Tra i 500 pizzaiuoli , molti giapponesi, ma sono gli italiani a fare fanno incetta di premi. Il campione Mondiale ospite lunedì di Uno Mattina su RAI 1. Oggi 4 settembre il premio Trenitalia con la pizza "FrecciaRossa" e domani il Trofeo Lete dedicato alla pizza per le famiglie
Si chiama Valentino Libro ed ha 28 anni, il nuovo campione mondiale dei pizzaiuoli, vincitore del 13° Trofeo Caputo, incoronato a notte inoltrata sul lungomare di Napoli “Sognavo di vincere questo titolo da quando ho iniziato a fare il pizzaiuolo e oggi finalmente si è avverato, ha commentato tra emozione e occhi sognanti il neo campione; non ci credo” ha detto appena ha saputo della vittoria - sono innamorato del mio mestiere, cerco di migliorare sempre la tecnica e uso solo prodotti campani di altissima qualità.”
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Antimo Caputo, A.D. del Molino Caputo, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi del successo di quest'evento, frutto del tour che abbiamo realizzato in tutto il mondo.
Antimo Caputo. Foto SdG V.Pagano |
Un modo per promuovere Napoli, la pizza, le tecniche di lavorazione e gli ingredienti campani. Ci fa piacere vedere in costante aumento la partecipazione delle donne pizzaiole e la vittoria di una giapponese, in una delle categorie più importanti”
Valentino, nato a Marano, in provincia di Napoli ha iniziato a fare il pizzaiuolo 15 anni fa, a soli 13 anni oggi lavora a Quarto, paese dei Campi Flegrei, vicino Marano il suo paese di origine. "Ci piace sottolineare che finalmente questa parte della provincia napoletana, conosciuta soltanto per fatti delittuosi o legati a problemi ambientali, esprime una giovane eccellenza, con la speranza che dietro d Valentino, nasca una generazione di giovani pronti a riqualificare il proprio territorio da ogni punto di vista." Libro lavora in una pizzeria che ha aperto da pochissimi mesi, KEVUO’, in Corso Italia 464, dove ora esporrà con infinito orgoglio, la gigantesca coppa del più bravo pizzaiuolo del mondo pizza (STG Specialità Tradizionale Garantita), margherita, non prima però, di portare il trofeo in Rai, dove Valentino sarà ospite della prima puntata di UNO Mattina Estate, lunedì 8 settembre.
Resta in Campania, quindi, il titolo iridato che l’anno scorso era stato conquistato da Davide Civitiello, dopo otto edizioni vinte da pizzaiuoli stranieri. Un vero e proprio passaggio di consegne, una premiazione che ricorda il passaggio della corona di Miss Italia, solo che i due colleghi si sono passati la pala di maestro pizzaiolo e si sono abbracciati con gioia in una commovente atmosfera di fratellanza che - abbiamo notato - accomuna tutti i giovani pizzaiuoli del mondo.
Davide Civitiello Campione Mondiale 2013. Foto Vincenzo Pagano |
A proposito di miss, nella categoria Pizza Classica (STG non margherita), la vincitrice è stata una ragazza dagli occhi a mandorla, una delle pochissime 'pizzaiuole' in gara, la giapponese Mayo Ota, 32 anni di Nagoya che ha candidamente ammesso di aver iniziato a fare la pizza da poco più di un anno.
Mayo Ota, 32 anni, giapponese di Nagoya, vincitrice Categoria Classica Foto Uff. Stampa |
Si è fatta notare nella stessa categoria, anche la giovane Martina Cacialli, appartenente alla grande dinastia napoletana del presidente Ernesto Cacialli. Per la Categoria Senza Glutine, con forno fuori dall'area del campionato, gestito dal noto chef Nicola Ricci, si è aggiudicato il primo posto il pizzaiuolo Pietro Russo. Questa tipologia di pizza, dedicata a chi soffre d'intolleranza al glutine si sta diffondendo fortunatamente, grazie ai corsi di Ricci in tutt'Italia e all'estero,
Nicola Ricci con il vincitore Pietro Russo. Foto Vincenzo Pagano |
Solo un altro straniero è salito sul podio, il taiwanese Paul Muang che ha vinto, per il suo paese, il Trofeo delle Nazioni intercontinentale
al centro Paul Muang Taiwan , Vincitore del Trofeo delle Nazioni davanti a Portogallo, Brasile, Israele, Giappone e Dubai. Foto Vincenzo Pagano. |
sconfiggendo i suoi colleghi-avversari del Portogallo, Brasile, Israele, Dubai e Giappone che hanno vinto le selezioni della Caputo International Cup disputate nei rispettivi paesi da gennaio a giugno 2014.
