lunedì 10 febbraio 2014

9 febbraio Milano Wine and Food Festival - La degustazione ' Viticoltori e Vini estremi'

il Patròn di Merano Wine Festival Helmut Koecher con Dorotea Ferraioli - Marisa Cuomo
 e Raffaele Pagano - Joaquin wines

Milano Wine & Food Festival si è svolta stasera la degustazione condotta da Helmuth Koecher " Vini e viticoltori estremi" con le cantine Joaquin Wines, Marisa Cuomo,  i vini della Georgia di Nina Ananiashvili & Wine Art,  lo Sfursat della Valtellina di Rivetti & Lauro  ed un incredibile moscato d'Asti 1999 della cantina Marco Bianco.  La sezione Extremis di Merano Wine Festival esiste da 8 anni, da qui l'idea di trasferire una degustazione anche a Milano.  Si parte da Raffaele Pagano, Joaquin Wines  con Piante a Lapio 2011. Pagano  parte sostenendo che il problema di vinificare in Irpinia e' una questione  di comunicazione e di recuperare piante centenarie di era pre fillossera. Bisogna capire da dove partiamo, dalla tradizione, dal legno di castagno, da lieviti indigeni con fermentazione in legno e batonnage. Parliamo di vitigni autoctoni, il cammino e' davvero in salita,si ricercano lieviti in pasta fresca. La sperimentazione e stata fatta con l'Universita di Palermo. E' bello vedere come i contadini di 80 anni giocando a carte scommettono bottiglie di vino. Attacco al primo naso di castagno, estratto secco 31! Piante vecchie con lunghe radici. Io parlo di balistica la capacita' del vino di avere una lunga gittata nel tempo. Il vino è salato, morbido fresco con una lunghissima chiusura salata.  Passiamo ad un vino della Georgia , è un vino che ha antiche tradizioni si vinifica in anfore,  la titolare è una ballerina di caratura internazionale. Il vitigno e il kisi, riscaldandosi dà sensazioni di torba e di freschezza. Oggi fermenta in acciaio a bassa temperatura e poi affina in anfore interrate, ecco il sapore della terra. Il colore giallo oro è tipico della vinificazione e del vitigno. Sentori nuovi    e poi astringenza, freschezza e sapidita'. Le anfore di oltre 8000 anni fa sono conservate nel museo di Tblisi, è opinione generale che il vino sia nato qui. . La Georgia ha  grosse potenzialita' sui mercati del futuro. Rese bassissime 4\7 quintali per ettaro. Molto varietale pur non conoscendo il vitigno.  Possibili abbinamenti con formaggi stagionati o pesci grassi.
Ritorniamo in Campania con Marisa Cuomo, il vino di Furore il paese che non c' e' : partiamo da 100 a 700 mt slm, si raccoglie a mano e no n si riempiono le cassette per l' integrita' degli acini. In azienda sono in  4, il Furore rosso riserva 2009 ha un  50%  di aglianico e  altrettanto di piedirosso. Si vendemmia  a fine ottobre, raccogliendo  in due fasi  per cercare freschezza e piena maturazione.  L'affinamento avviene per circa 18 mesi in barrique di secondo e terzo passaggio e poi 36 mesi in bottiglia. L' abbinamento è territoriale, totani e patate. I vigneti sono a picco sul mare: 4 ha e  uve da 45 conferitori. Le viti raggiungono anche   i 250 , 300 anni d'età. Il vino è  rosso rubino, giovanissimo, ha sentori di piccoli frutti,spezie ed è sapido e fresco con una lunga persistenza gusto olfattiva.
Saliamo a nord, in Valtellina con lo Sforzato da nebbiolo, passito in fruttai per 3 - 4 mesi, e poi fermenta in legno con lieviti indigeni. Annata 2013 ,assolutamente nebbiolo, concentrato, di media trasparenza, circa 15 gradi di alcool, si cerca   una maggiore bevibilita'. Il colore e' accattivante, acidita' sostenuta, tannino ben domato, un gran vino.
Chiudiamo in dolcezza, si parla di spumante d'Asti, l'azienda e' Marco Bianco , Helmut Koecher racconta di aver  lasciato luna  bottiglia dimenticandola aperta  e dopo tempo il vino no n aveva perso nulla! Siamo nelle Langhe cuneesi , il vino e' un millesimato 1999, con rese di  appena 30 q\ha! Il vigneto ha piante monumentali,  solo 5 gradi di alcool,  conservando  una freschezza e un' aromaticita' straordinarie! Dopo la vinificazione tradizionale il vino è rimasto in bottiglia in piedi dal '99, vinificazione in acciaio. Il profumo del vitigno e'eccezionale. Se dobbiamo abbinarlo - afferma il produttore  possiamo pensare ad un erborinato con marmellata di cipolla rossa.
Nel complesso un esperienza senoriale che ha coinvolto il pubblico, contagiato dalla passione dei viticoltori che si sono raccontati con semplicità, con il cuore in mano. Il vino somiglia a chi lo fa. Appuntamento a Merano Wine Festival 2015.

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