martedì 22 settembre 2009

Vigna Del Vulcano Lacryma Christi del Vesuvio doc 2002

rilancio anche qui la mia scheda pubblicata stamattina per Luciano Pignataro Wine Blog.
un vino da ricordare.
Giovanna Ambrosio

Vigna del Vulcano 2002 Lacryma Christi del Vesuvio doc
22/09/2009

VILLA DORA

Uva: coda di volpe 80% falanghina 20%

Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro

Fermentazione e affinamento: acciaio e legno





















I vini delle terre nere, la full immersion di Vesuvinum 2009 e prima ancora il tour siciliano hanno lasciato il segno al naso e al palato. Lo incontro tra tanti Lacryma Christi 2008, massimo 2007, la curiosità per i bianchi campani da invecchiamento è in agguato. 2002, colore giallo paglierino intensamente dorato, ottima vivacità e consistenza al bicchiere annunciano un vino che sta affrontando alla grande il passare degli anni. Primo naso fortemente minerale, quasi idrocarburi di stile alsaziano, subito dopo arrivano floreale e frutta matura ancora fragrante : piacevoli note di ginestra del Vesuvio, agrumi, albicocca e una nota tra il vegetale e lo speziato di pepe bianco, sul fondo una leggera dolce speziatura tra miele e vacilla dovuta al passaggio in legno piccolo di circa tre mesi.L’attacco al palato è morbido e allo stesso tempo notevolmente fresco e sapido con una bellissima lunghezza ben fusa tra naso e palato. E’ un vino sul quale l’azienda ha investito, non è da tutti poter attendere tanto tempo prima dell’immissione sul mercato. Villa Dora è un’azienda profondamente calata nella realtà territoriale del Parco Nazionale del Vesuvio, 13 ettari con vigneti a 250 – 300 mt. sul livello del mare, cenere e lapilli ritornano in questo bicchiere, in particolare il fondo cinereo che si avverte a bicchiere vuoto.La famiglia Ambrosio, tra le prime in Campania, ha compreso l’accezione completa del termine terroir che, oltre ai vigneti , al microclima, alle caratteristiche del suolo, deve includere il fattore imprescindibile dell’esperienza umana e del contesto storico – culturale. Per questo motivo l’azienda si è affidata a chi fa di questi pensieri una filosofia di vita: l’enologo Roberto Cipresso affascinato da realtà estreme come questa dalle terre nere e da Tornando al palato, il vino si caratterizza per un buon equilibrio tra freschezza, sapidità, struttura e morbidezza (13,5% alcool) conferita dalla botte piccola, nonostante manchi la fermentazione malolattica, e dal lungo affinamento in bottiglia.E’ un vino tutto vulcanico, nonostante la sapidità e la relativa vicinanza al mare, lo ritengo un vino di terra da abbinare a piatti di campagna della cucina vesuviana oppure al baccalà con i ceci, lo stocco in bianco con le olive, paccheri al ragu’ di cernia, e tutti i piatti della tradizione “mangiafoglie” partenopea, visto che da sempre il Vesuvio è (o dovrebbe essere) la dispensa orticola della città di Napoli. Da ricordare che Villa Dora fa dell’invecchiamento del vino una filosofia aziendale: il Forgiato Lacryma Christi Rosso Doc 2004 ha vinto il premio Amodio Pesce 2009.

Scheda di Giulia Cannada Bartoli

Sede a Terzigno, Via Boscomauro, 1. Tel. 081.5295016, fax 081.8274905. http://www.cantinevilladora.it/. Enologo: Roberto Cipresso. Ettari: 13 di proprietà. Bottiglie prodotte: 50.000. Vitigni: piedirosso, aglianico, coda di volpe, falanghina.

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