degustazioni al Castello |
Più di 150 etichette italiane in
degustazione e 46 quelle straniere provenienti da 14 diversi territori
Masterclass, degustazioni,
seminari, luci, suoni, tradizioni,
opere d’arte, libri, danza, musica, aperitivi e proposte gourmet.
Dal 3 al 5 giugno, nelle sale
del Castello Carlo V, torna a Lecce la III edizione di Roséxpo il salone internazionale
dei vini rosati, organizzato da deGusto
Salento – associazione con i produttori
del Negroamaro – con il sostegno di Regione Puglia e Comune
di Lecce. E’ il più
importante appuntamento che la Puglia sancisce con il mondo del vino rosato al
quale hanno aderito moltissime aziende: più di centocinquanta etichette
italiane e ben 46 straniere che arrivano da ogni angolo del mondo, dal Cile
alla Turchia, dal Portogallo alla Francia. Un “incontro” tra i diversi
terroir vocati alla produzione di rosé, un racconto sulla tipologia – unico nel
Sud Italia – in blend con arte e cultura, per regalare un’esperienza rosé
indimenticabile. All’intenso
programma di appuntamenti, confermate anche per quest’anno partnership di
grande spessore come Slow Food Puglia,
Slow Wine Italia, Assoenologi Puglia Basilicata e Calabria,
le Donne del Vino di Puglia, la
delegazione di Lecce dell’Ais, l’associazione
italiana sommelier come partner tecnico. Novità per Roséxpo 2016 la
collaborazione con Radici del Sud,
una delle istituzioni più attive nella promozione della cultura
enogastronomica, la Città del Gusto di
Lecce e il partner tecnico Concours
Mondial de Bruxelles che sarà presente con una selezione di vini
internazionali rosé tra spumanti e vini fermi.
Il taglio
del nastro altamente istituzionale per l’edizione 2016 di Roséxpo è affidato all’onorevole
Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle attività Culturali
che presenzierà al convegno sul tema Il
valore del vino rosato (venerdì 3 giugno alle 18 al Malcandrino – Lecce).
Una interessante tavola rotonda nel corso del quale si confronteranno Sofia Pepe dell’azienda vinicola Emidio
Pepe, Luigi Cataldi Madonna,
dell’omonima azienda vitivinicola, Barbara
Toschi dell’agenzia di marketing strategico Kippis, Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, la chef Rita Monastero contributor del Gambero Rosso, Laura Minoia, consigliere di Assoenologi Puglia Calabria e
Basilicata, e il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele.
I
vini rosati sono il comune denominatore della tre giorni leccese, con tanti approfondimenti
che faranno da contorno a Roséxpo.
Le
masterclass
Tre
i percorsi di degustazione con il coordinamento di Slow Wine e con la
collaborazione dell’Associazione italiana sommelier e di Radici del Sud.
Il
primo appuntamento per i winelover (sabato 4 ore 18,30 sala Pignatelli Castello
Carlo V) è con Cerasuolo d’Abruzzo a
confronto: Emidio Pepe e Cataldi Madonna con la partecipazione dei
produttori Sofia Pepe e Luigi Cataldi Madonna. La degustazione sarà guidata e
moderata da Fabio Giavedoni, curatore nazionale e della guida Slow Wine, e da Francesco
Muci, responsabile Slow wine Puglia.
Si
prosegue il giorno successivo (domenica 5 - ore 18,00 sala Pignatelli Castello
Carlo V) con Una finestra sui rosati del
mondo una degustazione tecnica alla scoperta di etichette provenienti da
diversi paesi e che saranno degustate e commentate da Fabio Giavedoni e da
Giuseppe Baldassarre, componente della commissione nazionale per la didattica
dell’Ais.
L’ultima
masterclass prevede un focus e un confronto tra due territori del Sud, Sicilia VS Calabria (domenica 5 alle
19,45 sala Pignatelli Castello Carlo V) a cura di Radici del Sud e di Slow Wine
e che sarà guidato e moderato da Francesco Muci, Francesco Muci, responsabile
Slow wine Puglia, Giuseppe Baldassarre della commissione nazionale didattica
dell’Ais e da Nicola Campanile ideatore di Radici del Sud.
