Tel. 0962 901425 348.8800175
www.daercole.com
Sempre aperto in estate a pranzo e cena
Chiuso la domenica
Ferie tra ottobre e novembre variabili
Costo medio ristorante 50 euro vini esclusi
B&B 120 euro a camera con prima colazione
Carte di credito tutte, Bancomat
Di Giulia Cannada Bartoli
Del coraggioso gigante del mare e del fare
Una tappa d’obbligo del mio viaggio nella ristorazione di qualità della Calabria ionica: a Crotone, sul lungo mare, Ercole Villirillo, chef, dagli occhi neri guizzanti, sovrano di tutto quanto è mare.
Se avete voglia di assaggiare interpretazioni fresche, autentiche e coraggiose del pescato dello Ionio, questa è la vostra meta. In cucina da oltre trent’anni Ercole, che “marcava” stretta sua madre in cucina già da bambino, ha aperto il suo primo locale nel 1985, nel 1990, dopo alcune importanti esperienze lavorative al fianco di chef blasonati, apre un nuovo locale, inizialmente con il nome di “Sale e pepe” e poi, dopo una serie di migliorie, arriva nel 2000 a realizzare il “ Ristorante da Ercole” come lo aveva immaginato già ai suoi inizi. Il locale è ampio ed arioso con una piacevole sala – giardino esterna. Le sale interne sono più formali, all’insegna di un’eleganza adatta sia, alle visite di tantissimi nomi illustri nazionali e internazionali, sia, all’abituale clientela che arriva da tutta la Calabria per provare quella che Ercole definisce un’esperienza diversa dal mangiare in casa propria, assaggiando piatti semplici, magari antichi, ma difficilmente cucinati da sé, vuoi, per mancanza di tempo, vuoi per carenza delle eccezionali materie prime utilizzate dallo chef. Qui il menù non è mai lo stesso, dipende dal mare, da quello che i numerosi e fidati fornitori fanno arrivare ogni giorno in cucina. Ci sediamo in quattro e diciamo le fatidiche parole: “Fate voi”, chiedendo solo qualche dritta per la scelta del vino. Cominciamo con una festa di antipasti di mare tra crudo e cotto. Ultimamente Ercole si dedica molto alla preparazione di piatti di crudo essenziali, eleganti, dai sapori freschi e distinti. Ercole possiede anche il suo personale orto nella bellissima zona di Capo Colonna, caratterizzata da un fantastico clima e da terreni ricchi di argilla che producono meravigliosi ortaggi, tra cui i carciofini selvatici di cui dirò più avanti. Dall’orto arrivano anche le zucchine e i pomodori serviti a preparare il “Carpaccio di polipo con zucchine crude, aceto balsamico, pomodori e olio extravergine dop dell’Alto Crotonese”.
A seguire con i crudi, arriva una meravigliosa tartarre di tonno con gamberetti crudi e basilico, accompagnata da uno stracotto di cipolla di Tropea che non si può descrivere, va assaggiato, è la settima meraviglia. Tra i crudi, compare un poco convinto “Salmone ammudicatu con prosciutto di tonno”, il piatto è un po’ debole, lo stesso Ercole riconosce che non c’entra nulla con i piatti precedenti.
Muoviamo verso gli antipasti caldi, continuano i fuochi d’artificio: un piatto dove Ercole ci fa assaggiare i suoi top: anemoni di mare fritti, cozze al gratin, una sorprendente salsiccia di tonno, calamaretti e gamberi in umido, e gli immancabili “surici” fritti, no, no, non sono topi, al secolo pesce pettine. dai colori bellissimi e dalla carne tenera e poco spinosa, il tutto accompagnato da introvabili, quanto saporiti carciofini selvatici, spesso serviti anche con il crudo di ricciola. Abbinamenti superbi. Il servizio è garbato e capace, Ercole, compatibilmente agli impegni ai fornelli, si dedica molto alla sala e al racconto dei prodotti e dei piatti serviti. E’ soprattutto un racconto di mare, di pesci: lucerna, tracina, scorfani e pesci cipolla per la zuppa, e poi ombrine, musdee di scoglio e merluzzi, per chiudere con tartufi e lumache di mare. Passiamo con Ercole al capitolo “Sardella”, lui serve quella di bianchetti con olio d’oliva e finocchietto. della disputa abbiamo già parlato nella “puntata” precedente. La nostra cena, vista la carrellata di antipasti e secondi, ha saltato gli assaggi di primi, dove Ercole si esprime alla grande con “mezzi rigatoni con scorfano e cernia”, “linguine alla Pitagora con anemoni di mare”, “spaghetti con le ‘scrine’ (alghe di mare), “ il quadraro” un antico piatto dei pescatori calabresi che prevede la cottura e l’affumicatura dei paccheri in una casseruola di coccio con cernia, ricciola, pomodoro e spezie. E ancora un piatto che cura il raffreddore, ci dice Ercole, la zuppa bollente di tubettini con pescatrice, coccio, lucerna, tracina e peperoncino: il brodo entra nel sangue:).
Non abbiamo resistito al sorbetto di cantalupo e ad una deliziosa interpretazione della cassata: morbide paline di semifreddo con ricotta, pistacchi e cioccolato. Il gigante del mare è instancabile, si divide tra fornitori cucina e sala, sempre con un sorriso ben disposto ad insegnare e apprendere, poiché l’umiltà è propria dei grandi. Recentemente Ercole ha chiuso il cerchio dell’accoglienza, realizzando due deliziose camere B&B complete di ogni lusso per il benessere dei propri ospiti, persino della bilancia per chi volesse – ma qui non si può – stare attenti alla linea. Dont’worry… be happy:)
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