giovedì 14 novembre 2013

Bologna, Enologica 2013 23-24 novembre : are you experienced? Ecco il programma delle degustazioni


 

Are you experienced? Degustazioni.

 
Territori! Questo il tema delle degustazioni di Enologica 2013, un viaggio nel vino alla ricerca di quello che sembra essere per tutti il tema del futuro. Scopriamo insieme ai migliori giornalisti italiani con quale lingua si esprime, come diventa leggibile e come si decifrano i temi territoriali al di là dei gesti dei grandi solisti del vino.
Le degustazioni sono prenotabili via telefono allo 0546/20315 - 0546/686253 (dal lunedì al venerdì 9-13 14,30-18,30) o via email scrivendo a enologica.segreteria@gmail.com avendo cura di segnalare nome, cognome, numero partecipanti e un recapito telefonico. La prenotazione è valida fino a 45 minuti prima dell’orario di inizio e va confermata alla Segreteria della manifestazione allestita nella Sala del Podestà presso palazzo Re Enzo. L’iscrizione non da diritto all’ingresso alla manifestazione.


Sabato 23 novembre 2013, Are you experienced? Degustazioni.

Ore 14 Montalcino, territorio per territorio. Relatore Riccardo Viscardi. 
Durata 90 minuti. Sala Arancio, 20 euro
I grandi marchi, la tradizione della botte grande contro la barrique, lo stile dei solisti del Brunello. Troppo spesso si è parlato di Montalcino senza leggere il Brunello attraverso i territori, le esposizioni, le curve altimetriche, le differenze climatiche dei diversi versanti. Lo facciamo con il più grande esperto italiano della denominazione, uno dei rarissimi giornalisti che la conosce palmo a palmo e ne ha seguito la storia azienda per azienda. Una grande lezione con una chiave inedita e originale. 

Ore 15 Lucchesia territorio emergente. Valgiano in verticale. Relatore Ernesto Gentili.Durata 90 minuti. Sala Azzurra, 20 euro.
Valgiano è una esperienza fondamentale per la biodinamica italiana, speciale già in quella abbondanza d’acqua che ne segna il territorio a partire da un rumore di fondo che non ti abbandona mai. Laura di Collobiano e Moreno Petrini hanno rivoluzionato un territorio con la forza di vini straordinari (firmati da Saverio Petrilli) e con una filosofia che ha coinvolto tanti altri vignaioli regalando a Lucca un primato unico in Italia, una comunità di produttori che si confronta e cresce condividendo un’idea di vino moderna e artigianale. Relatore Ernesto Gentili, curatore della guida dei vini d’Italia dell’Espresso, grande esperto di Toscana. 

Ore 16 Sardegna territorio per territorio. Relatore Giuseppe Carrus.Durata 90 minuti. Sala Arancio, 20 euro.
'Questo è il compito che si devono assumere gli scrittori piccoli; gli scrittori grandi creano le grandi metafore, i capolavori; gli scrittori piccoli hanno il compito più modesto di raccontare, così come sono capaci, le persone che hanno conosciuto'. Sono parole dello scrittore sardo Sergio Atzeni e sono adatte anche per i giornalisti che si occupano di vino, tutte le persone, come Giuseppe Carrus, che attraverso il vino raccontano territori, uomini, storie. Questa degustazione è un viaggio in Sardegna, non più isola semplicemente, ma somma di identità, vigne centenarie, luoghi noti e dimenticati, grandi e piccole scoperte. 

Ore 17 Panzano, grande territorio del Chianti classico. Relatore Antonio Boco.Durata 90 minuti. Sala Azzurra, 20 euro.
Il Chianti Classico è una precisa identità del sangiovese che qui trova mineralità e tensione, profondità e longevità. Se ne parla ancora troppo poco e se ne parla troppo in generale. A Panzano è partita una rivoluzione: hanno cominciato a raccontarsi come territorio, a porre l’identità condivisa prima di quella del marchio. Il Chianti Classico era alla ricerca di una chiave che potesse rendere leggibile il suo enorme potenziale e forse questa dei territori è quella giusta. Relatore Antonio Boco, Gambero Rosso, che per la nota guida Vini d’Italia segue proprio il Chianti Classico. 

Ore 18 Finages, la grande esperienza della Borgogna comune per comune. Con Filippo Volpi. Relatore Fabio Rizzari.Durata 130 minuti. Sala Arancio, 80 euro.
I monaci benedettini già nel sesto secolo utilizzavano il termine finage per indicare delle aree di produzione dalla tipicità affermata, a loro volte divise in climats, delle parcelle delimitate con un’unità geologica e microclimatica dalla personalità unica. È l’esasperazione del concetto di terroir oggi spesso tradito da una voglia di stile personale. Filippo Volpi ha viaggiato per anni in Borgogna villaggio per villaggio alla ricerca di produttori ancestrali (5 croci al cimitero, come dicono là) che fossero interpreti fedeli dei loro terroir, vignaioli che producono senza cercare una lettura originale, ma cercando di vinificare senza mediazioni e nel modo più tradizionale possibile. È una grande lezione sulla Borgogna, la lezione del terroir, 16 secoli di sapienza a vostra disposizione. 24 vini per viaggiare, comune per comune, nei segreti del mosaico di terroir più famoso al mondo. Relatore Fabio Rizzari, curatore della guida vini dell’Espresso e grande appassionato di questa zona di Francia. In collaborazione con Vino & Design (www.vinoedesign.it).