Un momento d’incontro tra i maestri internazionali dove è avvenuto un confronto molto interessante: quello sul costo della pizza in Italia e all'estero. Pare che si venda a Reikiavik (Islanda) la pizza più cara che costa il corrispondente di 17,50 euro, ma anche in Francia non è proprio economica, visto che il prezzo medio si aggira intorno ai 14 euro. A sorpresa, invece, a Dubai bastano circa 10 euro per mangiare una buona pizza, - ci dice il napoletano Buonocore che lavora all'estro da 10 anni- quasi come a Milano dove il costo si aggira tra gli 8 e i 12 euro, spesso solo perchè ci sono pizzaioli napoletani e/o campani ai forni, non perchè la pizza sia particolarmente buona...
A Napoli e in Campania, il costo è mediamente molto più basso, se escludiamo i locali dei locali che noi definiamo "mediatici": ovvero quelle pizzerie sicuramente di tradizione familiare, con una pizza più che buona, ma, che si avvalgono della 'spinta' dei Media, dei Social network e della stampa che organizza concorsi virtuali che non fanno bene all'arte della pizza. Sicuramente competitivo il ticket del al Pizza Village, dove con 12 euro si può mangiare una buona pizza, la bibita, la famosa graffa friitta e il caffè, fino a domenica 7 settembre sul Lungomare partenopeo, il più bello del mondo.
Questa la classifica del Campionato:
Trofeo Caputo pizza STG 1° Valentino Libro 2° Vincenzo Capuano 3° Fabio Aragione
Pizza Classica 1° Mayo Ota 2° Enrico Massimo 3° Michele Leo
Pizza senza glutine 1° Pietro Russo 2° Roberto Barone 3° Vincenzo Madison
Pizza di stagione 1° Angelo Rumolo 2° Marco degli Schiavi 3° Luca Iannone
Pizza in pala (a metro) 1° Salvatore Lionello 2° Giovanni Cauli 3° Roberto Luongo
Pizza in teglia 1°Antonio Trivento 2° Tain Mancuso 3° Domenico Sposato
Pizza acrobatica 1° Eros Segato (+larga cm 80.25) e (+veloce 34”42.) Ciro Urzielli (free style)
Pizzaiuolo junior Giancarlo Giustiniani (15 anni)
Trofeo delle Nazioni Taiwan (Paul Muang)
Premio Rossopomodoro, al miglior pizzaiulo della catena di ristorazione:
1° Vincenzo Capuano (Nizza) 2° Davide Salamone (Moncalieri-TO) 3°Antonio Faccetti (Milano Satz. Centrale)
Carmine Caputo, il capo della dinastia, con il vincitore della categoria juniores Gianluca Giustiniani appena 15 anni. Foto Vincenzo Pagano
La vittoria di Gianluca Giustiniani, della famosa pizzeria "Capatosta" dei fratelli Giustiniani di Recale (Ce) c'induce a sperare che, grazie al grande lavoro delle associazioni di categoria, in primis l'Associazione Pizzaiuoli Napoletani,guidata dall'infaticabile Presidente Sergio Miccù, con tutte le altre in Italia e unitamente alla tradizione familiare, passata di generazione in generazione (elemento fondante del successo delle pizzerie napoletane e non solo), si generi un forte sviluppo economico per i giovani della Campania ( tra quelle con il più alto tasso di disoccupazione giovanile) e un solido radicamento della tradizione della pizza napoletana da esportare anche all'estero.
La competizione si è chiusa in bellezza con il tradizionale taglio della torta preparata dal grande Maestro Pasticciere Sabatino Sirica.
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