venerdì 27 giugno 2014

Pontelatone (Ce) 26 - 27 luglio, Slow Food Volturno organizza la I edizione del “Casavecchia wine festival”






 L’associazione Slow Food Volturno è in pieno fermento per organizzare la prima edizione 
del “Casavecchia wine festival”, con l’obiettivo di promuovere una delle eccellenze 
enogastronomiche del territorio della valle del Medio Volturno, in provincia di Caserta, che 
ha ottenuto recentemente la denominazione di origine controllata DOC “Casavecchia di 
Pontelatone”. 


 L’evento, organizzato congiuntamente al Comune di Pontelatone e patrocinato dall’Ente 
Provinciale Turismo di Caserta, dall’Associazione nazionale Città del Vino e da 
Agrisviluppo, Azienda speciale della Camera di Commercio di Caserta, si svolgerà nel 
centro storico di Pontelatone sabato 26 e domenica 27 luglio e sarà un’occasione 
importante per tutta la provincia di Caserta di promozione culturale e turistica del territorio. 

La conferenza stampa di presentazione dell’evento è programmata per mercoledì 2 luglio, alle ore 12, all’interno del Palazzo reale di Caserta, dove ha sede l’Ente Provinciale Turismo. 
Interverranno il commissario dell’EPT Lucia Ranucci, il presidente della Camera di 
Commercio di Caserta Tommaso De Simone, il presidente di Agrisviluppo Giovanni Lisi, il 
sindaco di Pontelatone Antonio Carusone e il fiduciario di Slow food Volturno Mimmo 
Mastroianni. La moderatrice della conferenza stampa sarà la giornalista Antonella D’Avanzo. 

Oltre alla scoperta, degustazione e commercializzazione del vino Casavecchia Doc, il 
festival sarà un’occasione per presentare al pubblico altri prodotti enogastronomici dei Monti 
Trebulani e delle Colline Caiatine, scelti nel rispetto dei tre requisiti che sono alla base della 
filosofia dell’associazione fondata da Carlo Petrini: buoni da mangiare, per le loro qualità 
organolettiche e per i valori identitari e affettivi che si portano dietro; puliti perché prodotti 
in modo ecosostenibile e rispettosi dell’ambiente; giusti perché conformi all’equità sociale 
durante la produzione e la commercializzazione. 

La diffusione di una cultura nuova del cibo è un elemento dal quale non si può prescindere 
per il miglioramento della vita delle persone e della società in generale, per sensibilizzare i 
consumatori a scelte consapevoli e gli agricoltori alla tutela del territorio e alle produzioni di 
qualità, soprattutto in un’area come la provincia di Caserta tristemente nota in tutto il resto 
d’Europa per gli sversamenti di rifiuti tossici e per lo scandalo della “terra dei fuochi”, ma 
allo stesso tempo ricchissima di aree incontaminate e prodotti sani, che sono frutto di 
sapienza contadina, di un clima unico al mondo e di una terra molto fertile. 

Se la promozione del Casavecchia e dei prodotti locali sarà il fulcro della manifestazione, ci 
saranno altre iniziative di contorno che attireranno visitatori e turisti: 

- l’esibizione di artisti di strada nelle piazze di Pontelatone e concerti serali gratuiti 
all’aperto; 

- l’organizzazione di escursioni lungo il territorio del Casavecchia, con visite alle cantine 
e ai centri storici dei Monti Trebulani e delle Colline Caiatine, in una riscoperta non solo dei prodotti locali ma anche dei gioielli storici e culturali di quest’area della provincia di Caserta; 

- l’organizzazione di workshops e seminari gratuiti su temi e discipline che compongono il 
festival, in particolar modo sul corretto abbinamento tra cibo e vino; 

- laboratori del gusto sui vini e sui prodotti tipici dei Monti Trebulani; 

- presentazione dell’Osteria di Terra Madre, che proporrà piatti con prodotti delle 
comunità del cibo di Slow food; 

- convegni sul tema dello sviluppo rurale integrato: in particolare, il convegno di 
inaugurazione dell’evento, previsto per sabato 26, si intitolerà “Turismo eno-gastronomico e 
strade del vino in Campania”. Domenica 27, invece, si svolgerà un convegno che avrà come 
tema “La valorizzazione del Casavecchia tra tradizione e innovazione”, durante il quale sarà 
presentato anche il progetto “Strade del vino Casavecchia”. 

«Il vino è mutevole, in trasformazione nel tempo e nello spazio, ma in questa terra la cultura 
del bere può diventare qualcosa di più. Creare del buon vino, degustarlo con piacevolezza 
diventa anche elemento di conoscenza e di educazione; diventa quasi un’arte» spiega il 
fiduciario di Slow Food Volturno Mimmo Mastroianni. «Questa manifestazione - 
aggiunge il sindaco di Pontelatone Antonio Carusone - mescola l’amore per il vino alla 
cultura, convogliando flussi di musica, letteratura ed arte nel territorio dei Monti Trebulani e 
delle Colline Caiatine, lungo un percorso fatto di storia, tradizioni, arte ed enogastronomia. 
Un modo di pensare il vino come veicolo di cultura e civiltà, emozione e musica. Un modo di 
vivere il vino come testimonianza del territorio in cui nasce». 

 La zona di origine delle uve idonee a produrre il vino Casavecchia DOC comprende l’intero 
territorio amministrativo del comune di Liberi e Formicola e parte dei comuni di Pontelatone, 
Caiazzo, Castel di Sasso, Castel Campagnano, Piana di Monte Verna e Ruviano, tutti in 
provincia di Caserta. Tutto questo territorio sarà il protagonista della manifestazione, che 
tuttavia sarà aperta anche a dei gemellaggi con produttori di altre zone d’Italia, per uno 
scambio di conoscenze e di sapienze mirato a valorizzare uno dei più grandi motori 
economici e culturali del nostro Paese: il vino. 
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: 
Giuseppe Santagata g.santagata2@virgilio.it 338-7543231 
Francesco Scaramuzzo francescoscaramuzzo@hotmail.it 349-7253207 

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