La
partecipazione ai seminari di formazione prevede una prenotazione obbligatoria
attraverso il sito www.rosexpo.it oppure chiamando
il numero 3896438195.
Il
vino come marketing territoriale: press tour e ospiti
«Il
vino è l’espressione autentica dell’identità di un territorio». Parte da questa
considerazione di Ilaria Donateo, presidente di deGusto
Salento, la volontà di voler dare a Roséxpo il
carattere e l’appeal di un attrattore per appassionati e avvezzi al mondo del
vino, ma non solo. Arriveranno, infatti, nei giorni del salone dei vini rosati venti giornalisti di testate nazionali e curatori di guide che avranno la
possibilità di scoprire le risorse del Salento e la sua storia.
Roséxpo non è solo rosato: spazio a luci, suoni,
tradizioni, opere d’arte, libri, danza, musica aperitivi e proposte gourmet.
Nulla
sarà lasciato al caso in ogni angolo del Castello Carlo V. Dalle luminarie, elemento identificativo di
una culturale popolare salentina, a cura di De
Cagna, alla mostra fotografica
dell’associazione Obiettivi che nel
corso della vendemmia 2015 ha firmato un reportage fotografico che, attraverso
scatti emozionali, racconta la raccolta del Negroamaro e le vicende dei
produttori associati a deGusto Salento.
A Roséxpo il food arriva in apecar
Pucce, friselle, sushi e gelato che reinterpretano
il territorio
Tra
le proposte anche lo Special rosé, l’hosomaki al salmone o al tonno con
gelatina di Negroamaro rosato
Sempre più street la
proposta food di Roséxpo 2016. Per l’edizione 2016 sono quattro le realtà del territorio che
arriveranno al Castello Carlo V con il loro brand a bordo della propria
colorata apecar, chiosco o carretto. Un km 0 su ruota che giocherà con la
gastronomia del territorio per creare abbinamenti inimmaginabili, studiati per essere
degustati con i rosati delle aziende di deGusto Salento e ideati esclusivamente per Rosèxpo e
per il suo Giardino Rosé, all’interno del cortile del Castello.
Ci sarà la puccia, il classico pane salentino,
ripiena di insoliti ingredienti che Cinzia Rosanò, soprannominata Apepaccia come il suo brand, ama
combinare in uno stuzzicante mix di sapori, un po’come la sua vita on the road tra il Salento e Roma a
bordo della sua apecar. I gourmand alla ricerca dell’identità
territoriale più tipica avranno soddisfazione nell’assaggiare la puccetta,
il tradizionale pane dall’impasto ricco di ingredienti territoriali come i pomodori
gialli d’inverno ovvero pomodori a penda (appesi – ndr). A proporla il progetto agricolo Karadrà che, da tre anni, sperimenta un’idea di agricoltura
sociale e sostenibile con l’applicazione del metodo dell’aridocoltura.Per gli amanti dei sapori
decisi ci saranno le friselle della Friselleria Pugliese arricchite di
particolari combinazioni gourmet pensate dal tarantino Raffaele Cafiero,
giurista che ha deposto la toga per dedicarsi alle tipicità gastronomiche
territoriali, che ha esportato sotto forma di cibo di
strada anche al Fuori Expò.
Anche il sushi farà la sua parte ed entrerà nel menu del salone
Internazionale di vini Rosati col nome di Sushi Roséxpo creato e firmato dal sushi
master chef Mimmo Persano del Fugu
Restaurant, che presenterà gli Special Rosé (piccoli hosomaki di salmone e quelli con tonno e
gelatina di Negramaro rosato) e gli Speciali
del Territorio (con capocollo di Martina Franca, fichi o pera).
A chiudere ci sarà il gelato
di un vero artigiano e maestro gelataio, Sandrino, che in Puglia continua a conquistare il pubblico, anche tra il meno goloso per la sua filosofia “0” ovvero nessun additivo, nessun
conservante, nessun colorante.
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