martedì 29 ottobre 2013

RESOCONTO 24 OTTOBRE CONVEGNO INFORMATORE AGRARIO: PRODUZIONE DI ENERGIA: OPPORTUNITA’ DI REDDITO DALLA FILIERA FORESTA-LEGNO” SAN GIOVANNI IN FIORE (CS)




LEGNAME CALABRESE: LA BIOMASSA NON PUO’ ESSERE L’UNICA SOLUZIONE
La possibilità di realizzare impianti di piccole dimensioni di proprietà di agricoltori e imprese boschive potrebbe essere una soluzione per migliorare la remunerazione del cippato.
Tuttavia certificare il patrimonio forestale calabrese per valorizzarne la qualità e inserire la regione tra i grandi attori del mercato del legname è un passo fondamentale per la filiera, che su questi temi si è confrontata con autorità ed esperti nell’incontro informativo organizzato dal Pif Selva Brutia con Edizioni L’Informatore Agrario in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria e l’Unione Europea.

La Calabria è ricca di risorse agroforestali destinate alla produzione di biomassa ma, per ritagliarsi nuove opportunità di reddito, occorre spingere sulla certificazione del legname. È emerso lo scorso 24 ottobre nella giornata informativa “Produzione di energia: opportunità di reddito dalla filiera foresta-legno”, organizzata dal Pif Selva Brutia con Edizioni L’Informatore Agrario in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria e l’Unione Europea all’Hotel Biafora di San Giovanni in Fiore (CS).

In una sala gremita di operatori del settore forestale, che da anni producono cippato da dedicare alle energie rinnovabili, esperti e istituzioni si sono confrontati sulle tecnologie, sulle incentivazioni e sulle nuove opportunità per un comparto che oggi vede scarsamente remunerata la propria materia prima. È stato inoltre messo in evidenza come in Calabria vi sono pochi impianti di grandi dimensioni che governano il mercato del cippato mantenendo ovviamente i prezzi piuttosto bassi: “Attraverso un confronto aperto con la filiera si sono riscontrate possibilità interessanti di realizzare piccoli impianti di proprietà che garantiscono una maggiore remunerazione della biomassaspiega Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario.Il problema è che buona parte del cippato utile per trarne energia viene realizzato con tondame, cioè con tronchi della Sila che vengono tagliati ad hoc e che non vengono certificati. La mancanza di certificazione preclude alla Calabria di vendere direttamente tondame su mercati più remunerativi e obbliga i produttori a farne cippato per impianti a biomassa, ottenendo scarsi ricavi”. Il legname della Sila viene quindi qualitativamente sottoutilizzato e destinato per il 55% a biomassa e per il 20% a legna da ardere. Urge la necessità di certificare il patrimonio forestale, come è stato sottolineato anche da Leonardo De Marco, presidente del Pif Selva Brutia.

Il programma del convegno. La giornata, introdotta da Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario, ha previsto interventi di Michele Trematerra, Assessore Regionale all’Agricoltura della Regione Calabria, Giuseppe Zimbalatti, Direttore generale del Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione, e Leonardo de Marco, responsabile Pif Selva Brutia.
·         Ore 11 – Le potenzialità delle biomasse legnose in Calabria
Giuseppe Oliva, Dirigente Settore 5 Dipartimento Agricoltura Foreste e Forestazione della Regione Calabria

·         Ore 11.30 – La trasformazione del legno in calore: tecnologie e incentivi
Giulio Zanetti, Associazione Italiana Energie Agroforestali (Aiel)

·         Ore 12 – La gassificazione per produrre energia dalla biomassa solida
Daniele Dall’Antonia, Dipartimento Scienze Agrarie e Ambientali, Università di Udine


Per informazioni la stampa può contattare:
Monica Sommacampagna – cel. 335.6244116 – monica@sommacampagna.com

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