GIOVANI AGRICOLTORI: LE RISORSE CI SONO,
IL FUTURO SI GIOCA IN CASA
Buone nuove
per i giovani, compresi per quelli che si cimentano ex novo in attività
agricole: la PAC 2014-2020 offrirà più
contributi e agevolazioni - Innovazione, aggregazione e imprendorialità
giovanile saranno le parole d'ordine del nuovo Piano di Sviluppo Rurale secondo
Gabriele Pagliardini, dirigente dell’Autorità di gestione PSR Puglia 2007-2013.
Ampia
affluenza di giovani agricoltori ad Agrilevante nel convegno e la tavola
rotonda “Giovani agricoltori, fare impresa con la nuova PAC”, organizzati da
Edizioni L’Informatore Agrario in collaborazione con la Regione Puglia e con
Federunacoma. Al centro del dibattito le agevolazioni previste dalla PAC
2014-2020 per i giovani under 40 interessati a condurre un'attività agricola.
“La Puglia
continuerà a investire sui giovani, non solo su quelli che hanno ereditato
un'attività agricola dalla famiglia ma anche su coloro che fanno
dell'agricoltura una professione su cui investire ex novo e a dare continuità a
coloro che si sono insediati sul territorio con attività agricole - ha detto Gabriele Pagliardini, Dirigente
dell’Autorità di gestione PSR Puglia 2007-2013. Negli ultimi 3 anni, grazie
alla PAC, in Puglia si sono insediati 2.000 giovani, per il 90% rappresentati
da ditte individuali e per il 40% costituiti da donne ”. Innovazione,
aggregazione e imprendorialità giovanile saranno le parole d'ordine del nuovo
Piano di Sviluppo Rurale, si punta a costituire una Banca della terra con
terreni demaniali messi a disposizione dei giovani tramite sistemi di
incentivazione. Una misura caldeggiata anche dal prof Francesco Contò,
professore ordinario di Economia Agraria all'Università di Foggia: “Il
tasso di inflazione ha portato a considerare la terra come bene di rifugio più
che di produzione. Dobbiamo aiutare i giovani che si mettono in gioco
investendo e vedendo nuove opportunità di reddito in agricoltura e operare un
cambiamento culturale per valorizzare questa attività”. “Non
dimentichiamo che in base al rapporto Unioncamere su giovani, impresa e lavoro,
oggi i giovani animano circa 59.000 realtà imprenditoriali, pari al 7,2% del
settore - ha ricordato Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore
Agrario insieme a Giorgio Vincenzi,
direttore responsabile di Vita in Campagna. E anche se per l’economia nazionale l’agricoltura svolge solo un
ruolo residuale, la distribuzione per settore di attività economica attribuisce
proprio all’agricoltura una quota dell’8% delle vere nuove imprese giovanili,
contro il 6% dell’industria.”
“Per
quanto i fondi a disposizione siano stati sinora limitati al 2%, di fatto la
nuova PAC in arrivo a Bruxelles riserva comunque una attenzione particolare ai
giovani - ha detto Felice Adinolfi, ordinario
di economia ed estimo rurale all’Università Alma Mater di Bologna in un
dettagliato intervento. Il secondo pilastro prevede infatti un sistema di
pagamenti diretti che permetterà loro godere di maggiori contributi
finanziari”. In questo contesto vanno considerati i fondi messi a
disposizione da ISMEA: “Offriamo finanziamenti agevolati per acquistare la
terra e contributi per attuare piani di investimenti innovativi” ha
dichiarato Giorgio Venceslai, responsabile
SGFA - Società di Gestione Fondi per l'Agroalimentare – Ismea.
Ampio
il dibattito alla rotonda che ha visto anche la partecipazione di Raffaele
Maria Maiorano, presidente Anga, Maria Serena Minunni, presidente
giovani Coldiretti Puglia e Vincenzo Netti, presidente Agia – Cia
Puglia. Da Alberto Ancora, Country manager Crop Protection Italy, Basf,
un incoraggiamento: “L'Italia vanta un'agricoltura che eccelle per
professonalità e tecnologie in Europa. I prodotti sono qualitativamente unici,
tant'è che ci copiano sfruttando l'Italian sounding. Il nostro futuro si
giocherà sulla capacità di fare aggregazione e sul marketing”.
o
Nessun commento:
Posta un commento