venerdì 6 maggio 2011

Savelletri, 6-8 giugno. Tutto pronto per Radici del Sud 2011: superate le 100 adesioni



Radici del Sud 2011 il nuovo format
Il convegno dei grandi produttori di vino del Sud del mese scorso ha generato adesioni a pioggia di oltre 100 cantine provenienti da  tutto il bacino del meridione,  che non vogliono mancare a questo nuovo primo appuntamento con Radici del Sud che, da format originario dedicato solo a Puglia e Basilicata,  si allarga, spalancando con entusiasmo le porte a Campania, Calabria e Sicilia con l’intento di promuovere un appuntamento  unico nel suo genere, che si consolidi negli anni come strategico punto di riferimento per le aziende del Mezzogiorno sia, sul mercato domestico, sia, su quello internazionale.

Napoli, ristorante Leon d’Oro: cucina napoletana doc e pizza da cinquant’anni a Piazza Dante


Salvatore Cuomo e Tonino Esposito , titolari del Leon D'Oro
Piazza Dante 48
Tel.081.549 94 04
Aperto a pranzo e cena dal martedì alla domenica
Chiuso: lunedì, Pasqua, 24, 25 e 31 dicembre
Ferie : 2 settimane centrali in agosto
C/credito: no – Bancomat:si

di Giulia Cannada Bartoli
Venezia? San Marco? No, siamo sicuramente in una delle piazze storiche e più famose di Napoli: Piazza Dante, che si trova alla fine di Via Toledo in direzione del Museo Nazionale. La piazza, chiamata nel corso dei secoli, prima, Largo del Mercatello e poi Foro Carolino, veniva adibita a mercato una volta alla settimana, il mercoledì, mentre negli altri giorni, vi si tenevano corsi per imparare a cavalcare e gli staffieri dei nobili vi portavano i loro magnifici cavalli ad esercitarsi.

Cruna De Lago 2008 Falanghina Campi Flegrei doc, ovvero piccoli enologi crescono |voto: 85/100


 
il vigneto di 2 ettari Cruna deLago, ai tempi di nonno Luigi l'abusivismo non c'èra...
LA SIBILLA
Uva: falanghina
Fascia di prezzo: dai 10 ai 15 euro
Fermentazione e affinamento: acciaio
vista: 5/5. Naso: 24/30. Palato: 24/30. Non Omologazione 32/35
Giovani enologi crescono: e crescono bene in tutti sensi, non solo per la forte  volontà, poco comune in un ragazzo dell’età di Vincenzo di Meo, oggi primo Enologo nell’azienda di famiglia dopo studi in  centro Italia e una faticosa, quanto illuminante gavetta con il wine maker Roberto Cipresso, ancora consulente della cantina, dal  quale Vincenzo assorbe continuamente  i concetti fondamentali dell’importanza del territorio e della mano dell’uomo per la produzione di un vino che sia il reale specchio del famoso “terroir”

lunedì 2 maggio 2011