di Cristina Mosca
È il secondo anno di fila che passo la nottata in treno solo per assistere a questo evento, ma ne vale sempre la pena. Nella cornice sempre accogliente della Fondazione Catella a Milano è stata presentata stamattina l’edizione 2012 della guida di Identità Golose. La kermesse si è svolta, nella sala gremita, sotto l’ironica e inappuntabile conduzione di Paolo Marchi, della giornalista di Gambero Rosso Channel Francesca Barberini e dello speaker di Caterpillar-Rai Radio2 Marco Ardemagni. Quest’ultimo, in particolare, ha lanciato un interessante sondaggio, tra i vincitori, in cui nella concezione della cucina contemporanea l’innovazione ha battuto la tradizione 71 a 29 su una scala da 1 a 100.
Dalla consegna dei premi alle giovani stelle 2012 rimane un messaggio straordinario e incoraggiante: una evidente propensione del team Magenta a scovare talenti o ad individuare quel guizzo di novità nelle nuove avventure imprenditoriali, «in un Paese in cui si è una giovane promessa anche a 40 anni». La lista dei talenti italiani in cucina a non aver superato i trent’anni di età, nella guida si ferma alle venticinque unità: l’unico campano è Francesco Sposito, di Taverna Estia a Bruciano (Napoli). Nella guida 2012 simboleggiano queste nuove avventure imprenditoriali, spesso portate avanti sul filo di lama pur di promuovere uno stile in cui si crede, il ventiseienne Lorenzo Cogo, “Sorpresa dell’anno”, che a nel Vicentino ha aperto la sua attività solo lo scorso maggio dopo aver girato il mondo per cinque anni; o i tre altissimi fratelli Marco, Paolo e Vittorio Colleoni, premiati come giovane famiglia, che nel Bergamasco fanno della ricerca il collante fra tradizione e innovazione; o infine il giovanissimo Francesco Assenza, di soli vent’anni, premiato come miglior artigiano, perché insieme al padre Corrado porta avanti il Caffè Sicilia a Noto (Siracusa) da quando «non arrivava ancora al bancone». Miglior chef straniero è un italiano a Parigi, Giovanni Passerini, che stasera sarà il protagonista di una delle consuete cene di Identità Golose al ristorante Ratanà, al piano terra della Fondazione Catella; mentre due donne che devono «cacciare il carattere in cucina» sono Aurora Mazzucchelli, migliore Chef, e Chiara Patracchini, miglior Chef pasticciere. Della Pergola di Roma è il miglior Sommelier, Marco Reitano, e della Gazzetta di Parma è la miglior giornalista, Errica Tamani. Cristiana Romito, sorella di Niko, è stata premiata come migliore maître.
Special guest della presentazione è stato Moreno Cedroni, venuto a presentare l’avventura di Identità Golose a New York, dove quattro chef italiani e quattro americani cucineranno in duetto per «sdoganare l’idea di una cucina italiana fatta solo di pizza e pasta, servite sulla tovaglia a quadretti bianchi e rossi». Apprezzabile, ha rimarcato Paolo Marchi, che siano stati scelti gli italiani e non i francesi per un evento gastronomico di questa portata: segno che nella percezione del mondo la cucina nostrana si va qualificando sempre di più. Moreno Cedroni era lì anche per accogliere due premiati: Federico Zanasi e Luca Abbadir, suoi sous-chef a Il Clandestino (a Portonovo) e alla Madonnina del Pescatore (a Senigallia). Migliore Chef del 2011 è Paolo Lopriore, autore del piatto-copertina dell’edizione 2012 dell’annuale convegno sulla cucina d’autore a Milano. L’unico campano in lista quest’anno è Nino Di Costanzo, di Ischia, premiato per la birra in cucina.
La guida quest’anno è cresciuta del 20% in termini di collaboratori rispetto allo scorso anno: adesso ne sono 103, provengono da tutto il mondo e sono coordinati da Gabriele Zanatta e da Giulia Corradetti. Gli approfondimenti più singolari dell’edizione 2012 sono la prefazione di Antonio Albanese, un viaggio in Abruzzo firmato da Niko Romito e una descrizione di Paolo Marchi dei locali di Vico Equense. Il sito di Identità Golose, è stato sottolineato stamattina, è diventato dinamico dallo scorso maggio e non è più condizionato dal convegno annuale: a breve inserirà sistematicamente anche dei filmati dedicati alle ricette presentate in tutte le edizioni della kermesse milanese.
Le giovani stelle 2012:
Miglior Chef (Premio Cavit): Paolo Lopriore – “Il Canto”, Siena.
Migliore Chef (premio Acqua Panna – S. Pellegrino, menzione speciale Sognatori del gusto): Aurora Mazzucchelli – “Marconi”, Sasso Marconi (Bologna).
Miglior Chef straniero (premio Lavazza): Giovanni Passerini – “Rino”, Parigi.
Miglior Sous-Chef (premio Fratelli Aprile): Federico Zanasi – “Il Clandestino”, Portonovo (Ancona); Luca Abbadir – “Madonnina del pescatore”, Senigallia (Ancona).
Birra in cucina (premio Birra Moretti): Nino Di Costanzo – “Il Mosaico delle terme Manzi Hotel”, Ischia (Napoli).
Miglior Chef pasticciere (premio Zafferano 3 cuochi): Chiara Patracchini – “La credenza”, San Maurizio Canavese (Torino).
Miglior maître (premio Le marchesine): Cristiana Romito – “Reale Casadonna”, Castel di Sangro (Aq).
Miglior Sommelier (premio Zorzettig): Marco Reitano – “La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri”, Roma.
Miglior giornalista (premio Eblex): Errica Tamani – “La Gazzetta di Parma”.
Sorpresa dell’anno (premio Consorzio Grana Padano): Lorenzo Cogo – “El Coq”, Marano Vicentino (Vicenza).
Giovane famiglia (premio Bonaventura maschio): Marco, Paolo e Vittorio Colleoni – “San Martino”, Treviglio (Bergamo).
Miglior artigiano: Francesco Assenza – “Caffè Sicilia”, Noto (Siracusa)
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