lunedì 27 dicembre 2010

LUCIANO PIGNATARO WINE BLOG: Toh, il blog è cambiato un po’


Toh, il blog è cambiato un po’

27 dicembre 2010
Visto? Come sempre ci muoviamo nei periodi di festa, estivi o natalizi non fa poi molta differenza. La tecnica dei golpisti:-)
La prima novità è il piccolo restyling del nostro blog: il piano di lettura allargato, qualche richiamino in più come sovratestata,  la diversa disposizione di PignaTv, dei link e del feed.
Infine la mappa google dei posti di cui parliamo: attenzione, ci vorrà almeno un mese di lavoro per aggiornare non dico tutti i 7600 post di questo blog, ma almeno 5000 (faremo nell’ordine ristoranti, agriturismi, stanze del gusto, giro di vite).

Proprio questa è la vera forza di questo blog: informazioni utili, indirizzi, telefoni, foto, esperienze in presa diretta e mai mediate, ricette, ristoranti, vini, agriturismi, prodotti, artigiani del cibo. Nessun blog può vantare ugual numero di informazione e facciamo mangiare la polvere anche a qualche netwok come dimostrano le sempre più numerose ricerche di mercato.

Non vi appallerò con il solito bilancio di fine anno. Anche perché tante cose stanno cambiando: il nostro progetto finale è quello di dividere l’Italia per tenerla unita meglio:-)
Ma di questo parleremo nei prossimi mesi.


Siamo contenti per il seguito (ormai siamo sui 5000 visitatori al giorno, 11mila contatti su Facebook), l’apertura dei commenti (13.000 per la precisione) ci ha procurato qualche incazzatura, consentito a volte di misurare meglio la meschinità umana di alcuni anonimati, ma anche dato tanta soddisfazione.
Il blog è tonico, ben posizionato e consolidato in Blogbabel, in Google food e in Wikio. Ma soprattutto è sempre più autorevole grazie ai contributi e al lavoro di chi ci scrive.
Qualcuno, come il Guardiano, al secolo Roberto Mostini, ci ha lasciato i suoi bei scritti in eredità dopo un periodo intenso e appassionato
Ma la rete è così. Si va e si viene: ho visto che qui è più facile fare amicizia ma è anche più facile romperla se dietro il virtuale non ci sono rapporti veri. Le persone timide trovano nella tastiera la massima espressione di potenza, quella che gli consente di evitare di alzare il telefono o guardare in faccia quando si dicono cose non gradite.


Ma così è, del resto non abbiamo più quelle camere di compensazione antropologiche comuni nate nell’800 borghese e operaio nelle quali il conflitto era mediato (associazioni, partiti, collettivi, club). La lacerazione del collettivo è ormai compiuta anche in Italia, resta l’individuo con le sue paure, le sue paturnie, le sue insofferenze, le sue frustrazioni, la sua incapacità di curare i propri interessi attraverso l’affermazione di un risultato di gruppo.

La rete però è bella perché mette insieme anche tante positività e le qualità più saporite dell’avventura umana: la curiosità, la voglia di trasmettere sensazioni e conoscenza, la necessità di migliorare e di confrontarsi, la voglia di scoprire. Queste sono le motivazioni che alimentano la nostra passione.
Del resto il blog è partito nel lontano 2004 solo per tenere l’archivio del cartaceo (pensate un po’), poi sotto la pressione dei lettori ha iniziato a produrre contenuti propri, e a prendere iniziative, a registrare eventi, a raccontarli. Alla scrittura sono subentrate foto e video e con i commenti compiamo adesso dodici mesi.



Il vecchio sito senza commenti
L’aderenza territoriale al Sud resta ovviamente il motivo fondante di questo blog e del mio lavoro: l’era del cartaceo (libri, guide) è stata dominata dal Nord che ha i mezzi economici per sostenere la comunicazione e una velocità commerciale matura.
Di Mezzogiorno, invece, mai si era parlato così in profondità, a parte i soliti noti, in genere poco propensi a fare discorsi di territorio e spesso con l’unica ambizione di restare querce solitarie nell’illusione di reggere meglio. Questo è per noi il motivo massimo di orgoglio: la nostra terra è bellissima peché regala ancora la dimensione del viaggio e della non omolgazione, impossibili da trovare altrove.
Ecco perché detestiamo i pessimisti, i catastrofisti, quelli che hanno sempre qualcosa da ridire perché non si sono ancora liberati dal senso di sconfitta che ogni meridionale si porta dalla nascita dopo l’occupazione del 1860.
E detestiamo anche quei produttori che non accettano rilievi. Noi siamo rispettosi del lavoro agricolo e artigianale, non avremo mai la supponenza di certe persone prive di formazione umanistica, ma ribadiamo con forza l’autonomia della critica: il blog è dei lettori e dei consumatori. Sono altri gli spazi, altri i cataloghi dove chi sta dall’altra parte della barricata può pretendere di comandare, visto che paga.

Forse il piacere più grande è la formazione di sempre più numerosi giovani. Sono loro il futuro e questa è sicuramente una palestra nella quale si eseguono esercizi, c’è disciplina e nessun buonismo verso lo scacamento caratteriale e ortografico/grammaticale (che poi è la stessa cosa). Una nuova generazione di narratori e degustatori si sta affermando con forza e autorevolezza in un mondo sicuramente più difficile per loro di quanto non sia stato per noi: molti sono disarmati dalla precarietà.
Infine, in questi mesi l’interesse si è allargato a tutto ciò che di buono abbiamo in Italia: molti autori, stanchi della progressiva militarizzazione e marchettizzazione della rete, hanno scelto di venire con noi per ritrovare lo spirito rilassato e il divertimento di scrivere senza angoscia e senza necessità pubblicitarie. Avranno ancora maggiori possibilità di farlo.
Questo è lo spirito che intendiamo mantenere, l’unico che consente il piacere della scoperta.




Ed è per questo che il miglior augurio da fare il prossimo anno è Buon divertimento!

Tantissimi i contributi, diretto o indiretti, che hanno reso possibile un anno straordinario a questo piccolo blog
Grazie soprattutto a
Francesco Aiello, Marina Alaimo, Mario Amodio, Mario Basco, Giulia Cannada Bartoli, Stefano Caffarri, Pasquale Carlo, Alberto Cauzzi, Ciro Cenatiempo, Maura Ciociano, Leo Ciomei, Carmelo Corona, Tonia Credendino, Angelo Di Costanzo, Virginia Di Falco, Iranna Di Meo, Mauro Erro, Giuseppe Grammauta, Loretta Liera, Luciano Lombardi alias Vigna del Mar,
Carlo Macchi, Bruno Macry, Giancarlo Maffi, Alessandro Marra, Sara Marte, Roberto Mostini, Gaspare Pellecchia, Monica Piscitelli, Alfonso Sarno, Ada Sguazzo, Claudio Simeone, Novella Talamo, Lello Tornatore, Antonello Tumbiolo, Franco Ziliani.


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