venerdì 26 aprile 2024

Vignaioli, cuochi, artigiani: arriva Teatro del Gusto nei Quartieri Spagnoli Un festival enogastronomico di tre giorni per degustare e conoscere




Vino e cibo artigianali, tutto pronto nei Quartieri Spagnoli per Teatro del Gusto, un festival enogastronomico di tre giorni: oltre cento produttori, con i loro banchi di esposizione e di assaggio, decine di eventi con un protagonista assoluto: il vino. Appuntamento nella corte della Fondazione Foqus a partire da sabato 4 maggio fino a lunedì 6.

 

Degustazioni, laboratori, masterclass, seminari, performance. Una barra con oltre venti cuochi che si alterneranno nella preparazione comune di piatti sempre diversi. A chi entra, un calice personale per degustare tutti i vini in esposizione. Tre giorni di eventi ed esposizioni per una rassegna che, nata a Ischia, arriva a Napoli per la sua terza edizione, il cui programma completo è visionabile sul sito www.teatrodelgusto.net.

 

Un festival sul tema dell’agricoltura naturale, sul consumo consapevole e dell’enogastronomia di qualità̀. Una carrellata di esperienze con vignaioli, cuochi, produttori, artigiani.

 

L’evento è organizzato e curato dall’associazione “Teatro del Gusto”. Ha ottenuto il patrocinio morale del Comune di Napoli e della Regione Campania. Durante i tre giorni di festival non sarà presente solo la parte fiera dedicata ai produttori, che potranno proporre i propri vini ai partecipanti, ma anche diverse masterclass con divulgatori e osti d’eccellenza.

Tra questi interpreti spiccano i nomi di Nino Barraco e Armando Castagno, che apriranno il Festival; di Alessandro Marra, Matteo Gallello, Matteo Circella, Diego Sorba, Anna Prandoni, Vittorio Castellani, Marco Ambrosino, Luigi Sarno, Carlo Di Cristo, Stefano Amerighi, Salvo Foti, Fabio Gea, Aldo Viola, Monica Coluccia, Maurizio Paolillo e molti altri.

 

Alla parte degustazione e contenuti sarà̀ affiancata infine la sezione cucina continua, il progetto di Mario Avallone dedicato ai cuochi.

 

“Uno sforzo organizzativo – spiega l’ideatrice di Teatro del Gusto, AnnaMaria Punzo – per un lavoro comune di riflessione, di discussione su vino e cibo artigianale. Tre giorni per riflettere, ragionare, assaggiare, conoscere: le degustazioni si accompagneranno agli eventi, i sapori si accoppieranno alle parole. Immaginiamo il nostro festival come un vero simposio: una vetrina per i produttori, una scoperta continua per i visitatori. Vogliamo aprire uno spazio di innovazione e rete per i sapori naturali: dalla terra, dalle radici, al futuro. In questo senso, arrivare dopo Ischia nei Quartieri Spagnoli, riempie di ulteriori significati il nostro incontro con Napoli”.

 

 

 

Per ulteriori informazioni  


 

lunedì 11 marzo 2024

L'Italia della pizza a Tramonti. Prima edizione di "PizzAcademy" con i vini Doc Costa d'Amalfi




Spettacolare jam session di maestri pizzaioli venuti da tutta Italia a Tramonti, il paese della pizza, ospiti dell’Associazione Pizza Tramonti presieduta dal vicesindaco Vincenzo Savino. Sono stati loro i protagonisti della prima edizione di PizzAcademy, organizzata per divulgare la straordinaria storia dei pizzaioli tramontani che hanno coltivato l’arte della pizza in tutt’Italia e nel mondo, e per mettere a confronto le più mportanti scuole di pizza. La scuola dei pizzaioli tramontani ha incrociato così la scuola napoletana tradizionale, la napoletana contemporanea, la cilentana, la romana, la casertana, in un tripudio di sapori e di profumi. Sede dell’evento la storica pizzeria Al Valico di Chiunzi, dove davanti ad una platea di gastronomi e giornalisti specializzati si sono esibiti nell’ordine: Vittorio e Graziano Giordano, Fortunato Amatruda, Sasà Martucci,Carmine Nasti, Francesco Ferrara, Matteo Vari, Francesco Giordano, Giovanni Mandara, Pietro Manganelli,Alfonso Simeone, Errico Porzio, Antonio Vuolo, Raffaele Bonetta, Vincenzo Nese, Francesco Maiorano,Giuseppe Giordano, Antonio Erra, Raffaele Vitagliano, Giuseppe Imperato.

