il Presidente Rosario Mattera riceve il premio realizzato dai ragazzi della Bottega dei Semplici Pensieri di Quarto (Na) |
Oltre 6.000 le presenze registrate negli oltre 120 eventi
della IX edizione di Malazè, l’evento enoarcheogastronomico dei Campi Flegrei, che si è svolto dal 6 al
16 settembre scorso. 1000 i bambini che hanno partecipato ai due week end al
Giardino dell’Orco e agli
altri eventi a loro dedicati. In chiusura, il 16 settembre, serata di
beneficenza a favore dei ragazzi diversamente abili dell’associazione La
Bottega dei Semplici Pensieri presso il Castello di Arco Felice.L’evento che ha visto la partecipazione dei
ristoratori flegrei e di Ais Napoli si è chiuso con un incasso
di 2.380,00 euro devoluti a favore dell’Associazione.. Sono questi i numeri che
hanno segnato l’edizione 2014 di Malazè, evento inserito tra le best practices della Campania per quanto riguarda la promozione del
territorio e la sua valorizzazione.
"C’è stata una grande attenzione mediatica, ma bisogna intervenire presso le Sovrintendenze che ci impediscono di lavorare bene.E’ stata una manifestazione meravigliosa con oltre cento eventi, quasi tutti con il “tutto esaurito”, afferma Rosario Mattera, ideatore ed organizzatore di Malazè. Arrivare al ’tutto pieno’ è l’obiettivo di ogni manifestazione. Bisogna anche sottolineare la forte attenzione mediatica che abbiamo ottenuto su scala nazionale. Possiamo dirci soddisfatti e contenti , anche se registriamo, ancora una volta, la tristezza e la rabbia per le tante incertezze per il futuro. Dopo dieci anni, credo che le amministrazioni locali, le imprese, le associazioni e i vari enti pubblici debbano interagire con i ministeri competenti per chiedere e ottenere la disponibilità e fruibilità, diretta o indiretta, dei siti archeologici. Si tratta dei nostri attrattori, insieme con l’enogastronomia. Questi sono i requisiti minimi per poter pensare e sviluppare un turismo di qualità. Le idee sono tante, ma la burocrazia ci ferma, soprattutto, quando si ha a che fare con le Sovrintendenze: ottenere permessi e autorizzazioni diventa sempre più difficile. Ciò impedisce di programmare le attività volte a implementare un turismo di qualità. Se non riscontreremo nuove disponibilità da parte delle istituzioni e resteremo imbrigliati nelle maglie della burocrazia tutta italiana, meglio accontentarsi del turismo “mordi e fuggi” o di qualche improbabile ‘sagretta’ paesana, magari finanziata da fondi che potrebbero essere messi a frutto in modi senz’altro più efficaci per la crescita dei Campi Flegrei”.
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