alcuni protagonisti di Identità Expo 2015 da dx Pino Cuttaia, Pietro Leeman, e la "testolina rosa" Cristina Bowerman |
Sei mesi da "sbornia gastronomica" al temporary restaurant allestito negli
spazi di Identità Expo
S.Pellegrino dove molte delle stelle più
brillanti del firmamento gastronomico mondiale si esibiranno ai fornelli per un’iniziativa irripetibile,
ardita, per illuminare d'immenso l'alta cucina italiana lanciandola nella
dimensione internazionale che le compete.
Semplice la
formula. Negli eleganti spazi firmati da nomi illustri del design italiano (il
progetto d’arredo è a cura di Giulio Cappellini, le luci sono state
studiate da Davide Groppi, l’arredo degli spazi esterni è
stato affidato a Roda e
a Emanule Bortolotti AG&P,
le cucine professionali sono Marrone mentre
lo spazio cooking show è stato disegnato da Valcucine) ogni giorno a pranzo e cena sarà possibile gustare i
piatti creati dai più celebri chef italiani e da una selezione straordinaria di
grandi cuochi in arrivo da tutto il globo.
L’esordio è
affidato a quello che è oggi l’emblema stesso dell’alta cucina italiana: da
giovedì primo maggio a domenica 3 maggio i 150 coperti di Identità Expo S.Pellegrino saranno
presi d’assalto per onorare il numero uno in Italia e numero tre al mondo,
secondo la classifica The World's 50 Best Restaurants, Massimo Bottura patron dell’Osteria
Francescana di Modena. Dopo la partenza a mille, si continua con un
ricco palinsesto che vedrà impegnati nell’arco di 6 mesi - da mercoledì a
domenica, sia di giorno che di sera (due turni a pranzo e altrettanti a cena,
12,30-15,30 e 19,30-22,30) - 26 firme importanti della ristorazione a cui vanno
aggiunti altrettanti chef internazionali invitati la domenica per le
performance a 4 mani.
Già definiti
i nomi per i primi mesi di questa sezione “Italian & International Best Chefs”, dunque 26 star per 26
settimane, partendo il mercoledì per arrivare alla domenica: dal 6 al 10 maggio
è atteso un cuoco che onora l’illustre tradizione del quale è erede, Ugo Alciati, di Guido
Ristorante di Serralunga d’Alba, che già a 9 anni “giocava” con mamma Lidia ai fornelli del mitico
locale di famiglia, una pietra miliare e a suo modo rivoluzionaria nella storia
della tavola italiana moderna. Poi si scende in Toscana, per accogliere un
principe dei fornelli fiorentini, Marco
Stabile dell’Ora d’Aria, capace di reinterpretare mirabilmente la
tipicità di una delle città italiane più fascinose. Da mercoledì 20 maggio fino
a domenica 24 ci si coccola invece col grande Friuli di Emanuele Scarello del ristorante Agli
Amici di Udine. Il mese si chiude con un ospite straniero di gran qualità: si
tratta dello sloveno Tomaž Kavčič,
che nel suo Pri Lojzetu di villa Zemono a Vipavska (Vipacco), una
trenina di km da Gorizia, trova arditi ma riuscitissimi equilibri tra Est e
Ovest, onde ed entroterra, tradizione e creatività.
Giugno
propone un trittico delle meraviglie: dal 3 al 7 si va al mare con uno dei
maggiori interpreti del pescato, Moreno
Cedroni della Madonnina del Pescatore di
Senigallia. Dal 10 al 14 è il turno di Davide Oldani del D’O di Cornaredo che con la sua cucina pop ha
rinnovato i parametri della tavola creativa. Che dire di Pino Cuttaia a Identità Expo S. Pellegrino dal
17 al 21 giugno? I suoi piatti affondano le radici nella Sicilia del gusto,
trasportandola nel futuro.
Chiude il mese il peruviano Diego Muñoz, ossia uno chef capace di prendere sulle proprie spalle l’enorme eredità di Gastón Acurio (che ha confermato la sua partecipazione a Identità Expo S.Pellegrino) e di succedergli alla guida della proposta gastronomica dell’Astrid y Gastón di Lima.