 


Le pizze proposte:

VITTORIO E GRAZIANO GIORDANO, Il Valico - Tramonti “Pizza Graziano”: Pizza a metro due gusti - Fave, pancetta, cipolle, pomodorini gialli, pomodorini rossi, provola e Fior di Latte/ Provola, Fior di Latte, rucola, finocchietto selvatico, scaglie di pecorino e limone grattugiato.

FORTUNATO AMATRUDA, Anima Romita - Crema “Pizza Tramonti Contemporanea, friarielli e sfusato amalfitano”: Fior di Latte “Caseificio Al Valico”, friarielli saltati aglio olio e peperoncino, marmellata di limone sfusato amalfitano “Agriturismo Il Tintore”, maionese di colatura di alici di Cetara DOP.

SASÀ MARTUCCI, I Masanielli - Caserta “Margherita Casertana”: Passata di pomodoro riccio, stracciatella, olio EVO “Sasà Azienda Olivicola Petrazzuoli”.

CARMINE NASTI, Da Nasti - Bergamo “Pala integrale - l’evoluzione”: Pala integrale speziata al finocchietto selvatico - Fior di Latte di Tramonti, pomodori secchi “Terra di Mezzo”, acciughe “Armatore”, marmellata di limoni canditi di Tramonti Costa d’Amalfi “Il Tintore”, olio EVO di Tramonti.

FRANCESCO FERRARA, Bella Napoli - Vigevano “Divina Peschiera”: Impasto farina 0, base Fior di Latte in cottura, in uscita scarola e olive saltate in padella con scaglie di tonno amalfitano, caciocavallo, pomodori secchi, basilico, olio EVO e zeste di sfusato amalfitano.

MATTEO VARI, Pala Romana - Formatore “Tramonti incontra Roma”: Pizza in pala romana ripiena di crema di zucca, provola affumicata, salsiccia nostrana. Impasto aromatizzato alla finocchiella, con 50% biga, 50% tipo 1 macinata a pietra, 75% di idratazione, 2% sale, 2,5% olio.

FRANCESCO GIORDANO, Serenella - Brescia “Sapori di Tramonti”: Impasto della tradizione con finocchietto, provola affumicata, scarola con olive e capperi “Terra di mezzo”, pomodori secchi “Terra di mezzo” e stoccafisso della nonna.

GIOVANNI MANDARA, Piccola Piedigrotta - Reggio Emilia “Le Ferriere”: Mozzarella, germogli di cipolla, cedro di Pucara, uva caramellata, acciughe, pepe bianco affinato con lo sfusato, impasto integrale e grani antichi con acqua di mare del Mediterraneo in aggiunta infusione di finocchietto selvatico senza aggiunta di sale, farina di canapa, farina di carruba.

PIETRO MANGANELLI, La Panoramica - Giungano “Pizza Cilentana”: L'impasto è preparato con acqua, mix di farine, sale, olio EVO e lievito naturale. Il condimento è preparato con pomodori, olio extravergine di oliva, basilico, origano, aglio e cacioricotta di capra di Giungano.

ALFONSO SIMEONE, Il Frescale - Tramonti “Pizza costiera”: Integrale con finocchietto, pomodorini del piennolo rosso e giallo, Fior di Latte e provola affumicata, filetti di acciughe, origano di montagna, noci, zest di limone, cialde di corallo al basilico e olio al basilico.

ERRICO PORZIO, Errico Porzio “Partenope”: Base di passata di datterino giallo e Fior di Latte, condita all’uscita con crema di piennolo rosso e formaggio al basilico.

ANTONIO VUOLO, Gran Morane - Modena “Le Contrade”: Impasto della tradizione di Tramonti, pomodoro rosso “Re Fiascone”, Fior di Latte Tramonti, capocollo tramontano, melanzane viola sott’olio piccanti.

RAFFAELE BONETTA, Pozzuoli - Napoli “Pizza in doppia cottura”: Impasto con lievito madre. Acciuga, Fior di Latte, burro mantecato, zest di limone.

VINCENZO NESE, ‘ Scugnizzo - Stradella “Provola e pepe del Principe”: Provola affumicata di Tramonti, mela annurca, lardo di Tramonti, pomodorino giallo, pepe macinato fresco, basilico, olio EVO.

FRANCESCO MAIORANO, San Francisco - Polvica “Nonna Argentina”: Pizza integrale fritta e asciugata al forno con pomodoro corbarino, scamorza affumicata e croccante di pancetta artigianale di Tramonti.

