Nel fiume di proposte della 3 giorni enogastronomica cult del momento, ecco dieci buone ragioni per partecipare:
1 I sapori e profumi della Thailandia: la
nazione ospite di questa edizione di IG porterà sul palco dell’Auditorium,
martedì 11, gli chef di quattro top restaurant (tre di Bangkok e uno di
Copenhagen). Tra i più attesi Dylan Jones e Bo Songvisava del Bo.lan, insegna
della capitale al numero 36 dell’Asia’s 50 Best Restaurants: i due saranno
anche protagonisti al Trussardi alla Scala, domenica 9 febbraio, di “East meets
West”, una cena a sei mani con il resident chef Luigi Taglienti. Nel menu della
serata il lombo di manzo con curry alla foglia di khii lek, mostarda verde e
fritto alla curcuma.
2 La cucina con l’acqua di Quique Dacosta: lo star chef di Denia, tre stelle Michelin con El Poblet, sarà uno dei relatori di Identità d’acqua, focus sull’utilizzo dell’H2O in cucina, in programma nel pomeriggio di lunedì 10 in Sala Blu 2. Nel suo caso, però, nessun liquido imbottigliato ma solo acqua di mare della Costa Blanca con cui esaltare i suoi mondi marini commestibili.
2 La cucina con l’acqua di Quique Dacosta: lo star chef di Denia, tre stelle Michelin con El Poblet, sarà uno dei relatori di Identità d’acqua, focus sull’utilizzo dell’H2O in cucina, in programma nel pomeriggio di lunedì 10 in Sala Blu 2. Nel suo caso, però, nessun liquido imbottigliato ma solo acqua di mare della Costa Blanca con cui esaltare i suoi mondi marini commestibili.
3 L’urgenza della sala: seconda edizione del focus tutto
dedicato al servizio, dai grandi hotel ai negozi con cucina. Perché la qualità
di un ristorante si misura anche attraverso la qualità dei professionisti della
sala. Sul palco, domenica 9, i migliori maître e sommelier dall’Italia e dal
mondo. Da non perdere l’intervento di Jeff Katz, general manager di Del Posto,
l’insegna a 4 stelle (del New York Times) del duo Batali&Bastianich sulla
10th Avenue. Ogni giorno è lui a gestire le richieste di 500 clienti. Non serve
aggiungere altro.
4 Dieci volte Corrado Assenza: il pasticcere del Caffè
Sicilia di Noto, maestro di alchimie dolci/salate, è un fedelissimo del
congresso e non si perso un’edizione. Quest’anno, in Sala Blu 1 lunedì 10, sarà
lui il fuoriclasse della squadra di Identità di Pane e nel suo speech
racconterà i segreti della brioche salata e divertirà la platea con raffinati
“giochi di pane”.
5 Sono Donna e Sono Chef: Cristina Bowerman, cuoca
stellata di Glass Hostaria di Roma, presenterà martedì 11, in Sala Blu 2, il
suo nuovo libro per Mondadori. Che non è il classico cookbook da scaffale ma un
percorso più intimo in cui la cucina diventa espressione della sua vita
interiore. Uno dei comandamenti del libro: essere sempre se stessa. Ecco allora
il panino di foie gras, già in carta da Glass otto anni fa, quando i sandwich
non erano ancora stati sdoganati dall’alta cucina. Segno tangibile (e
buonissimo) che la Bowerman ha sempre cercato di anticipare le mode.
6 L’Identità peruviana di Gastón Acurio: più
famoso di lui, nel Paese sudamericano, c’è solo il Presidente, che però non
cucina così bene. Lo star chef di Astrid Y Gaston di Lima (più una trentina di
insegne nel mondo) racconterà davanti al pubblico del lunedì in Auditorium la
sua filosofia gastronomica, tra Ande e Amazzonia, tra papas e ceviche. Con un
pensiero costante per gli aspetti etici e solidali della sua professione.
7 Like a kid in a sweetshop: si può fare alta cucina con un
occhio di riguardo ai bambini? Rispondono alle domande Christian e Manuel
Costardi, del ristorante Da Cinzia di Vercelli, e la pasticcera Loretta
Fanella, fata degli zuccheri e autrice di virtuosistici divertissement dolci.
8 “La birra come non l’avete mai bevuta”: è questa
la provocazione di Moreno Cedroni, in programma nel cartellone di Identità di
Birra (lunedì 10 in Sala Blu) con un intervento tutto dedicato a malti e
luppoli, dall’aperitivo al dolce. Compresa una curiosa contaminazione con il
saké.
9 Identità Naturali: vietato l’ingresso ai carnivori
domenica 9 in Sala Blu 1. Il tema della giornata sono le mille declinazioni
golose dell’universo vegetale, tra hamburger vegani – quelli di Renato Bosco e
Lello Ravagnan - e i menù bilanciati (ma non veggie) del duo Jeremy
Bearman e Kristy Del Coro del Rouge Tomate a NY: gnocchi al cervo della
fattoria Millbrook con coda di bue, purea di mela e rapa Svedese, pianta
Sunchoke, funghi Shitake e melograno.
10 L’omaggio a Fulvio Pierangelini: lunedì
10, in Sala Auditorium, Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo dedicheranno un
tributo a uno dei maestri della cucina italiana. E probabilmente sarà nella
forma di un tortello.
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