giovedì 6 marzo 2014

Verona 5 aprile, Opera Wine terza edizione : WINE SPECTATOR, ecco le 100 cantine migliori d'Italia, nulla di nuovo sotto il sole...La Campania analizzata in superficie

Sarà presentata al Palazzo della Gran Guardia, il 5 aprile, sarà l’evento che precederà l’apertura di Vinitaly, storica fiera del nostro vino. OperaWine è l’incontro tra 500 importatori e esperti soprattutto dall’estero e i 100 produttori con il loro vino-bandiera, quello destinato al mercato internazionale. Il vino d’Italia da far viaggiare nel mondo. Quello dei grandi e quello dei piccoli vignaioli e della loro sapienza artigianale. OperaWine  è la vetrina delle nostre vigne secondo il gusto americano. Per vendere in America (e altrove) quello che non si vende più qui.
Chi sarà esposto, quest’anno, in vetrina? Le famiglie storiche: Antinori, Frescobaldi, Ricasoli. Gli «ambasciatori» già noti da tempo sul mercato mondiale: Angelo Gaja e altri piemontesi come Bruno Giacosa, i Bologna della Barbera di Braida, i Ceretto e i Mascarello del Barolo, i Lunelli delle Cantine Ferrari, i Moretti della Franciacorta (Bellavista) con Maurizio Zanella (Ca’del Bosco), i veneti dell’Amarone e del Prosecco. L’armata toscana: il gruppone del Brunello (da Altesino a Valdicava), i chiantigiani e i loro castelli (Ama, Fonteruoli, Volpaia e Castellare di Castellina), gli alfieri di Bolgheri e dei SuperTuscan con in testa Mario Incisa, l’uomo del Sassicaia. Gli umbri Lungarotti, i Mastroberardino del Taurasi irpino, i Librandi del Cirò calabrese, i sardi Argiolas con i loro Cannonau, i Tasca d’Almerita con il primo vino siciliano a varcare i confini, il Rosso del conte. I classici, insomma. Ma non solo.

Gli americani sono cambiati, spiega Tom Matthews, executive editor di Wine spectator:
«Hanno capito che l’Italia può produrre grandi vini, e sono disposti a pagarne il valore. Ma hanno anche cominciato a esplorare l’Italia, alla ricerca di vitigni autoctoni e stili tradizionali: i bianchi dell’Alto Adige , il vero Lambrusco, i rossi e i bianchi siciliani, il grande Aglianico del Sud».
L’idea dell’anno, secondo Matthews «è di valorizzare anche le cantine più piccole delle regioni meno conosciute. Se i viticoltori rispettano le loro radici, scelgono vitigni autoctoni, lavorano in modo artigianale, i vini italiani troveranno consumatori entusiasti negli Stati Uniti».
"Ritengo tuttavia che l'affermazione di cui sopra di  Tom Matthews, executive editor di Wine Spectator sia in totale controtendenza rispetto  alle cantine scelte: qui di cantine piccole non ce ne sono, ci sono vitigni autoctoni ma non certamente artigiani della vigna, in particolare per la Campania, la fotografia che ne vien fuori è arretrata di almeno vent'anni rispetto al fermento e alle tante nuove piccole realtà d'eccellenza presenti in regione"
Nella nuova lista dei 100, che sarà presentata da Wine Spectator assieme al direttore di Veronafiera Giovanni Mantovani e a Stevie Kim, animatrice di Vinitaly international, ci sono sei debutti. Da Taranto, Gianfranco Fino, super premiato con il suo Es, Primitivo freudiano. Mamete Prevostini, con il Nebbiolo della Valtellina. Gregorio Lillo Odoardi, calabrese, con un uvaggio rosso dedicato al fondatore Giovan Battista. E ancora: dalle Marche Aldo Brachetti Peretti e il suo Pollenza. I nipoti di Donato D’Angelo, fondatore di Tenuta del Portale e interprete, dalla Basilicata, dell’Aglianico. Infine Agricola Punica, in Sardegna.
Ecco la lista 
VAL D’AOSTA
Les Crêtes (Aymaville, Aosta)

ALTO ADIGE
Abbazia di Novacella (Varna, Bolzano)
Cantina Terlano (Terlano, Bolzano)
Tenuta J.  Hofstätter (Termeno, Bolzano)

TRENTINO
Cantine Ferrari (Trento)
Mezzacorona (Mezzacorona, Trento)
Tenuta San Leonardo (Avio, Trento)

