mercoledì 16 dicembre 2009

Capua, Ex Libris


16/12/2009

Covo gourmet polifunzionale a Palazzo Lanza
Corso Gran Priorato di Malta 25
Tel. 0823.962097 – 333.7570189
www.palazzolanza.it
Chiusura lunedì
Aperto: martedì – mercoledì: 9,30 – 20,00; giovedì – venerdì – sabato: 09,30 – 02,00; domenica: 11,30 – 00,30
Ferie ad agosto - Carte di credito: tutte tranne American Express



Nel quattrocentesco cortile di Palazzo Lanza nel centro storico di Capua, dove una volta c’erano stalle, lavatoio e ambienti di lavoro, la vulcanica Maria Teresa, la più giovane esponente della famiglia dei Baroni Lanza, consigliere nazionale Fisar (Federazione Italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori) ha aperto Ex Libris, “un’espansione” della storica Libreria Guida Capua, trasformando gli ambienti del palazzo in un unico, emozionante “rifugio” polifunzionale che ospita ristorante, caffetteria, bed and breakfast, spazi per mostre, incontri culturali e tanta buona musica dal vivo.
Tutto nasce a seguito di un viaggio a Berlino: Maria Teresa, ispirandosi alla moda mitteleuropea dei caffè letterari, intraprende l’avventura: trasformare il palazzo nobiliare di famiglia in un luogo di cultura e del gusto. La struttura funziona non stop come caffetteria, wine bar, pranzi veloci o di lavoro, mentre dal giovedì sera il tutto si trasforma in un ristorante di carattere, chic e informale allo stesso tempo. Un gioco di più livelli, tra eleganti soppalcature e vetrate che circondano piccole corti e orti – giardino interni.
Uno in particolare, nel passaggio tra il guardaroba e la sala, mi ha colpito per la bellezza, di un altissimo albero di melangole, le arance amare usate dalla chef Maria Mone per conserve e salse.
Il palazzo è stato restaurato in conservativo con archi, pietra viva, affreschi, ferro battuto e soffitti a trave a vista. L’arredamento, per contrasto, è in stile minimal design, colori caldi della terra, mise en place all’americana, “runner” a tono con le stagioni e particolari che si agganciano al passato, come la collezione di “ Mater Matutae “ in terracotta, riproduzioni degli originali esposti nel Museo Provinciale Campano di Capua, principale museo storico dell'antica Campania, dove è conservata la più importante collezione mondiale di Matres Matutae, (secondo la mitologia romana era la dea del Mattino o dell'Aurora).

Parte della collezione di Mater Matutae

Nella prima sala trionfa una maestosa libreria con ogni tipo di volume, consultabile con calma sorseggiando un bicchiere di vino alla mescita professionale self service, grazie ad una simpatica wine – card ricaricabile, o, da sfogliare pigramente a tavola durante la cena preparata dalla chef Maria Mone, appassionata e abile professionista nata a Piana di Monteverna nel cuore delle colline caiatine. In cucina Maria interpreta la materia prima, preservandola integra e distinta nei sapori, spesso, rivisitata nelle forme. Il menù ha cadenza mensile secondo l’avvicendarsi delle diverse materie prime di stagione, per la maggior parte campane, con qualche eccezione, come la carne argentina, “compensata” da un fantastico maialino nero del casertano. La pasta è quasi sempre di casa, altrimenti la chef ricorre al pastificio Setaro. L’olio extravergine, da cultivar “olivella” è di produzione familiare, dalle terre dei Lanza tra Capua e Pignataro Maggiore. Tutti gli ortaggi, “friarielli”, broccoli, rape, scarola e la frutta di stagione, “male orcolae” (mele annurche) incluse, arrivano dalla zona di Castel Morrone.
I carciofi, spesso in carta, sono le le famose “capuanelle, varietà di media pezzatura, di colore verde scuro, molto apprezzata per la tenerezza. Una nota nostalgica: i carciofi capuanella erano tradizionalmente utilizzati per essere cucinati arrostiti, cotti lentamente in un apposito tegame sforacchiato alla base e appoggiato sulla brace. Conditi con olio d’oliva, aglio e prezzemolo, durante la cottura emanavano un’inconfondibile aroma, piacevole ed intenso, che durante le feste si propagava per le strade di tutti i paesi della piana tra Napoli e Caserta. Ancora oggi è possibile trovare qualche ambulante che offre questo delizioso cibo di strada.
Torniamo al menù, i piatti che mi hanno incuriosito nella carta di dicembre: tre entrèe decisamente territoriali, la polenta utilizzata per il tortino con fagioli cannellini, crema di zucca e sfritto di lardo di maialino nero del casertano, ancora il pan cotto di broccoli con crostini e olio piccante e la millefoglie di mozzarella con scarola, crema di ricotta e noci. Tutti di pasta fresca di casa i primi piatti: taglierino con scarola e frutta secca, gnocchi con funghi porcini, ricotta di bufala e frese di parmigiano, ravioli ripieni di ricotta con guazzetto di mozzarella e fiammiferi di melanzane. A mezza via tra classico e territoriale la scelta dei secondi: tagliata con salsa di carpione (una sorta di marinata con cipolla tritata, aglio tritato, alloro, olio d’oliva, aceto di vino rosso, salvia e vino rosso) oppure, involtino di maialino con friarielli.
Tradizionali e rigorosamente home made i dolci: deliziosi il piccolo panettone con mele annurche caramellato alle nocciole e i dessert a base di ricotta del caseificio La Baronia con cioccolato o, frutti di bosco.
Il servizio è fresco e professionale, in sala la stessa Maria Teresa con il Sommelier Domenico Natale. La carta di vini è un blend bilanciato tra famose etichette nazionali, molte toscane, dovute alla predilezione di Maria Teresa per questa regione, e tutte le eccellenze campane ben dosate nella scelta tra qualità e prezzo, corretto il ricarico. Onore al merito per aver inserito in carta bianchi campani 2005 e 2006, ottimi rossi nostrani d’annata dal Taurasi, alle varie espressioni di aglianico delle altre province. Molto interessanti le scelte operate per tutte le altre regioni, poche ma d’effetto, non poteva naturalmente mancare nel Lazio, Mater Matuta di Casale del Giglio.
Stesse considerazioni per il costo del menu degustazione, proposto a 20 euro, mentre, per la cena alla carta si spendono in media 35 euro esclusi vini. L’impresa vale la spesa, considerando che passerete una serata sicuramente diversa dal solito, atmosfera rilassata, magicamente sospesa tra passato e presente, lontani dal caos metropolitano e vicini a due vulcani d’idee e progetti per valorizzare la propria terra: Maria Teresa Lanza e Maria Mone, attenti a quelle due☺

Giulia Cannada Bartoli

Come arrivare:
uscita A1 Capua, direzione Centro, superati i fossati, arrivate ad una rotonda (alla vostra sinistra il Teatro Ricciardi). Alla rotonda proseguite dritto e percorrete tutta la strada. Al termine svoltate a sinistra in Corso Gran Priorato di Malta. Percorrerlo per 200 metri e sulla destra troverete l’Ex Libris.

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