martedì 15 marzo 2016

Ercole olivario 2016, 24mo concorso nazionale eccellenze olearie italiane, la Campania piazza sette aziende in finale




Sono stati resi noti i nomi dei 100 finalisti della XXIV edizione dell’Ercole Olivario, prestigioso concorso dedicato alle eccellenze olivicole del Bel Paese, indotto dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con la Camera di Commercio di Perugia e il sostegno del Sistema Camerale Nazionale, delle associazioni dei produttori olivicoli, degli enti e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione dell’olio di qualità italiano.

Le Commissioni Regionali di degustazione, costituite presso ciascun ente camerale e composte da iscritti nell’elenco di tecnici ed esperti di oli di oliva extravergini e vergini, hanno eletto gli oli - ottenuti esclusivamente da olive italiane- rappresentativi di ciascuna regione per le 2 categorie previsteoli extravergine e oli extravergine DOP E IGP.

Queste le 7 aziende campane in lizza per i premi finali:

Azienda Agricola Pietrabianca di Monzo Davide

Ermma' di Sansone Sara Ersilia

Torretta srl

Azienda Agricola Badeviso di Cassetta Franco

Frantoio Oleario Pietrabianca di Monzo Germano
San Comaio srl

Tenuta Romano srl


“Dopo la sfortunata campagna olearia 2014/2015 - dichiara Giorgio Mencaroni, Presidente del Comitato di Coordinamento del Concorso - il 2016 vuole essere l’anno del riscatto per l’olio extravergine italiano di qualità. Ercole Olivario rappresenta una vetrina imprescindibile e al contempo un importante momento di confronto per tutti gli attori del comparto olivicolo, coinvolgendo istituzioni, associazioni di categoria, operatori e pubblico. Quello dell’olio è senza ombra di dubbio un settore fondamentale all’interno del panorama agroalimentare nazionale e per l’immagine del Bel Paese, che necessita ora più che mai di essere promosso e tutelato”. 

"Il Concorso Ercole Olivario, che da ventiquattro anni individua le punte di diamante della qualità produttiva italiana, può essere uno strumento strategico per valorizzare anche oltreconfine il meglio del Made in Italy”. È questo il commento del Presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, che ha aggiunto: “le aziende selezionate con questo premio possono diventare, infatti, straordinari "testimonial" all'estero non solo delle nostre produzioni di eccellenza ma anche degli stessi territori da cui traggono origine".

Proprio con il fine di promuovere le eccellenze olivicole Made in Italy, Ercole Olivario ha avviato un’attività di cooperazione con l’ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - che agevolerà i rapporti economici e commerciali delle imprese italiane presso i mercati internazionali.

Gli oli selezionati concorrono alla fase finale della competizione -  che si svolge in provincia di Perugia dal 13 al 19 marzo 2016 - durante la quale sono sottoposti all’esame di una Giuria Nazionale costituita da 16 degustatori, eminenti esperti del settore.

Il premio del Concorso sarà assegnato agli oli che otterranno i primi due posti nelle 2 categorie per ciascuna delle seguenti tipologie: fruttato leggero, fruttato medio, fruttato intenso.
Saranno inoltre assegnati:
-        il Premio Speciale Amphora Olearia all’olio finalista che recherà la migliore confezione, secondo i parametri stabiliti dal Regolamento
-        la Menzione Speciale “Olio Biologico”al prodotto, certificato a norma di legge, che otterrà il punteggio più alto tra gli oli biologici finalisti
-        il Premio Lekytos, alla personalità straniera che distintasi per conoscenza delle tecniche d’assaggio
-        il Premio “Il Coraggio di fare Nuove Imprese Agricole”, riservato alle aziende finaliste avviate nell’ultimo quinquennio
Per tutte le informazioni sull’edizione 2016 consultare il sito www.ercoleolivario.net.


FOCUS SULLA CAMPANIA*:

La Campania può vantare una storia olivicola molto antica e una struttura produttiva dalle grandi potenzialità. Nel Cilento, nella Penisola Sorrentina, a Paestum, ma anche in numerose altre aree della regione, la presenza storica dell’olivo è ampiamente documentata. La tradizione vuole che le prime piante fossero introdotte dai Focesi, nel IV sec. a.C. L’olivo domina il paesaggio nelle aree interne e svolge una funzione insostituibile nella protezione del suolo e nella conservazione dell’ambiente.
Nel complesso l’olivicoltura in Campania interessa una superficie di 67.791 ettari. A tale superficie corrisponde un patrimonio olivicolo di oltre 14 milioni di piante, con 379 frantoi attivi, che nella campagna 2014/2015 hanno contribuito alla produzione di circa 5.100 tonnellate di olio.
Un elemento di grande importanza, che contribuisce all’affermazione dell’olivicoltura campana, è rappresentato dal patrimonio varietale della regione, che appare molto ricco e diversificato. In tutte le principali aree olivicole, infatti, sono presenti varietà autoctone di elevato pregio e spiccata tipicità: Ogliarola Ravece, in provincia di Avellino;Ortice Ortolana, in provincia di Benevento; Olivo da olio in Penisola Sorrentina; AspriniaTonda Sessana in provincia di Caserta; Rotondella, Carpellese, Nostrale, Biancolilla e Pisciottana, in provincia di Salerno.
Ben cinque le DOP riconosciute dall’Unione Europea: CilentoColline SalernitanePenisola SorrentinaIrpinia - Colline dell’UfitaTerre Aurunche.

*I dati statistici riportati si riferiscono alle stime Marco Oreggia, Flos Olei 2016 – National Institute of Statistics, Service Institute for the Agricultural and Food Market on data from the Agency for Agricultural Payments per la campagna olearia 2014-2015

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