PIEMONTE
Braida (Rocchetta Tanaro, Asti)
Bruno Giacosa (Neive, Cuneo)
Casa E. di Mirafiore (Serralunga, Cuneo)
Ceretto (Alba, Cuneo)
Damilano (Barolo, Cuneo)
Gaja (Barbaresco, Cuneo)
Mascarello Giuseppe & Figlio (Castiglione di Falletto, Cuneo)
Michele Chiarlo (Calamandrana, Asti)
Paolo Scavino  (Castiglione Faletto, Cuneo)
Pecchenino (Dogliano, Cuneo)
Pio Cesare (Alba, Cuneo)
Poderi Aldo Conterno (Monteforte d’Alba, Cuneo)
Prunotto (Alba, Cuneo)
Renato Ratti (La Morra, Cuneo)
Sandrone Luciano (Barolo, Cuneo)
Vietti (Castiglione Falletto, Cuneo)

LIGURIA
Lunae (Ortonovo, La Spezia)
Terrebianche (Dolceacqua, Imperia)

LOMBARDIA
Bellavista (Erbusco, Brescia)
Ca’ del Bosco (Erbusco, Brescia)
Mamete Prevostini (Mese, Sondrio)
Nino Negri (Chiuro, Sondrio)

VENETO
Allegrini (Fumane, Verona)
Bisol Desiderio & Figli (Valdobbiadene, Treviso)
Cesari (Cavaion Veronese, Verona)
Masi (Gargagnago, Verona)
Mionetto (Valdobbiadene, Treviso)
Pieropan (Soave, Verona)
Santa Margherita (Fossalta di Portogruaro, Venezia)
Suavia (Fittà di Soave, Verona)
Tedeschi (Pedemonte, Verona)
Tommasi Viticoltori (Pedemonte, Verona)
Villa Sandi (Crocetta del Montello, Treviso)
Zenato (Peschiera del Garda, Verona)

FRIULI VENEZIA GIULIA
Livio Felluga (Cormons, Gorizia)
Marco Felluga (Gradisca d’Isonzo, Gorizia)

EMILIA ROMAGNA
Drei Donà (Forlì, Forlì-Cesena)
Fattoria Zerbina (Faenza, Ravenna)

ABRUZZO
Masciarelli (San Martino S. M., Chieti)

MARCHE
Il Pollenza (Tolentino, Macerata)
Umani Ronchi (Osimo, Ancona)

TOSCANA
Altesino (Montalcino, Siena)
Argentiera (Donoratico, Livorno)
Avignonesi (Valiano di Montepulciano, Siena)
Barone Ricasoli (Gaiole in Chianti, Siena)
Bibi Graetz Testamatta (Fiesole, Firenze)
Biondi Santi (Montalcino, Siena)
Cabreo (Greve in Chianti, Siena)
Casanova di Neri (Montalcino, Siena)
Castellare di Castellina (Castellina in Chianti, Siena)
Castello Banfi (Montalcino, Siena)
Castello di Ama (Gaiole in Chianti, Siena)
Castello di Fonteruoli (Castellina in Chianti, Siena)
Castello di Volpaia (Radda in Chianti, Siena)
Cecchi (Castellina in Chianti, Siena)
Col d’Orcia (Montalcino, Siena)
Fèlsina (Castelnuovo Berardenga,  Siena)
Fontodi (Panzano in Chianti, Firenze)
Le Macchiole (Castagneto Carducci, Livorno)
Marchesi de’ Frescobaldi (Firenze)
Mastrojanni (Montalcino, Siena)
Ornellaia (Castagneto Carducci, Livorno)
Petrolo (Mercatale V.no, Arezzo)
San Felice (Castelnuovo Berardenga, Siena)
Siro Pacenti (Montalcino, Siena)
Tenuta di Biserno (Bibbona, Livorno)
Tenuta Guado al Tasso (Antinori)
Tenuta Il Poggione (Montalcino, Siena)
Tenuta Rocca di Montemassi (Roccastrada, Grosseto)
Tenuta San Guido (Castagneto Carducci, Livorno)
Tenuta Sette Ponti (Castiglion Fibocchi, Arezzo)
Tenute Silvio Nardi (Montalcino, Siena)
Valdicava (Montalcino, Siena)

UMBRIA
Arnaldo Caprai (Montefalco, Perugia)
Falesco (Montecchio, Terni)
Lungarotti (Torgiano, Perugia)

CAMPANIA
Feudi San Gregorio (Sorbo Serpico, Avellino)
Galardi (Sessa Aurunca, Caserta)
Mastroberardino (Atripalda, Avellino)
Montevetrano (San Cipriano Picentino, Salerno)
Terredora (Montefusco, Avellino)

PUGLIA
Gianfranco Fino (Taranto)
Tormaresca (Minervino Murge, Barletta-Andria-Trani)

CALABRIA
Librandi (Cirò Marina, Crotone)
Odoardi (Nocera Terinese, Catanzaro)

BASILICATA
Tenuta del Portale (Barile, Potenza)
Terre degli Svevi – Re Manfredi (Venosa, Potenza)

SARDEGNA
Agricola Punica (Santadi, Carbonia-Iglesias)
Argiolas (Serdiana, Cagliari)

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