Domenica 24 novembre 2013, Are you experienced? Degustazioni.

Ore 15 Artigiano e poeta, lo stile raccontato attraverso un grande classico italiano. Trebbiano d’Abruzzo di Valentini in verticale. Relatore Alessandro Bocchetti.
Durata 90 minuti. Sala Arancio, 20 euro.
'Artigiano è la parola che meglio descrive Francesco Paolo Valentini e il suo mestiere. I vini della sua azienda sono famosi in tutto il mondo, suo nonno Camillo e suo padre Edoardo hanno saputo cogliere e mettere in bottiglia prima degli altri la straordinaria qualità delle vigne di Loreto Aprutino e lui da più di trent'anni continua con la stessa precisa passione. Nel 1981 Francesco Paolo appena ventenne affianca il padre per la sua prima vendemmia e da quel momento inizia la sua esperienza fatta di osservazioni prima e studio poi a cui seguono decisioni e interventi per ottenere i migliori risultati possibili.' Così Paolo Trimani parla di Francesco Paolo Valentini, l'erede di una esperienza che non ha paragoni in Italia. Straordinaria questa verticale, una lezione di stile e di storia. Relatore Alessandro Bocchetti, giornalista e degustatore, collaboratore del Gambero Rosso e numerose altre testate, grande esperto di Abruzzo.

Ore 16 Gli 'Angeli matti' del pinot nero dell'Appennino. I nuovi e inaspettati terroir italiani. Relatore Giampaolo Gravina.Durata 90 minuti. Sala Azzurra, 20 euro.
La citazione veronelliana del titolo richiama il mondo di visioni e sogni narrato dal grande giornalista italiano. La storia del pinot nero in Appennino infatti è piena di coraggio e intuizioni ed è arrivata all'improvviso, qualche anno fa, a sconvolgere tante certezze su questo vitigno. I vini arrivano da territori diversi –Lucchesia, Lunigiana, Mugello, Garfagnana, Casentino, Amiata– ma hanno un filo conduttore, un linguaggio originale che affascina e lavora in profondità. È una storia bellissima che consegna all'Italia un terroir inedito e vini che faranno molto parlare di sé. In collaborazione con l'Associazione Appennino toscano – Vignaioli di pinot nero. Conduce la degustazione Giampaolo Gravina, giornalista e collaboratore della guida vini dell'Espresso, che ne ha seguito fin dai primi passi l'evoluzione. 

Ore 17 Ancestrale Emilia. I vini emiliani tra identità e storia. Relatore Andrea Grignaffini.Durata 90 minuti. Sala Arancio, 20 euro.
'La storia non contiene il prima e il dopo' scriveva Eugenio Montale. È il caso della rifermentazione in bottiglia senza sboccatura, metodo ancestrale ormai per tutti, l'identità contadina dei vini emiliani frizzanti, sopravvissuta nelle case di campagna ad un secolo 'industriale' ed oggi protagonista di una stagione nuova. 'La storia non è poi la devastante ruspa che si dice. Lascia sottopassaggi, cripte, buche e nascondigli. C'è chi sopravvive.', sempre per citare Montale. E se oggi l'Emilia ha un protagonista nuovo lo deve proprio a quella sopravvivenza, un racconto militante che attraversa i paesaggi segnati dalle nebbie invernali e da giornate estive arroventate dal sole, la riconquista di un legame con la terra che ne tratteggia la speciale identità. In tutta l'Emilia questa nuova stagione protegge una filiera unica al mondo per varietà e qualità, ostinatamente tramandata per generazioni, una machina memorialis, per dirla con Alessandra Meldolesi, dove il Ricordo compone una biografia, da un produttore al successivo, a ritroso sin dove si può. Ad Enologica 2013 la prima degustazione dedicata al tema con i migliori protagonisti della regione condotta dal giornalista e critico emiliano Andrea Grignaffini, direttore di Spirito di Vino, personaggio televisivo, critico delle guide dell'Espresso e storica presenza di Enologica. 

Ore 18 Valtellina, linea di confine. Verticale di Sfurzat 5 stelle di Nino Negri. Con Casimiro Maule, storico enologo aziendale. Relatore Gianni Fabrizio.Durata 90 minuti. Sala Azzurra, 20 euro.
Lungo le sponde del fiume Adda, che solca la Valtellina, vi è una zona che si estende per quaranta chilometri di lunghezza con i suoi vigneti terrazzati protetti dal freddo del nord dalla imponente catena montuosa delle Alpi Retiche. La Valtellina è una valle montana disposta lungo la direttrice est-ovest, è sempre esposta al sole dalla mattina alla sera ed è un confine per la vite, una condizione limite che impegna uomo e natura in una ricerca di equilibrio difficile che regala però risultati straordinari. La Nino Negri è il grande interprete di questo territorio dal 1897 e vanta una storia, e una riserva storica!, che ha pochi paragoni in Italia. Accompagna la degustazione Paolo Bombardieri, da 40 anni anima di questa cantina insieme a Casimiro Maule, e il giornalista Gianni Fabrizio, curatore della guida Vini d'Italia del Gambero Rosso e memoria storica del vino italiano.
 
Per Informazioni: enologica.segreteria@gmail.com
Sede organizzativa Via San Giovanni Bosco, 1 - 48018 Faenza
Tel. (+39) 0546 686 253 - Tel. e Fax (+39) 0546 20 315www.enologica.org

Nessun commento:

Posta un commento