lunedì 3 maggio 2010

Pizza amore mio… Enzo Coccia al Salone della Mozzarella di Paestum


la madia e gli ingredienti per la pizza: olio di gomito e tanto amore
il pizzaiuolo Enzo Coccia
In diretta da New York, Enzo Coccia il pizzaiuolo  di professione. Si professione, sottolinea Enzo. In Italia la nostra figura professionale non è riconosciuta , siamo addetti alla ristorazione.

Il Maestro pizzaiuolo  Coccia in meno di dieci anni è salito agli onori della ribalta per un motivo semplicissimo: ha riportato in vita la vera pizza napoletana. In sè la focaccia, si mangia nel Mediterraneo da sempre, lievitata o meno. E’ quando  il “genio della fame” arriva a Napoli  e finisce sulla focaccia che nasce la pizza napoletana… Stiamo parlando dii sua Maestà il pomodoro,  la prima salsa viene fatta a Napoli a corte da Antonio Latini, la ricetta ” Salsa  di pomadoro alla spagnola” è del 1654, la pizza napoletana risale a circa il 1720.
Oggi Coccia dà lezioni d’impasto e di vita: ” I sulo ‘a pizza sacc’ fà, troppi parlano di cibo, mica  io dico all’idraulico come si fa il suo lavoro” ? Io sono un maestro artigiano”.
 In sala molti giovani studenti dell’alberghiero locale,  Enzo snocciola il racconto della tecnica dell’impasto come un viaggio romanzato, la passione è al top. Gli ingredienti sono il massimo della semplicità: acqua naturale del rubinetto 1 litro, sale 50 gr, lievito, 2gr ( si,  avete capito bene 2 gr) e farina ” a sensazione”, cioè aggiunta gradatamente all’acqua dove si è sciolto il sale e stemperato il lievito. Gli strumenti sono antichi: una fantastica madia in legno formato “viaggio” , olio di gomito e passione a go go :). La sala si emoziona al momento del taglio dell’impasto, la lievitazione è partita, la vita continua, dopo 12 ore di lento riposo la pasta sarà pronta per appena una ventina di “pagnottelle”, finita quella, niente  pizza fast, qui si deve vivere slow:)
Giulia Cannada Bartoli

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