Chiude il mese il peruviano Diego Muñoz, ossia uno chef capace di prendere sulle proprie spalle l’enorme eredità di Gastón Acurio (che ha confermato la sua partecipazione a Identità Expo S.Pellegrino) e di succedergli alla guida della proposta gastronomica dell’Astrid y Gastón di Lima.
Quanto a
luglio, solo qualche anticipazione d’assoluta eccellenza: si partirà con Francesco Apreda, napoletano, classe
1974 e cucina di gran classe all’Imàgo dell’hotel Hassler a Roma, un
grande luogo del bello in Italia. Poi Rodrigo Oliveira del Mocotò di San Paolo del
Brasile, uno dei massimi interpreti di quella cucina sudamericana che si sta
sempre più imponendo come nuova stella polare dell’orizzonte gastronomico
mondiale; Davide Scabin del Combal.Zero di
Rivoli, forse il più istrionico, talentuoso e versatile tra gli chef nostrani;
poi un marchio d’assoluta garanzia, quello della fiorentina Enoteca
Pinchiorri, che propone un cocktail perfetto di sapienza e fantasia,
giocando tra la maestria di Annie
Feolde e l’estro di Italo
Bassi e Riccardo Monco.
A cavallo con agosto ci sarà l’alta cucina italiana stelle e strisce di Tony Mantuano in arrivo dal
ristorante Spiaggia di Chicago.
Un programma mai visto prima? Non è tutto. Perché il lunedì e il martedì a pranzo altri 26 grandi chef – in questo caso rigorosamente tricolori – proporranno per i sei mesi esperienze uniche nella sezione “Contemporary Italian Chefs”. Torniamo quindi a maggio, l’esordio (4 e 5 maggio) spetta ai fratelli d’oro della tavola nostrana, Christian e Manuel Costardi patron del ristorante Da Christian e Manuel di Vercelli. La settimana successiva, 11 e 12 maggio, la scena è tutta per un connubio inedito tra piatti d’alta montagna e tocchi d’Estremo Oriente, grazie alla magia di Norbert Niederkofler del St.Hubertus di San Cassiano in Val Badia. Il 18 e 19 maggio il menu sarà firmato da un astro nascente come Antonia Klugmann, in grado di proporre piatti di grande raffinatezza nel suo nuovo L'Argine a Vencò sul Collio e straordinariamente per due giorni anche a Expo 2015. Il 25 e 26 spazio anche a un grande maestro della cucina italiana, da sempre capace di creare veri e propri prodigi di raffinatezza e gusto: Claudio Sadler, “sinonimo di solidità” come è stato scritto.
A giugno
l’esordio è con Andrea Berton (1
e 2 giugno), lo chef friulano dell’omonimo ristorante milanese capace di
conquistare due stelle Michelin al Trussardi alla Scala un anno
dietro l’altro, prima ci era riuscito solo Gualtiero Marchesi. Si prosegue l’8 e 9 giugno con un volto nuovo
e giovane, Fabrizio Ferrari,
classe 1980, milanese di stanza Al Porticciolo 84 di Lecco,
grande talento e artefice di un originale mix tra sapori mediterranei e gusto
orientale. La settimana successiva è la volta di Angelo Sabatelli, un pugliese dal percorso originale: una vita in
giro per il mondo e ora, a 46 anni la consacrazione nel suo paese natale,
Monopoli. Penultimo appuntamento del mese, il 22 e 23 giugno, con Cristina Bowerman, che ha costruito la
sua cucina d’autore sul triangolo che tocca Puglia (nativa di Cerignola), Stati
Uniti (studi a San Francisco e 15 anni di lavoro a Austin in Texas ) e Roma
(patron del ristorante stellato Glass Hostaria a Trastevere e
di Romeo bottega, panetteria e ristorante d’autore di grande successo in zona
Prati). Chiusura, il 29 e 30 giugno, con la proposta mediterranea ed evocativa
di Fabio Abbattista: uno che col
suo Leone Felice di Erbusco, ristorante de L’Albereta Relais
Chateaux, a neanche quarant’anni si è trovato a gestire l’eredità di Marchesi.
Nessun commento:
Posta un commento