza ma, vanno avanti a testa alta in nome del duro lavoro e del mantenimento di altissimi livelli di qualità. 96/100 a Franco Pepe (Pepe In Grani, Caiazzo) e Simone Padoan (I Tigli, San Bonifacio); 95/100 a Gabriele Bonci (Pizzarium, Roma), 94/100 a Renato Bosco (Renato Bosco Pizzeria, San Martino Buon Albergo), Massimiliano Prete (GustoDivino, Saluzzo), Enzo Coccia (La Notizia, Napoli), Massimo Giovannini (Apogeo Giovannini, Pietrasanta). Sono dieci i nuovi Tre Spicchi che vanno ad ampliare il ventaglio  dei migliori pizzaioli d’Italia.