Gaetana Jacono Valle dell'Acate, forza, determinazione e dolcezza:un blend di successo |
Valle dell’Acate, storica cantina ragusana proprietà di Gaetana Jacono e della sua famiglia, ha conquistato la medaglia d’oro al “Sakura Japan Women’s Wine Awards 2016”, concorso enologico internazionale con giuria composta esclusivamente da donne.
Valle dell’Acate si è distinta con la DOCG Cerasuolo di Vittoria “Classico”, rosso di punta della cantina, ottenuto dal 60% di uve Nero d’Avola e 40% uve Frappato. Un prodotto che nasce da vitigni piantati sulla “Terra Rossa” dell’altopiano “Bidini Soprano”. Le uve sono affinate in botte e in tonneaux per 12 mesi e poi in bottiglia per almeno 9 mesi. Il Cerasuolo è un vino dal colore rosso ciliegia, intenso e brillante, con profumi di frutti rossi, ciliegie mature e accenni di spezie come vaniglia, liquirizia, cacao, per un sapore pieno, dal tannino vellutato, persistente e aromatico.
Qui un estratto della mia degustazione del Cerasuolo di Vittoria Classico 2005 docg di Valle dell'Acate, proprio l'anno del conferimento della docg, pubblicato su www.lucianopignataro.it il 12 febbraio 2008. "il richiamo del sangue si fa sentire. Le mie origini, in parte sicule, mi hanno trascinata verso un’ideale luogo magico: la valle dell'Acate nel ragusano, aria di Tunisia, calda e inebriante, come questo vino potente , ma fresco ed elegante, capace di rivelarmi a lungo sensazioni sempre nuove. Il vino, l’avrete capito, è il Cerasuolo di Vittoria, denominazione spesso trascurata, sebbene unica Docg siciliana istituita nel 2005, si ottiene da Nero D’Avola al 50/70% e Frappato al 30/50%. La zona di produzione delle uve ricade in un’area molta vasta racchiusa tra tre province limitrofe: Ragusa, Caltanissetta e Catania. Ha ottenuto la corona in guida quest’anno: ancora un bel risultato della brava e solare Gaetana Jacono, effervescente e dinamica Donna del Vino siciliana che produce ad Acate e gira il mondo instancabile, per testimoniare che i nostri vini hanno bisogno di buone gambe per farsi conoscere. Il vino, in degna compagnia di altri siciliani, se ne stava lì all’inizio del percorso, abbastanza silenzioso, non molti lo hanno notato. Un bel colore rosso ciliegia intenso, al naso tanta frutta molto matura, more e lamponi, seguiti con molta discrezione ed eleganza da note speziate di liquirizia e cacao. Al palato l’ho avvertito giustamente morbido ma non stucchevole, fini e ben bilanciati i tannini ed un’ottima freschezza a sostegno dei 13,5 gradi di alcool. Molto lungo e piacevolmente fresco il finale di bocca. Si presta direi ad abbinamenti importanti: primi piatti robusti, arrosto di montone o anche ad abbinamenti del cibo di strada popolare come, “u paninu ca meusa e le stigghiòle”, un must da veri gourmet. Ottimo anche con il Ragusano Dop stagionato 12 mesi." |
«Sono entusiasta per questo risultato che considero una conferma ulteriore della fine del monopolio del nero d’avola. Il Cerasuolo di Vittoria Docg è la massima espressione del nostro territorio, il ragusano, frutto del matrimonio riuscito tra l’elegante Nero d’Avola e il fragrante Frappato. È certamente un vino che permette abbinamenti riusciti anche con cucine di paesi molto lontani, ad esempio si accorda perfettamente a piatti speziati, e incarna un modo di bere contemporaneo, più fresco, meno concentrato, pensato per andare a braccetto con il cibo, senza sovrastarlo mai» - ha commentato Gaetana Jacono, che oltre a essere titolare della cantina, è Brand Ambassador del Cerasuolo di Vittoria DOCG e del territorio ragusano, importante riconoscimento per chi, come lei, è impegnata a diffondere fuori confine la cultura enologica della propria terra.
Il Cerasuolo di Valle dell’Acate, in particolare, si è distinto al concorso nipponico tra 3.543 partecipanti da 35 nazioni. 1.498 sono stati i premi totali consegnati: 615 argenti, 704 oro e 179 doppio oro. La grande partecipazione al Sakura Japan Women’s Wine Award, unita alla premiazione del Cerasuolo di Vittoria, prodotto da una cantina condotta al femminile, dimostra quanto la cultura del vino sia sempre più diffusa tra le donne anche in Oriente. Il Sakura è, infatti, uno dei più importanti concorsi enologici nazionali e internazionali ideato e organizzato da Yumi Tanabe, professionista del settore assistita da 340 “women of wine”: sommelier, giornaliste e imprenditrici.
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