GIUSEPPE GIORDANO, Già Pizz’ino – Alessandria  Impasto con germe di grano, acqua San Bernardo, lievito, sale, olio EVO. Basilico, Grana Padano, pomodorino giallo con il pizzo “I Sapori di Corbara”, Fior di Latte, acciughe, pecorino dei Monti Lattari “Caseificio Aurora”, olio EVO, origano selvatico di Tramonti, pepe nero. Pizza cotta a Pizz’ino (metodo di cottura brevettato).

ANTONIO ERRA, Da Regina - Tramonti “Pizza Classica Integrale”: Vellutata di broccoli, Fior di Latte, salsiccia, stracciata di vaccino.

RAFFAELE VITAGLIANO, Pizzeria Roma - Novara “Gnocco all’amalfitana sulla pizza”: Sugo di pomodoro cotto a bassa temperatura, patate lesse al burro noisette, crema di mozzarella Fior di Latte, pesto di basilico, pomodorini ciliegino scottato, Parmigiano Reggiano grattugiato.

GIUSEPPE IMPERATO, Il Porticciolo - Maiori “Profumo dei Monti”: Base pizza classica con farine integrali, Fior di Latte di Tramonti, soppressata di suino nostrano, pomodorino corbarino giallo e rosso, caciocavallo vaccino stagionato, basilico e origano.

Il giornalista  Luciano Pignataro ha presentato la manifestazione, affiancato da una delegazione AISper sperimentare gli abbinamenti fra le varie pizze e i vini DOC Costa d’Amalfi delle aziende Apicella, Reale, Marisa Cuomo, San Francesco, Ida Giordano, Ettore Sammarco e Tagliaferro. La chiusura in dolcezza è stata affidatasono al maestro Sal De Riso, presidente dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani. 

La pizza di Tramonti  ha ottenuto nel 2010 la certificazione De.Co, la Denominazione Comunale di Origine) e della “Montiera Amalfitana”.

Ideatore e promotore del progetto, il presidente dell’Associazione Pizza Tramonti e vicesindaco del paese Vincenzo Savino ha dichiarato: “Dar vita ad una Accademia della Pizza che sapesse coinvolgere professionisti di vario tipo, da maestri pizzaioli di fama internazionale ad affermati critici gastronomici, giornalisti ed esperti è stato per noi un progetto in cui abbiamo fermamente creduto. Ritenevamo che fosse importante avere un momento di incontro e confronto fra le varie scuole di pizza, rappresentate da un’autorevole selezione dei più importanti pizzaioli italiani. Sono emersi interessanti spunti su cui riflettere e lavorare. Ci metteremo subito all’opera per la seconda edizione, che si terrà sempre a Tramonti nella primavera 2025.”

Info

+39 3207987979 - www.pizzatramonti.com - pizzaintramontes@gmail.com 








mercoledì 6 marzo 2024

Roma, Enoturismo 4.0, il più completo manuale sul turismo del vino italiano presentato a Roma

 

Scritto a quattro mani da Dario Stefàno e Donatella Cinelli Colombini con il contributo di: Le Donne del Vino, Movimento Turismo del Vino, Città del Vino, Nomisma Wine Monitor. In Italia il settore vede ancora piccole cantine con accoglienza familiare, la wine hospitality affidata alle donne, difficile trovare personale formato

 

 È stato presentato oggi a Palazzo Giustiniani, «Enoturismo 4.0 - Osservatorio Enoturismo: Evoluzione del digitale» (Agra Editrice pp. 211 €25,00), un focus sul settore enoturistico con particolare attenzione all'impatto delle tecnologie digitali. Sono intervenuti il ministro del Turismo Daniela Santanchè, l’onorevole Dario Stefàno, il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, il presidente dell’Oiv Luigi Moio (con un videomessaggio), l’autrice e imprenditrice vitivinicola Donatella Cinelli Colombini, la presidente Associazione Le Donne del Vino Daniela Mastroberardino, il presidente del Movimento Turismo del Vino Nicola D’Auria, il presidente dell'Associazione Città del Vino Angelo Radica, Denis Pantini, Responsabile Agrifood e Roberta Gabrielli, Head of Marketing e Business Processes di Nomisma-Wine Monitor. 

Il manuale è la più larga e documentata analisi delle destinazioni del vino italiane, cioè città e cantine, che sono state indagate da Nomisma Wine Monitor su un partecipato campione di 145 comuni e 265 imprese.

Oltre alla fotografia dell’evoluzione di un comparto che si sta consacrando strategico per tutto il turismo italiano vengono finalmente definite le categorie in cui raggruppare le cantine che già adesso registrano 15 milioni di accessi ogni anno e ricavano sul fronte enoturistico mediamente il 7% del loro business enoico:  piccola cantina con accoglienza familiare (39%), cantina con rilevanza storica, architettonica o artistica (14%), brand famoso/marchio storico (12%), cantina con rilevanza paesaggistica o naturalistica (11%), cantina organizzata per l’incoming (11%) e cantina dotata di offerta innovativa (11%).

