Andrea D'Ambra (foto by E.Rando) |
le vigne a Ischia |
E’
di poche ore la notizia dell’elezione di Andrea D’Ambra, enologo, studioso e
titolare della storica "Casa D’Ambra dal 1880", a presidente del nuovo consorzio
allargato della vini-viticoltura della provincia di Napoli con le doc Ischia (
tra le più antiche denominazioni d’Italia), Campi Flegrei e Capri, "Consorzio di Tutela campi Flegrei Ischia e Capri." La percentuale dei voti ha sfiora l’unanimità,
nell’ assemblea riunitasi ieri 27 febbraio presso le cantine Babbo a Bacoli
(Na). Ischia e i Campi Flegrei sono la culla della viticoltura mediterranea e mondiale.“
Nasce finalmente – ha dichiarato
Andrea D’Ambra, intervistato al telefono – una solida e nuova realtà che
accomuna territori omogenei per caratteristiche, problematiche, capacità
produttiva, parcellizzazione dei vigneti e molti altri aspetti. Il territorio
dell’ Isola verde entra nel Consorzio
con oltre 300 viticoltori e cinque
cantine: D’Ambra, Pietratorcia, Agricola Tommasone, Agricola San Domenico e
Punta Chiarito.
A Capri la viticoltura è in netta ripresa, prosegue D’Ambra,
con voglia di crescere per tornare agli splendori di un tempo e valenti vignaioli
imprenditori che si sono messi in gioco. I Campi Flegrei, la doc
rappresentativa dei vini di Napoli, entrano con il Consorzio di Tutela già
presieduto da Michele Farro e titolare
dell’omonima cantina – nominato Vice Presidente pro-tempore, entrano con oltre
100 viticoltori e una quarantina di aziende espressione fortemente territoriale
del bacino vulcanico che si estende dalle colline metropolitane fino ai comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, etc.Michele Farro |
I suoli di matrice vulcanica sono il nostro
marcatore comune che fa la differenza nel bicchiere. Tengo a sottolineare l’importanza storica
della nascita di un forte soggetto nel panorama domestico e spero – presto anche
internazionale, grazie alla qualità dei vini e delle uve prodotte dai soci. In un
momento difficile per l’Isola d’Ischia che ha visto un andamento altalenante
per l’annata 2014 con vini che quest’anno si presenteranno senz’altro più “aspri”
e che avranno bisogno di tempi d’imbottigliamento e riposo senz’altro più
lunghi”, la nascita di una voce comune con la significativa partecipazione di
quasi 500 viticoltori, è un segnale importante per dare sprint al processo di rinnovamento,
nel solco della tradizione vinicola dei territori, del comparto, che da ora in
poi, non potrà più essere sottovalutato e dovrà essere ascoltato nelle sedi
istituzionali e partecipare alle manifestazioni più significative tenendo bene
in mente che al centro dell’interesse del nuovo consorzio c’è la volontà di
supportare e risolvere le problematiche e le criticità viticole comuni ai due
territori.
antiche vigne nel cuore dei Campi Flegrei |
i controlli sono stati per tre anni affidati all’Ismecert che si sta
muovendo per tempo rispetto a prelievi,autorizzazioni etc. Da sempre, le vigne
e coloro che con fatica le coltivano sono il fulcro della nostra identità, l’arma
che ci consente di comunicare e competere, distinguendoci per le uniche e non replicabili caratteristiche dei nostri terreni”.
La matrice vulcanica in Campania accomuna anche altri significativi territori come quello della Doc Vesuvio che, - ci auguriamo, possa presto accomunarsi al nuovo progetto del nascente consorzio, conferendo così nuovi impulsi, unità e identità comune alla viticoltura campana.
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