lunedì 11 novembre 2013

Milano 16 novembre Teatro Civile Anticontraffazione Tiziana de Masi in TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO", TEATRO CIVILE ANTICONTRAFFAZIONE A GOLOSARIA MILANO



“TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO",
TEATRO CIVILE ANTICONTRAFFAZIONE
A GOLOSARIA MILANO


(Milano – 11.11.2013) -  Dopo il successo raccolto al debutto, avvenuto il 4 ottobre al Teatro Goldoni di Venezia, e alle prime rappresentazioni tra Veneto e Lombardia, arriva per la prima volta a Milano, in versione integrale e aperta al pubblico, TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO - spettacolo di teatro civile anticontraffazione, interpretato da Tiziana Di Masi.

sabato 16 novembre (Superstudio Più, via Tortona 27, Milano) alle ore 21 va in scena il nuovo spettacolo di Tiziana Di Masi,
 con particolare attenzione al “falso a tavola” e ai danni economico/sociali dell’Italian sounding


L’occasione è GOLOSARIA 2013, rassegna di cultura e gusto di scena a Superstudio Più (via Tortona 27, Milano), il cui palco principale (Agorà), sabato 16 novembre dalle ore 21, diventa teatro del gusto per la cultura della legalità, con particolare attenzione al falso a tavola e ai danni economico/sociali derivanti dal cosiddetto Italian sounding.

Ingresso libero previa registrazione e download dell’invito dal sito www.golosaria.it

Tiziana Di Masi, tuttora in scena con Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida (150 repliche in tre anni), indaga per la prima volta, con il suo teatro civile e d’impegno sociale, ilbusiness della contraffazione a 360 gradi, gli ambiti in cui il “falso” prospera (agroalimentare, moda, farmaceutica, meccanica, audio/video ecc) e assicura utili alle mafie che lo gestiscono.

Il progetto TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO punta a seminare cultura della legalità partendo dal confronto con un pubblico consapevole per trasmettere il senso del Made in Italy non solo nell’ottica economica o in termini di valorizzazione di brand, ma anche come scelta di campo per difendere il valore della comunità, la salute, la sicurezza dei consumatori, la difesa della legalità. Obiettivi condivisi da un gruppo sempre più vasto di soggetti istituzionali, a partire da coloro che hanno deciso di sostenerne la produzione: Regione del Veneto-Assessorato all’Agricoltura e Tutela del Consumatore, tavolo congiunto Sistema Moda Veneto e principali Associazioni dei consumatori del Veneto. A questi si sono aggiunti importanti patrocini nazionali e internazionali: Commissione Europea, Ministero dello Sviluppo Economico, Anci, Indicam, Confcommercio, Agenzia delle Dogane, Ancc/Coop, Cgil, Cisl, Uil, Libera, Arci, Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano Dop, Confartigianato Imprese, Cna, Confesercenti, Ordine dei Giornalisti, Grana Padano Dop.

La produzione, diretta dalla vicentina La Piccionaia-I Carrara teatro stabile d’innovazione, è l’esito di un percorso artistico complesso, frutto di un lavoro d’inchiesta approfondito. TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO pone l’accento sulla nocività per la salute della quasi totalità degli oggetti contraffatti – dai giocattoli all’abbigliamento fino ai prodotti alimentari e ai farmaci – e sull’esistenza di una “filiera del dolore” di cui ciascun cittadino/consumatore diviene parte (e complice) nel momento in cui sceglie di acquistare un bene contraffatto, alimentando il business delle mafie che su di esso prosperano.
Inoltre questo progetto pone l’accento sul danno economico diretto che impatta sulle comunità. Il giro d’affari della contraffazione, che soltanto in Italia è stimato a 6,9 miliardi di euro, sottrae infatti 110 mila posti di lavoro regolari all'anno e, nel mondo, costringe 115 milioni di bambini sotto i 14 anni a lavorare invece di andare a scuola.

“Le prime repliche di TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO”, afferma Tiziana Di Masi, “stanno moltiplicando il consenso a un’iniziativa di cui finalmente si sente necessità. Con questo spettacolo voglio comunicare i danni sociali causati dalla più subdola e redditizia attività delle mafie. È subdola perché mascherata da una presunta accettabilità sociale che va invece scardinata alla base, comunicando alle persone che comprano il falso perché non lo ritengono un fatto grave, oppure perché sono convinti di dare un aiuto a chi lo vende – il vu cumprà, ultimo anello della catena, vittima del commercio di falsi – chi ci guadagna davvero”.

Durante i prossimi mesi nelle piazze italiane, nelle aziende e nei teatri, nei luoghi del confronto sociale ed economico del Paese, si "consumeranno" veri e propri processi educativi/informativi. Attraverso la forza divulgativa ed emozionale di una proposta teatrale dal taglio ironico, pungente, ma vero, TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO andrà a coinvolgere consumatori, imprenditori, forze sociali e istituzioni sull’urgenza di un intervento mirato alla soluzione di un fenomeno che ha ripercussioni sociali sempre più pesanti.



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