Oltre ai dati statistici e al commento sulla fotografia delle dinamiche di settore, «Enoturismo 4.0» contiene degli affondi che vogliono rappresentare dei manuali d’uso per gli uffici turistici delle Città del Vino e per le cantine aperte al pubblico. Il focus, spiegato in queste sezioni da Donatella Cinelli Colombini, è sul significato e il funzionamento del wine club e sui vantaggi di un uso coordinato dei social network e della tecnologia per ampliare i follower che ne rappresentano il principale bacino di utenza, così come per l’e-commerce proprietario. Un set di preziose linee guida per chi desidera ampliare la propria visione di business da chi sperimenta sul campo le novità sulla wine hospitality.

Le dichiarazioni

Daniela Santanchè, Ministro del Turismo: «Dobbiamo aiutare il settore a costruire offerte turistiche sempre più diversificate perché ormai non parliamo più di turismo ma di turismi. E l’enoturismo è una forma di turismo che ci aiuta anche a destagionalizzare perché spesso le cantine sono collocate in luoghi meno conosciuti intorno ai quali si possono costruire percorsi turistici differenti. Serve quindi un’offerta di qualità supportata da percorsi di alta formazione. Lasciatemi poi aggiungere, proprio perché siamo a ridosso dell’8 marzo: questo settore dà lavoro a molte donne e le rende indipendenti economicamente e quindi più libere, e questo è un passo importante contro la violenza di genere».

Dario Stefàno, autore e docente universitario: «Questo libro continua a volere essere occasione non solo di verifica dell’evoluzione di un fenomeno legato in modo profondo a due asset strategici del nostro Paese, quali sono, appunto, il turismo e il vino; ma anche di pungolo e richiamo affinché legislatore e governo colgano e, possibilmente, anticipino input e tendenze che caratterizzano questa peculiare declinazione del turismo esperienziale».

Riccardo Cotarella, Presidente di Assoenologi: «L’Italia è il Paese più ricco al mondo di ricchezze naturali: biodiversità e trasversalità territoriale. Ogni campanile ha il suo vino, che rappresenta un simbolo e un bene. Il vino è cultura, storia, passione. È nato con l’uomo. Il problema dell’Italia è che non facciamo sistema e questo crea problemi di comunicazione sul vino a livello internazionale. L’enoturismo non è solo economia ma divulgazione: chi viene nelle nostre aziende, diventa un nostro ambasciatore in tutto il mondo».

Luigi Moio, Presidente dell'OIV: «L’enoturismo è un comparto strategico per tutti. L’Italia è un museo del vino a cielo aperto. Siamo un modello reale di diversità del vino, che è possibile comunicare e trasmettere agli appassionati solo accogliendoli nei luoghi. I suggerimenti che vengono dati in questo manuale servono per approfondire e per perfezionare l’accoglienza, oltre a costituire un ottimo strumento di studio».

Donatella Cinelli Colombini, autrice e imprenditrice vitivinicola: «La mia parte del libro contiene le “istruzioni per l’uso” delle novità emerse dalle indagini. Insegna, ad esempio, cosa sono i winery club e come mai in USA funzionano e da noi no, perché le cantine devono usare più tecnologia nel rapporto con i visitatori e smettere di proporre “esperienze del vino fotocopia”. La parte più nuova riguarda le donne del vino. È breve ma è la prima raccolta organica delle informazioni sul vino al femminile in Italia. Mostra due cose: che le donne delle aziende del vino sono le più vicine al tetto di cristallo e che la parità di genere si raggiunge procedendo in modo asimmetrico cioè presidiano le attività più congeniali alle donne. Infatti nelle cantine le donne sono minoritarie nel settore produttivo ma dominano, anche in termini di progressioni di carriera, il comparto più vicino ai consumatori cioè commerciale, enoturismo, comunicazione e marketing».

Daniela Mastroberardino, Presidente dell’Associazione Le Donne del Vino: «Da due anni, la nostra Associazione ha avviato una sperimentazione per introdurre il vino fra le materie di studio degli Istituti Turistici e Alberghieri di tutta Italia. Ora chiediamo che la materia vino entri a pieno titolo nella didattica italiana. Abbiamo coinvolto migliaia di studenti in tutte le regioni con la sola forza delle nostre associate: nel sogno di tutte noi c’è una nuova generazione di futuri responsabili delle sale dei ristoranti così come di futuri manager di uffici turistici, agenzie di viaggio o alberghi che conoscono le nozioni base sul vino e sui territori del vino. In un’Italia dove l’agroalimentare è sempre più importante per il turismo non è possibile continuare a insegnare solo arte, territori e geografia turistica ai futuri manager dell’incoming».

Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino: «La collaborazione tra il Movimento Turismo del Vino e l'Osservatorio ha evidenziato il ruolo cruciale dell'enoturismo in Italia, sia sotto il profilo economico che culturale. Questo approfondimento ha rivelato come l'accoglienza, intesa come offerta di un'esperienza immersiva legata al vino e al territorio, sia fondamentale per il successo dell'enoturismo. La partecipazione del Movimento, che opera da una posizione privilegiata con un contatto diretto e quotidiano con l’enoturista, ha quindi evidenziato l'importanza di valorizzare il vino e il territorio attraverso un turismo sostenibile e responsabile, ponendo enfasi sulla qualità dell'esperienza offerta ai visitatori in cantina».

Angelo Radica, Presidente dell'Associazione Città del Vino: «Enoturismo 4.0 rappresenta un manuale quanto mai utile per tutti i comuni del vino italiano. In linea con i dati raccolti nelle precedenti diciotto edizioni dell’Osservatorio, si evidenzia come far parte dell’associazione nazionale Città del Vino, con oltre 500 comuni in tutta Italia, abbia un valore aggiunto concreto in termini di opportunità nell’enoturismo con importanti ricadute nel territorio. Per i 145 sindaci intervistati essere Città del Vino significa promuovere e valorizzare al meglio il vino e la sua cultura, essere all’interno di una rete, di un progetto condiviso per poter creare strategie di marketing turistico».

Denis Pantini, Responsabile Agrifood e Roberta Gabrielli, Head of Marketing e Business Processes di Nomisma-Wine Monitor: «Le cantine, anche quelle di più piccole dimensioni, hanno accelerato negli ultimi anni il percorso di ampliamento di esperienze enoturistiche offerte, spaziando su dimensioni trasversali, dalla ristorazione alla ricettività, mettendo al centro la natura e il benessere. Lo spirito imprenditoriale, da sempre legato al vino, è così stato messo al servizio dei desiderata degli enoturisti. La soddisfazione di questi ultimi non può prescindere dall’esperienza complessiva vissuta sul territorio e in cantina, ed è proprio questa considerazione che ancora più che in passato pone al centro il ruolo della formazione sull’enoturismo. Il percorso da seguire è delineato, la sfida per le associazioni, le amministrazioni coinvolte e le cantine - in primis - è accrescere lo sviluppo di competenze, da quelle tecniche a quelle relazionali e di customer care; il fine, avere un enoturista che sceglie di tornare e di consigliare l’esperienza vissuta».

 

Apre il laboratorio di cioccolateria artigianale all'interno del carcere femminile di Pozzuoli

 




Partita dalla produzione di caffè la cooperativa Lazzarelle inaugura il laboratorio di cioccolateria all’interno del carcere femminile di Pozzuoli (Na).
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martedì 5 marzo 2024

50 Top Pizza Asia - Pacific 2024 The Pizza Bar on 38th a Tokyo si conferma la migliore pizzeria dell'area Asia - Pacifico


50 Top Pizza Asia - Pacific 2024 The Pizza Bar on 38th a Tokyo si conferma la migliore pizzeria dell'area Asia - Pacifico. In seconda posizione Crosta Pizzeria a Makati, nelle Filippine. Terzo posto per RistoPizza a Tokyo.

Il pizzaiolo dell’anno è Yuichi Ito, di Crosta Pizzeria, nelle Filippine. 

La Pizza dell’Anno è la Provola e Pepe di Fiata by Salvatore Fiata a Hong Kong.

A Fresca, nella Valle del Giordano, va il premio One to Watch Pacific 2024. Si tratta della pizzeria più piccola del mondo, con solo 8 posti, guidata da Daniele Cason, executive chef del Mandarin Oriental Tokyo. Nel corso della cerimonia di premiazione, presentata da Imma Romano e svoltasi presso l‘Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, in Giappone, 50 Top Pizza, la più influente guida di settore del mondo pizza, ha svelato la classifica delle 50 migliori pizzerie dell’area Asia-Pacifico per il 2024.

Al secondo posto si posiziona Crosta Pizzeria, a Makati, nelle Filippine, guidata da Yuichi Ito, che si aggiudica anche il premio speciale Pizza Maker of the Year 2024 – Ferrarelle Award. A completare il podio, RistoPizza a Tokyo, la nuova apertura di Giuseppe Errichiello.

