mercoledì 20 agosto 2014

Procida 21 agosto, a Terra Murata si presenta "Ricette del Mare e dell'Isola.Procidane in cucina." di Maria Iovine





nell'ambito del calendario dii eventi della Sagra del Mare a Procida dal 19 al 24 agosto, s'inserisce la presentazione del libro curato da Maria Iovine, un testo che non è una semplice raccolta di ricette, ma una ricerca appassionata guidata dalla volontà di tenere insieme un patrimonio storico, antropologico e di tradizione con l'indispensabile ausilio della memoria storica delle donne procidane, il libro sarà presentato il 21 agosto alle 20, presso la splendida Chiesa di Santa Margherita Nuova a Terra Murata.
intervengono con l'autrice


modera:Giulia Cannada Bartoli scrittrice e giornalista 
- Francesca Maria Borgogna docente e scrittrice

- Mariella Scotto Docente 

la presentazione esce dagli schemi formali, sarà infatti una narrazione, recitata, parlata e cantata secondo le tradizioni isolane. al termine, una degustazione di dolci procidani.






l'evento avrà termine intorno alle 21, 30; sarà dunque possibile spostarsi per seguire il concerto di Avitabile delle 22,00

Cenni su Terra Murata: Sul promontorio più alto dell’isola a 90 metri d’altezza sorge il nucleo storico di Procida, il vecchio “cuore” dell’isola, il centro abitativo più antico ed unico rifugio sicuro per gli isolani durante secoli di incertezze politiche – la Terra Murata. Infatti la Terra Murata, pur essendo stata da sempre un centro abitato, appare una vera e propria fortezza, costruita a mero scopo difensivo. Da un lato protetta da pareti a picco sul mare dall’altro lato dalle mura fortificate (da qui il nome Terra “Murata”) sembra al visitatore un posto inviolabile. Ma non solo le mura – che in realtà sono state erette solo nel ‘500 – , l’intero borgo era costruito in funzione difensiva per proteggere i cittadini dalle numerose invasioni, da quelle barbariche del primo medioevo fino ai saccheggi saraceni che finirono solo agli inizi del ‘600. Infatti, prima della costruzione delle mura, le abitazioni stesse della Terra fungevano da scudo: erano costruite senza lasciare spazi tra le une e le altre, l’una addosso all’altra, e quasi senza aperture verso l’esterno e ancora oggi il lato esterno della Terra Murata lascia nello spettatore questa impressione scostante ed ostile.

Una volta superata la salita e le due maestose porte d’ingresso, la Terra Murata premia la fatica con la sua atmosfera medievale, vicoli strettissimi e le tipiche casette popolari, una brezza che spesso soffia qui sopra e alleggerisce i mesi caldi e – naturalmente – con una vista straordinaria su tutto il Golfo di Napoli. Da fuori cittadella fortificata, l’interno della Terra Murata ha un tutt’altro aspetto. Le abitazioni mostrano numerose aperture, balconcini, terrazzi, scale esterne ed archi e le facciate sono tenute nei tipici colori pastelli che si trovano anche in altre zone dell’isola.




COME ARRIVARE TRAGHETTO O ALISCAFO DA NAPOLI E POZZUOLI
prendere l’autobus della Linea C2 che parte ogni 40 minuti dalla Marina Grande (dietro la Chiesa della Pietà alla Piazza Marina Grande) e porta fino alla Piazza della Armi.
info line 3398789602 - 0818109258 –



scheda libro

" l'amore è come la buona cucina, le coe speciali nascono sempre da ingredienti semplici poi resi magici da fantasia e passione" cit. Paul Mehio

