Roma, 18 settembre :per Assoenologi si prevede la sesta peggior vendemmia dalla fine degli anni '50 ad oggi.
Le previsioni 2014 di
Assoenologi annunciano una produzione di circa 41 - 42 milioni di
ettolitri di vino e mosto rispetto ai 48,2 milioni dell'annata 2013, con
un decremento medio del 13,5%. Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia
le regioni che hanno sofferto meno le conseguenze di un'annata, quantomeno
balorda e imprevedibile. I numeri ufficiali saranno disponibili soltanto in
ottobre con il graduale conferimento della raccolta. Dall'analisi il Belpaese appare diviso in tre sezioni: al Nord si registrano perdite produttive piuttosto coerenti con l'annata 2013. L'Italia centrale riporta al contrario aumenti di produzione rispetto al 2013; il fenomeno - affermano gli esperti - è dovuto a un lieve sorpasso sui dati delle annate precedenti. Al Sud e nelle Isole la situazione è decisamente negativa, con cali produttivi fino a circa il 30%. Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia messe assieme dovrebbero raggiungere per quest'anno circa 24 milioni di ettolitri, ovvero il 60% della produzione nazionale. Dai prelievi fatti in vigna, la qualità 2014 risulta molto diversa da regione a regione e persino nella stessa regione ci sono livelli qualitativi discordanti. In generale l'annata 2014 secondo Assoenologi , dal punto di vista della qualità, parte dal buono con qualche stima di ottimo e pochissime di eccellente; si registrano tuttavia, svariate criticità. in ogni caso è presto per esprimere giudizi definitivi: bisognerà attendere questo scorcio di settembre e il mese di ottobre e parte di novembre, per le varietà tardive, per comunicare "il verdetto" finale. L'andamento climatico è ovviamente il fattore determinante: se nelle prossime settimane avremo giornate molto soleggiate e piovosità scarsa, le probabilità di produrre bianchi profumati, con buona acidità, finezza e freschezza e i rossi composti e in equilibrio, non sono del tutto perdute. Assoenologi non si esprime invece, sull'andamento del mercato delle uve, poichè si attendono dati più verosimili nelle prossime settimane.
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