Al quarto posto Fiata by Salvatore Fiata a Hong Kong, che si è aggiudicata anche il premio Pizza of the Year 2024 – Latteria Sorrentina Award, con la sua Provola e Pepe; ad occupare il quinto posto, ex aequo, Al Taglio, di Silvio Groppelli a Sydney, e 48h Pizza e Gnocchi Bar di Michele Circhirillo e Fabio Biscaldi, a Melbourne. Quest’ultima si è aggiudicata anche il premio Best Beer Service 2024 – Peroni Nastro Azzurro Award; per la sesta posizione ci spostiamo a Auckland, in Nuova Zelanda, con Dante's Pizzeria Napoletana, guidata da Enis Baçova; la settima posizione va a Massilia a Bangkok, in Thailandia, guidata da Luca Appino e Michele Fernando, che si è aggiudicato anche il premio speciale Best Fried Food 2024 - Il Fritturista - Oleificio Zucchi Award; ancora in Giappone per l’ottava posizione, che va a Pizzeria Braceria CESARI!! a Nagoya, di Pasquale Makishima, a cui è andato anche il premio Best Dessert List 2024 – Cremoso - La Dispensa Award; nona posizione per Bottega, dei fratelli Paolo e Daniele Salvo a Pechino, in Cina; chiude la top ten Pizzeria Mazzie a Bangkok, in Thailandia, dell’americano Jon Spearman.

Il premio speciale Performance of the Year 2024 – Robo Award è andato a Spacca Napoli a Seoul in Corea del Sud, guidata da Giulio Lee, che occupa anche l’undicesima posizione; il premio Best Pasta Proposal 2024 – Pastificio Di Martino Award è andato alla pizzeria a mano di Makati, nelle Filippine, di Amado Forés, che occupa la dodicesima posizione; Il premio New Entry of the Year 2024 – Solania Award è andato a Le Parùle Baku a Baku, in Azerbaigian, guidata da Giuseppe Pignalosa; infine, il premio One to Watch 2024 - Monte Bussan Award, è stato assegnato a Fresca di Yoni Avraham, nella Valle del Giordano, in Israele. Il Green Oven 2024 – Goeldlin, riconoscimento che viene assegnato alle pizzerie con una forte attenzione alle pratiche di sostenibilità ambientale, è andato ad Al Taglio a Sydney, in Australia.

Consegnato anche il riconoscimento Pizza Community 2024 – Stefano Ferrara Forni alle dieci pizzerie di Australia e Nuova Zelanda che, nel mese di settembre 2023, hanno dato vita a 50 Top September Pizza Extravaganza, un festival che ha messo in evidenza il senso di comunità a cui 50 Top Pizza è particolarmente legato: Al Taglio a Sydney, Shop225 a Melbourne, Lil Franky Pizzeria a Sydney, Maestro Sourdough Pizza a Perth, Il Caminetto a Melbourne, Pizzeria a Melbourne, Gigi’s a Sydney, Queen Margherita of Savoy a Sydney, Dante’s Pizzeria Napoletana a Auckland,48h Pizza e Gnocchi Bar a Melbourne.

Sono 17 i diversi Paesi che rappresentano l’area Asia-Pacifico. Il paese più rappresentato è il Giappone con 13 indirizzi, seguito dall’Australia con 10 e la Thailandia con 5. Prima volta per Azerbaigian e Vietnam, ciascuno presente con una pizzeria. Tokyo si conferma la capitale della pizza di qualità nell’area Asia-Pacifico con 9 pizzerie presenti in guida.

E’ un grande onore per noi essere accolti con tanto calore a Tokyo” sottolineano i curatori Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere. “Ringraziamo l’Ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Benedetti, e tutto lo staff dell’Ambasciata. Riconoscenza va anche alla professoressa Silvana De Maio - direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo - e a tutto lo staff dell’Istituto. Siamo inoltre onorati della presenza del Ministro Francesco Lollobrigida che ha salutato i migliori pizzaioli dell’Asia-Pacifico giunti a Tokyo per l’evento. La preziosa ospitalità delle istituzioni italiane in Giappone ci ha fatto sentire a casa, comprendendo la grande importanza che ha la pizza per l’agroalimentare italiano di qualità. Una guida, quella dell’Asia-Pacifico 2024 arrivata alla sua terza edizione, che ci regala sempre tanti spunti e che vede una qualità complessiva in grande aumento. Infatti, per il prossimo anno la guida sarà  ancora più completa, con almeno cento pizzerie presenti.”

