Il Bocuse d’Or, http://www.bocusedor.com/, è il più importante concorso internazionale di cucina del mondo e si svolge al Sirha di Lione ogni due anni. L’ultima edizione si è conclusa a gennaio 2015, la prossima è prevista per gennaio 2017, dove saranno in gara 24 nazioni dei 5 continenti. Per accedere a questa finale l’Italia dovrà superare la Finale Europea in programma a Budapest, maggio 2016 dove si qualificheranno per Lione le prime 12 nazioni delle circa 30 prevedibili in gara. (Le altre 12 finaliste di Lione provengono dagli altri 4 Continenti).Il Presidente di Bocuse d’Or Italia è Giancarlo Perbellini (due stelle Michelin, ristorante a Verona). Luigi Cremona e Witaly hanno l’incarico di organizzare e realizzare la Selezione Italiana per definire lo Chef (e il Team) che rappresenterà l’Italia a Budapest (e auspicabilmente a Lione 2017).La Gara per la Selezione Italiana Si svolgerà nei giorni di domenica 31 gennaio 2016 e lunedì 1° febbraio 2016 ad Alba. La gara prevede 8/12 candidati divisi in 2 giorni di competizione. I Candidati saranno selezionati da un team guidato da Luigi Cremona e Giancarlo Perbellini. Ognuno dei candidati dovrà realizzare due ricette, una di pesce e una di carne secondo un regolamento che arriverà da Lione, di fronte a una giuria di noti chef di altissimo profilo Presidente di Giuria sarà Giancarlo Perbellini mentre Luigi Cremona presenterà e condurrà l’evento.
|
lo chef Giuseppe Raciti . foto Witaly |
Iscritto quasi per sfida, non si aspettava che sarebbe successo e invece il 31 gennaio sarà ad Alba a gareggiare con altri 11 per l'unico posto disponibile per la fase successiva della gara a Budapest. Per Raciti è una vittoria già esserci, ma questo non gli impedisce di sperare sempre il meglio.
Giuseppe Raciti, appena trentenne ha iniziato a cucinare seriamente a 13 anni anche se ,per eccesso di modestia, omette
che da molto prima amava spadellare e rubare alla mamma il comando della cucina. A 22 anni è già Capo Partita alla corte del maestro Santin (2 ** Michelin), dove resta per un anno poi Massimo Mantarro (2 ** Michelin) lo vuole con sè al Principe
Cerami di Taormina; lì si forma, per un paio d’anni, sotto la guida del “suo” chef, che intravedendo in lui doti fuori dal comune, lo manda all’estero, per affinare e completare professionalità, esperienza
e competenze.
Tornerà solo nel 2014, per la prima cucina davvero “sua”, come primo chef di Zash Country Boutique ad Archi di Riposto (Ct). Raciti è di carattere apparentemente mite e silenzioso, in realtà è divertentissimo ed estroso, caratteristiche che si ritrovano nei suoi piatti. Giuseppe è allo stesso tempo, riservato e spiritoso, timido e vivace, visionario e tradizionale, serio e ironico, fantasioso e tecnicamente preparato. Di sè dice: “Amo stare con la gente ed ascoltare: ognuno di noi ha sempre qualcosa da trasferire.
Mi piace apprendere e confrontarmi con culture diverse dalla mia.”
Attendiamo il 31 gennaio con il fiato sospeso...
Nessun commento:
Posta un commento