15 Novembre 2013, Auditorium Giovanni Paolo II, Piazza Ludovico Buglio, Mineo (CT)
La Regione,
numero uno in Italia per la produzione di agrumi, può ritagliarsi nuove
opportunità per emergere dalla crisi in cui versa il settore, puntando sulla
qualità delle produzioni e sull’aggregazione della filiera. Ospite di
eccezione alla giornata organizzata dall’Assessorato all’Agricoltura della
Regione Siciliana e dall’Unione Europea con Edizioni L’Informatore Agrario,
l’on. Giovanni La Via,
relatore della PAC e del Bilancio europeo.
Come
superare il momento di difficoltà che sta attraversando il settore agrumicolo e
quali le nuove opportunità puntando sull’aggregazione e sugli incentivi nella
nuova PAC in una regione leader in Italia per la produzione di arance,
mandarini e limoni? Se ne parlerà nella giornata informativa “Con gli agrumi si
può ancora fare reddito”, organizzata il 15 novembre a Mineo (Ct)
dall'Assessorato all'Agricoltura della Regione Siciliana e dall'Unione Europea
in collaborazione Edizioni L'Informatore Agrario. Il
convegno, rivolto a frutticoltori, tecnici e operatori del settore, spiegherà quali sono le opportunità date dal comparto
commerciale (export e trasformazione), le novità tecniche (irrigazione, varietà
innovative, ecc.) per ottenere un prodotto con forte appeal sui mercati
nazionali ed esteri e di qualità. Particolare attenzione sarà dedicata inoltre
alle prospettive legate alla nuova PAC: ospite di eccezione alla giornata l’on.
Giovanni La Via,
relatore della PAC e del Bilancio europeo.
In Italia circa 120.000 aziende operano
nel settore agrumicolo (fonte Istat 2013). L’agrume più coltivato è l’arancio
(83.397 ha), seguito da clementine (27.929 ha), limoni (24.946 ha) e mandarini
(8.398 ha). La produzione vanta cifre record per l’arancio (17.586.876
quintali), seguono a grande distanza le clementine (6.717.701 q), i limoni
(4.113.442 q) e i mandarini (1.252.648 q). A livello regionale la Sicilia vanta
circa l’80% della produzione di arancio, mandarino e limone. Negli ultimi anni
si è assistito però a un progressivo abbandono degli agrumeti: tra le possibili
cause la scarsa redditività, la limitata organizzazione del settore e alcune
emergenze fitosanitarie (come la Tristeza).
"Gli agrumi di Sicilia sono alla ricerca di un
riscatto. A tal fine molto si è fatto, attraverso la tutela con marchio IGP e
azioni di comunicazione che però non sono ancora decollate “ spiega Lorenzo Andreotti, giornalista de L’Informatore
Agrario. “Le chiavi per uscire
dalla crisi e piazzarsi con successo sui mercati esteri è puntare sulla forza
dell’aggregazione e sulla qualità delle produzioni – spiega Dario Cartabellotta, assessore all’Agricoltura
della Regione Siciliana. In
particolare, lavorare in una logica di “distretto produttivo”, come è stato già
proposto per l’arancia rossa e per gli agrumi siciliani”.
Il programma del
convegno.
La giornata, introdotta e moderata da Lorenzo Andreotti, giornalista de L’Informatore Agrario, prevede i seguenti interventi:
·
Ore 17,15 – Saluti – Anna Aloisi, sindaco di Mineo
·
Ore 17,30 – Apertura lavori
Francesco Intrigliolo, direttore CRA-ACM (Centro di ricerca per
l’agrumicoltura e le colture mediterranee)
·
Ore 17,45 – I numeri degli
agrumi in Sicilia: analisi economica, situazione attuale e prospettive
Alessandro Scuderi, Università di Catania
·
Le
tecniche per produrre al meglio
Giancarlo Roccuzzo, CRA-ACM
·
Le
opportunità del mercato: export, trasformazione, qualità
Paolo Rapisarda, CRA-ACM
·
L’agrumicoltura
alla luce della nuova PAC
Giovanni La Via, relatore della PAC e del
Bilancio europeo
Ore 20.15 . Dibattito
Conclusioni
Rosaria Barresi, Assessorato
agricoltura Regione Siciliana
Calogero Ferrantello, Dirigente Servizio
VI Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari
Modera
Lorenzo Andreotti
Giornalista de “L’Informatore Agrario”
Per informazioni la stampa può
contattare:
Monica
Sommacampagna – cel. 335.6244116 – monica@sommacampagna.com
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