Le prime 13 posizioni della classifica 50 Top Pizza Asia - Pacific 2024 entrano di diritto nelle 100 Migliori Pizzerie al Mondo, che si ritroveranno al Teatro Mercadante di Napoli il 10 Settembre. Il prossimo appuntamento con 50 Top Pizza è fissato al 17 aprile, in diretta da Rio de Janeiro, per scoprire, per la prima volta, quali saranno le migliori pizzerie dell’America Latina per il 2024.

 La Classifica Completa di 50 Top Pizza Asia - Pacific 2024

1 The Pizza Bar on 38th – Tokyo, Giappone

2 Crosta Pizzeria – Makati, Filippine

3 RistoPizza – Tokyo, Giappone

4 Fiata by Salvatore Fiata - Hong Kong, Cina

5 48h Pizza e Gnocchi Bar – Melbourne, Australia

5 Al Taglio – Sydney, Australia

6 Dante's Pizzeria Napoletana – Auckland, Nuova Zelanda

7 Massilia – Bangkok, Thailandia

8 Pizzeria Braceria CESARI!! – Nagoya, Giappone

9 Bottega – Pechino, Cina

10 Pizzeria Mazzie – Bangkok, Thailandia

11 Spacca Napoli – Seoul, Corea del Sud

12 a mano – Makati, Filippine

13 Da Susy – Gurugram, India

14 Pizza Strada – Tokyo, Giappone

15 La Bottega Enoteca – Singapore, Singapore

16 Il Caffè - Dubai, Emirati Arabi Uniti

17 BACI - Hong Kong, Cina

18 PST - Pizza Studio Tamaki – Tokyo, Giappone

19 Pizzeria da Tigre – Osaka, Giappone

20 Le Parùle Baku – Baku, Azerbaigian

21 L’OLIVA – Bangkok, Thailandia

22 Andrea Style – Taipei, Taiwan

23 Queen Margherita of Savoy – Sydney, Australia

24 Little Napoli - Hong Kong, Cina

25 MASSIMOTTAVIO – Tokyo, Giappone

26 Pizzeria Peppe – Napoli sta’ ca” – Tokyo, Giappone

27 Lil Franky Pizzeria – Sydney, Australia

28 INSIEME – Tokyo, Giappone

29 La Tripletta – Tokyo, Giappone

30 Gigi's – Sydney, Australia

31 Il Caminetto – Melbourne, Australia

32 Shop225 – Melbourne, Australia

33  Pizzeria – Melbourne, Australia

34 Five Olives – Phuket, Thailandia

35 Pizzeria e trattoria da ISA – Tokyo, Giappone

36 Pizzeria da CIRO – Kyoto, Giappone

37 Fresca - Valle del Giordano, Israele

38 Marni – Phuket, Thailandia

39 La Piedra – Gerusalemme, Israele

40 Pizzeria Cavalese – Giacarta, Indonesia

41 Lilian – Auckland, Nuova Zelanda

42 Beintema's – Bandung, Indonesia

43 Maestro Sourdough Pizza – Perth, Australia

44 Leo’s - Nuova Delhi, India

45 SOLO Pizza Napulitana - Kuwait City, Kuwait

46 Proof Pizza and Wine - Kuala Lumpur, Malesia

47 Wild Flour Italian – Taguig, Filippine

48 Margherí - Ho Chi Minh, Vietnam

49 A16 – Yokohama, Giappone

50 Top Pizza  - info@50toppizza.com


martedì 27 febbraio 2024

Vietri sul Mare 9 aprile, 100 chef per una sera. L'Unione Ristoranti del Buon Ricordo compie 60 anni

 



 L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, la prima associazione di ristoratori nata in Italia, compie 60 anni. Fu infatti fondata nel 1964 per salvaguardare e valorizzare le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane, che allora correvano il rischio di perdersi sotto la spinta dell’omologazione del gusto e la moda della cosiddetta cucina internazionale.

Un traguardo importante che sarà festeggiato a Vietri sul Mare in Costiera Amalfitana, dove ha sede anche la storica Ceramica Solimene, che fin dal 1964 produce i famosi piatti del Buon Ricordo che raffigurano la pietanza simbolo di ciascun locale e vengono donati come “Buon Ricordo”, appunto, di un’indimenticabile esperienza culinaria.

 Per celebrare la ricorrenza, martedì 9 aprile l’associazione organizzerà alla Marina di Vietri una grande cena, così come fece a Parma il 9 settembre 2014 in occasione del 50°compleanno. Saranno messe a tavola fino ad un migliaio di persone con una finalità assolutamente benefica: il ricavato (tolte le spese vive) sarà devoluto a due associazioni del territorio (L’Abbraccio OdV e OPEN – Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma Onlus) e gli Chef e i ristoratori presteranno la loro opera gratuitamente.

