La genovese è quel piatto erede dei ragù bianchi a base di carne della cucina dei monzu'.
Si chiama genovese ma è napoletana.
Dopo la pizza alla genovese di Acunzo al Vomero, la Caffettiera a Piazza dei Martiri lancia un timballo di bucatini alla genovese. Con 4 euro stacchi il biglietto del Paradiso e chi s’è visto s’è visto.
Adoro la Caffettiera per i timballi, i sartù, i gattò, i dolci di grande qualità. La adoro per la simpatia di Guglielmo, vittima di un abuso di potere che, nella città degli abusi, dei parcheggi gestiti dalla camorra, ha dovuto togliere per oltre un anno la seduta esterna perché non era a posto con l’ultima delle 14515 autorizzazioni necessarie a detta del Comune.
Perché la vera essenza del potere è quella di essere non decifrabile logicamente dal senso comune, ma di esercitare il capriccio come regola e la corruzione come fine.
Perché la genovese è più forte di queste incazzature, e quando sono nervoso lascio il giornale, faccio 400 metri e mi becco questa felicità.
A voi la ricetta.
La genovese è quel piatto che mangi dopo aver mangiato perché è troppo buono.
La genovese è quel piatto erede dei ragù bianchi a base di carne della cucina dei monzu'.
Si chiama genovese ma è napoletana.
Dopo la pizza alla genovese di Acunzo al Vomero, la Caffettiera a Piazza dei Martiri lancia un timballo di bucatini alla genovese. Con 4 euro stacchi il biglietto del Paradiso e chi s’è visto s’è visto.
Adoro la Caffettiera per i timballi, i sartù, i gattò, i dolci di grande qualità. La adoro per la simpatia di Guglielmo, vittima di un abuso di potere che, nella città degli abusi, dei parcheggi gestiti dalla camorra, ha dovuto togliere per oltre un anno la seduta esterna perché non era a posto con l’ultima delle 14515 autorizzazioni necessarie a detta del Comune.
Perché la vera essenza del potere è quella di essere non decifrabile logicamente dal senso comune, ma di esercitare il capriccio come regola e la corruzione come fine.
Perché la genovese è più forte di queste incazzature, e quando sono nervoso lascio il giornale, faccio 400 metri e mi becco questa felicità.
A voi la ricetta.
Timballo di bucatini alla genovese
Ingredienti per 4 persone
- 320 gr di bucatini
- 200 gr di carne di maiale (spalla anteriore o stinco)
- Olio evo q.b.
- 60 gr di prosciutto cotto o speck a fette
- 30 gr di carote
- 30 gr di sedano
- 400 gr. di cipolle
- 4 pomodorini datterini
- vino bianco secco q.b.
- Parmigiano reggiano stagionato 18 mesi grattugiato q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- 320 gr di bucatini
- 200 gr di carne di maiale (spalla anteriore o stinco)
- Olio evo q.b.
- 60 gr di prosciutto cotto o speck a fette
- 30 gr di carote
- 30 gr di sedano
- 400 gr. di cipolle
- 4 pomodorini datterini
- vino bianco secco q.b.
- Parmigiano reggiano stagionato 18 mesi grattugiato q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Preparazione
Preparate gli ingredienti per il soffritto tritando finemente carote e sedano e affettando le cipolle.
In un tegame unite l’olio ed il trito di sedano e carote, aggiungendo poi le cipolle, i pomodorini ed infine la carne.
Sfumate con il vino bianco, salate e pepate. Coprite e fate cuocere lentamente per almeno 2 ore.
Per regolarvi sulla giusta cottura considerate che il colore delle cipolle deve essere marrone ambrato e la carne morbida.
A questo punto togliete il coperchio e fate restringere il sugo così ottenuto; lessate quindi i bucatini, scolateli e amalgamate con il sugo ed il parmigiano.
A parte imburrate 4 stampini monoporzione, foderandoli con le fette di prosciutto cotto o se preferite con lo speck.
Riempite gli stampini così foderati con i bucatini e passate in forno già caldo (180°) per 8/10 minuti.
Sformate e servite caldo.
Preparate gli ingredienti per il soffritto tritando finemente carote e sedano e affettando le cipolle.
In un tegame unite l’olio ed il trito di sedano e carote, aggiungendo poi le cipolle, i pomodorini ed infine la carne.
Sfumate con il vino bianco, salate e pepate. Coprite e fate cuocere lentamente per almeno 2 ore.
Per regolarvi sulla giusta cottura considerate che il colore delle cipolle deve essere marrone ambrato e la carne morbida.
A questo punto togliete il coperchio e fate restringere il sugo così ottenuto; lessate quindi i bucatini, scolateli e amalgamate con il sugo ed il parmigiano.
A parte imburrate 4 stampini monoporzione, foderandoli con le fette di prosciutto cotto o se preferite con lo speck.
Riempite gli stampini così foderati con i bucatini e passate in forno già caldo (180°) per 8/10 minuti.
Sformate e servite caldo.
In un tegame unite l’olio ed il trito di sedano e carote, aggiungendo poi le cipolle, i pomodorini ed infine la carne.
Sfumate con il vino bianco, salate e pepate. Coprite e fate cuocere lentamente per almeno 2 ore.
Per regolarvi sulla giusta cottura considerate che il colore delle cipolle deve essere marrone ambrato e la carne morbida.
A questo punto togliete il coperchio e fate restringere il sugo così ottenuto; lessate quindi i bucatini, scolateli e amalgamate con il sugo ed il parmigiano.
A parte imburrate 4 stampini monoporzione, foderandoli con le fette di prosciutto cotto o se preferite con lo speck.
Riempite gli stampini così foderati con i bucatini e passate in forno già caldo (180°) per 8/10 minuti.
Sformate e servite caldo.
Nessun commento:
Posta un commento