Mentre l'Unesco valuta il riconoscimento dell'Arte dei pizzaioli
napoletani, l'organizzazione di Expo ignora la vera pizza
Inserita nella "Settimana internazionale del pomodoro",
sabato 20 giugno arriva all'Expo di Milano un'iniziativa dedicata alla pizza.
Le intenzioni dell'organizzazione potrebbero sembrare nobili: celebrare
una delle eccellenze partenopee, riconosciuta e amata come simbolo indiscusso
della Dieta Mediterranea nel mondo ma, nei fatti, l'evento si traduce in
un'enorme tavolata per migliaia di persone che certamente non avranno modo di
approfondire ed apprezzare le caratteristiche uniche, tipiche della vera pizza
napoletana.Risulta in antitesi con il discorso sulla qualità e sulla
riconoscibilità dell'immagine, il tentativo di entrare nel Guinness dei
Primati preparando, un nastro di pasta condito lunga un chilometro e mezzo
chiamato impropriamente pizza, che poco si coniuga con la filosofia delle due
associazioni principali AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) e APN
(Associazione Pizzaioli Napoletani) impegnate 365 giorni all'anno a divulgare i
principi e la cultura della vera pizza napoletana nel mondo.
"La scelta di Expo è da considerarsi, come minimo,
un'evidente caduta di stile - afferma Antonio Pace, presidente della
storica AVPN. - Inizialmente eravamo stati coinvolti dall'organizzazione,
insieme all'APN, per creare momenti di formazione ed informazione sulla pizza
napoletana: una serie di laboratori che avrebbero promosso e valorizzato la
qualità e le caratteristiche uniche della ricetta verace. L'evento,
infatti, in uno scenario ideale come quello dell'Expo che dovrebbe promuovere
le economie ed eccellenze gastronomiche simbolo dei popoli, tradisce la vera
pizza, la stessa presentata all'UNESCO come simbolo identificativo dell'arte
dei pizzaioli napoletani; inconcepibile ignorare la storia e le
tradizioni di un popolo per dare spazio ad un generico manufatto chiamato
pizza.
D'altronde se quella che doveva essere la più grande vetrina
dell'eccellenza del Made in Italy ha scelto come main sposor Mc Donald's, si
possono comprendere le logiche dell'Expo. “Per questo motivo -
dichiara il presidente dell'APN Sergio Miccù -, abbiamo
deciso di portare avanti il progetto comune di valorizzazione inutilmente
presentato per l'Expo organizzando, a breve, una serie di laboratori congiunti
AVPN-APN sulla pizza napoletana. Le nostre associazioni sono impegnate a
diffondere la cultura e l’arte dei pizzaiuoli napoletani nel mondo ma, evidentemente c’è ancora tanto da fare anche in Italia".
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