" nel 2008 l'Associazione Chiaiolella - Borgo Marinaro dell'isola di Procida, presieduta da Maria Iovine, insegnante e innamorata della sua isola sin da bambina, decise di festeggiare l' 8 marzo  in un modo diverso: attirando l'attenzione sulle donne di Procida che hanno cucinato e cucinano nei vari ristoranti e alberghi dell'isola, così come nelle case.La professione di che oggi vede alla ribalta soprattutto gli uomini, in televisione non si vedealtro che uomini ai fornelli e le donne relegate a ruoli marginali. Le chef donne in Italia sono relativamente poche.
L'autrice ha rivolto il pensiero alle nonne, alle mamme,  che in un'epoca senza frigoriferi, freezer e supermercati  dovevano industriarsi per pranzo e cena con i pochi ingredienti , senza libri di cucina, solo con l'eccezionale aiuto della tradizione orale e dell'esperienza maturata sul campo. Eppure dalle loro mani venivano fuori capolavori culinari, , dai mille profumi e dai sapori ricchi e decisi. Punto di forza di questa cucina sono state la genuinità e la bontà delle materie prime, spesso oggi non al primo posto, perchè non si rispetta più il ciclo delle stagioni  e i prodotti sono sul mercato tutto l'anno.
Maria Iovine, insieme ad altre donne procidane e a sua sorella Libera, chef del famoso ristorante il Melograno di Ischia, che dopo aver ottenuto la stella Michelin,  ha dovuto chiudere per motivi legati alla congiuntura economica, si misero al lavoro con entusiasmo e passione. Comincia così una ricerca senza precedenti: chiedere, ricordare, intervistare...la sorpresa fu grande: tantissime donne avevano lavorato in passato nei locali di Procida e altrettante vi cucinano attualmente. Donne schive, che non amano la ribalta e che lavorano con passione e fatica  per aiutare la famiglia.  attraverso i loro racconti  o dei loro figli e figlie, Maria e le altre sono "entrate" nelle cucine di Vincenza, Eleonora, Carmela...
Arriva così la decisione di raccontare sistematicamente pezzi della loro vita  e di raccogliere le ricette  in un rapporto di continuità con il passato e il presente, perchè cucinare è un grande atto d'amore e di accoglienza. Insieme a queste ricette sono state trascritte anche quelle tipiche della cucina procidana, di terra e di mare, genius loci del territorio.
 Il libro conta 135 pagine, si compone d ell'introduzione di Maria Iovine, di una pagina di sua sorella Libera, dedicata al rapporto tra le donne e la cucina ieri e oggi e di  21 capitoli dedicati  alle ricette del Ricordo ( quelle raccolte oralmente), le ricette del Borgo ( quelle cucinate in passato e attualmente in tutti i ristoranti dell' isola, ad ognuno è dedicato un capitolo) le ricette del Melograno di Ischia di Libera Iovine, fortemente legata a Procida poichè ha sposato il figlio di uno dei più noti ristoratori storici dell'isola e infine i ringraziamenti. I capitoli sono intervallati da immagini d'epoca dell'isola degli  anni '50 - ' 60 e da foto a colori dei prodotti identitari di Procida: i limoni, i carciofi, il pesce azzurro, i ricci di mare, il coniglio, le verdure, i fichi...

 Edizioni Fioranna, Collana Arti e Mestieri, uscito a luglio 2014 € 18,00  



dal capitolo 
Le Ricette di Maria ( l'autrice) 
"ho iniziato a lavorare in cucina a sei anni, mi rivedo piccolissima, con un enorme grembiule,  in piedi su uno sgabello  davanti al lavello pieno di piatti da lavare .  aiutavo mamma a cucinare e papà a organizzare la sala. crescendo, un'altra passione , l'insegnamento, ma, la cucina è sempre qui nel mio cuore"

INSALATA DI LIMONI di Procida




Ingredienti per 4 persone 

3 buoni limoni di procida grandi ricchi albedo (pane)
olio evo q.b.
aglio a piacere secondo il gusto
menta q.b
prezzemolo q.b.
.peperoncino a piacere secondo il gusto
sale q. b. 

PROCEDIMENTO

Lavare i limoni, eliminare la buccia, tagliarli a pezzi piuttosto grandi e metterli a bagno  in acqua fresca per qualche ora, cambiando di tanto in tanto l'acqua.
togliere tutta l'acqua dai limoni, disporli in una zuppiera , condirli con aglio, sale, peperoncino,menta, prezzemolo e olio. Mescolare bene, lasciare riposare per un'ora e servire fresca.

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