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Finitaly 2014 la Presidente Elena Martusciello con Stevie Kim di Vinitaly International |
Successo ormai assicurato anche quest’anno al Vinitaly di Verona per il
ristorante allestito dall’Associazione Nazionale Le Donne del Vino che Marina
Ramasso, patron dell’Osteria del Paluch di Torino, ha orchestrato con grande
maestria avvalendosi della collaborazione dei ragazzi della Scuola Alberghiera
di Chievo e delle socie chef in cucina Anna Chiavazzo della Campania, Evelyn
Fanelli della Puglia, Sara Samuel del Piemonte, Simona Fantoni della Toscana,
Cinzia Meriggioli dal Friuli V. G. e delle sommelier Piercarla Negro, Monica
Moccagatta, Monica Garelli, Francesca Distaso, che hanno accompagnato con
grande professionalità le scelte gastronomiche dei clienti. Molti ospiti
stranieri, sempre sensibili al Made in Italy, hanno ripetuto la loro presenza
nelle giornate di Vinitaly.
Martedì, 8 aprile, presso la sala Puccini, in collaborazione
con Vinitaly, si è svolto un incontro-dibattito “Il buono e il bello, vino,
cibo, moda design, genio e manualità del
Made in Italy” Dopo un breve saluto di Cesare
Pillon, uno dei più affermati giornalisti del settore, presente alla
fondazione già nel 1988 , coordinatore degli interventi, ha dato la parola alla
Presidente dell’Associazione Elena Martusciello
che ha ringraziato gli intervenuti e ha introdotto il tema del convegno, scelto
per approfondire, in un periodo incerto e difficile qual è quello che stiamo
attraversando, i fattori critici che da sempre hanno decretato il successo del
Made in Italy nel mondo. Steve Kim,
Managing Director di Vinitaly International, ha proposto una visione del
mercato globale del vino e del Made in Italy. La moda, il cibo, il design vanno
molto bene all’estero, ma il vino in Cina, è all’ultimo posto. L’Italia deve
fare di più per l’esportazione del vino e le Donne del Vino hanno un grande
compito. Il problema più importante è che gli italiani sono molto
individualisti e questo non aiuta. In Cina c’è molta potenzialità, ma occorre
essere uniti e fare squadra. Solo così si potrà arrivare a grandi risultati. Anna Fendi, una delle più importanti
firme della moda italiana, un marchio che ha fatto sognare le donne e ora
selezionatrice di grandi vini e titolare del Ristorante stellato Enoteca La
Torre a Villa Laetitia di Roma, ha illustrato lo stesso rapporto che esiste tra
il vino e la moda, entrambi elementi di successo internazionale, ha ribadito
che l’immagine è molto importante, che la qualità decreta il successo di un
prodotto e ha concluso che il lusso non è mai ostentazione, ma anche umiltà. Gerardo Sacco, maestro orafo,
conosciuto in tutto il mondo per aver collaborato con i più grandi registi cinematografici
e dall’aver creato gioielli per famose star come Liz Taylor e Sofia Loren, ha
raccontato i faticosi inizi della sua carriera, ma che, con grande costanza, ha
saputo costruire negli anni la sua preziosa realtà. Ha presentato in anteprima
la coppa di Argento Pitagora, che ha chiamato “Coppa della Morigeratezza”. Alberto Lupini, direttore di Italia a
Tavola, oltre ad aver fatto un excursus sull’enogastronomia, ha ribadito il
concetto espresso da Stevie Kim e Anna Fendi: occorre fare squadra per
promuovere le nostre eccellenze italiane, Dobbiamo recuperare il valore della
creatività, gli italiani sono geniali, ma spesso non sanno valorizzare i loro
meravigliosi prodotti. Davide Rampello,
Curatore del Padiglione Zero di Expo 2015, ribadisce la necessità di dare
valore alle cose, in caso contrario si cade nel banale, nella ripetizione.
Occorre non perdere la nostra memoria, attorno al latino “de-signo” si sviluppa
tutto, dal De Bello Gallico al De Re Coquinaria di Apicio e via dicendo.
L’Italia è il Paese delle diversità e questo fa la differenza. Dobbiamo
recuperare questo straordinario patrimonio umanitario. Ricordiamoci che il
bosco e la vigna sono la prima manifattura dell’uomo. Cesare Pillon ha concluso
il dibattito ringraziando tutti gli intervenuti.
Mercoledì, 9 aprile, alla sera, nella splendida cornice del
Palazzo della Gran Guardia, decorato con cascate di fiori e di violette luci, si
è svolta, sempre in collaborazione con Vinitaly, la cena di gala “Finitaly” con
circa 180 ospiti, tra cui il Presidente di Veronafiere, Dott. Ezio Riello, Il
Direttore Generale, Dott. Giovanni
Mantovani, il Brand Manager di Vinitaly, Dott. Gianni Bruno e Stevie Kim,
Managing Director Vinitaly International. Gli ospiti sono stati deliziati da una
raffinata cena con prodotti tipici delle nostre regioni offerti da affezionati
sponsor e, ovviamente, accompagnati da pregiati vini delle Socie produttrici.
Durante la cena, grazie a Gerardo Sacco, le Socie si sono sentite “star” per
una sera, indossando i preziosi gioielli da lui creati con cascate di coralli, pietre
preziose, brillanti smalti e meravigliose perle.
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