Come è nella tradizione del Buon Ricordo, a tutti i commensali sarà donato un piatto speciale appositamente realizzato, decorato a mano dalla Ceramica Artistica Solimene in edizione datata e numerata, e distribuito solo in occasione della serata.


 “Siamo davvero molto felici ed emozionati – hanno detto il presidente Cesare Carbone e il Segretario generale Luciano Spigaroli - Dopo un lungo anno di lavoro siamo finalmente arrivati alla presentazione del nostro progetto che può apparire folle ma che, anche vista l’esperienza del 2014 a Parma in occasione del 50°, testimonia che a noi del Buon Ricordo le cose banali non piacciono. Il prossimo 9 aprile saremo a Vietri per tre motivi: festeggiare le nostre nozze di diamante con la cucina della tradizione italiana, ringraziare Vietri per le splendide ceramiche che da 60 anni sono i nostri “Piatti del Buon Ricordo”, destinare donazioni il più possibile importanti a due associazioni che si occupano di chi è meno fortunato. Per questo tutti i nostri colleghi convergeranno in costiera a loro spese e lavoreranno senza percepire neppure un minimo rimborso. Vogliamo infine cogliere l’occasione per ringraziare Comune, Provincia e Regione per la disponibilità e collaborazione offerteci. Un ringraziamento particolare a tutti i colleghi della Costiera che saranno di fianco a noi in questa avventura.” Saranno oltre mille gli ospiti della serata finale.

I dettagli dell’evento

Si inizia alle 18.00 con gli accrediti, a cui seguirà una ricca degustazione di prodotti regionali a cura degli associati Buon Ricordo, che si uniranno regionalmente per dare visibilità alla propria cucina territoriale:la sede sarà l’elegante Corso Umberto I, con le varie postazioni regionali allestite nei pressi delle attività commerciali, sfruttando anche i bellissimi androni che si trovano lungo la strada.

 La Cena di gala, allestita sullo scenografico Lungomare di Vietri e protetta da una tensostruttura trasparente di 1.000 mq, prenderà il via alle ore 20,00 e sarà preparata da 100 chef del Buon Ricordo (che contribuiranno in vario modo alla realizzazione di un menu esemplare, capace di evocare la più rappresentativa tipicità della cucina italiana) in sinergia con l’Associazione Ristoratori di Vietri.

Il menù risponderà a una cucina di territorio nazionale.  La cena sarà abbinata a Franciacorta Docg.

Il dolce sarà realizzato dall’Accademia maestri del lievito madre e del panettone italiano, espressione più alta della pasticceria italiana. La conclusione della serata, con caffetteria e alta pasticceria vietrese, avrà come cornice la splendida Terrazza della Rosa dei Venti.

 Solo su prenotazione (fino ad esaurimento posti) la cena sarà riservata ad un massimo di 1.000 persone. Il menù sarà visibile su www.buonricordo.com. I biglietti sono in vendita su Vivaticket al costo di 120,00 € + diritti di prevendita.

 Curiosità: in quei giorni, la Ceramica Solimene darà vita ad una vendita straordinaria, autorizzata, dei piatti del Buon Ricordo che riposano da anni nei suoi magazzini.

 

Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo

Tel. 0521 706514 - www.buonricordo.com - info@buonricordo.com

 L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo è stata la prima associazione fra ristoratori nata in Italia ed è ancora oggi la più diffusa e conosciuta. 60 anni d’età, 112 insegne, di cui 11 all’estero: dal 1964 l’URBR salvaguarda e valorizza le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane, accomunando sotto l’egida della cucina del territorio ristoranti e trattorie di campagna e di città, dal Nord al Sud. A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait d’union, è oggi come un tempo il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare dove è effigiata la specialità del locale, che viene donato agli ospiti in memoria di una piacevole esperienza gastronomica da ricordare. Nel loro insieme, i locali associati rappresentano, con la varietà straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana.

Contatti

 Ufficio Stampa Unione Ristoranti del Buon Ricordo

Agorà - tel. +39 0481 62385 - www.studio-agora.it - agora@studio-agora.it  

 Ufficio Stampa Comune di Vietri sul Mare

Andrea Pellegrino

andpellegrino@hotmail.it

cell. 340 069 8165

 Ufficio Stampa Distretto Turistico Costa d’Amalfi

Susy Pepe

comunicazione@distrettocostadamalfi.it

cell. 3284552799