la Pasta a Napoli spaghetti ai sette pomodori, l'interpretazione di uno dei ristoranti stellati di città |
#pasta2050, 130 ricette del futuro al centro
del world pasta day 2019 1 italiano su 3 la mangia tutti i giorni, incuriosito
dalle novità sul mercato il mondo ne consuma 15 milioni di tonnellate, il
doppio di 10 anni fa.
È il vero piatto tipico italiano, sazia ed è simbolo della buona e sana Dieta Mediterranea: questi i valori positivi
attribuiti alla pasta, che per gli italiani resta sempre una certezza: 9 su 10 la consumano regolarmente e 1 su 3 la
mangia tutti i giorni. In occasione del World Pasta Day 2019, oggi 25 ottobre i pastai italiani di Unione Italiana Food
celebrano l’Italian way of pasta con la kermesse internazionale “Al Dente”: per 7 giorni, dal 18 al 25 ottobre,
130 ristoranti nel mondo hanno proposto una ricetta ispirata al futuro della pasta.
E con l’hastag #pasta2050 la sfida è lanciata anche agli appassionati di tutto il mondo:
oggi un social pasta party abbraccerà i 5 continenti in una spaghettata virtuale.
Cosa mangeremo tra 30 anni? Quasi sicuramente un piatto di pasta. Nel mondo il suo crescente successo è un dato
di fatto - in 10 anni il suo consumo è quasi raddoppiato, da quasi 9 a 15 milioni di tonnellate. EIn Italia, dove la pasta
è solida tradizione, il nostro rapporto con fusilli e maccheroni non mostra cedimenti. 9 italiani su 10 (88%) mangiano
pasta regolarmente e 1 su 3 (36%) la porta in tavola tutti i giorni, nel segno di un approccio curioso verso le novità
del mercato - il 10% degli italiani cambia pasta e passa a sperimentare quella integrale, al farro, al kamut, con
farine di legumi, anche se la pasta “gialla” continua a vincere la prova del gusto e della preparazione. Secondo la ricerca “Il futuro della pasta”, commissionata da Unione Italiana Food (già AIDEPI) a Eumetra, per
gli italiani la pasta è “il vero piatto tipico italiano”, “sazia” ed è “simbolo della buona e sana dieta
mediterranea”.
Per questo la Giornata della Pasta 2019 regala ai pasta lovers di tutto il mondo quest' appuntamento imperdibile: la
kermesse “Al Dente – The Italian way of Pasta” offrendo l’occasione di sperimentare per una settimana (18-25
ottobre) gusti e consistenze della pasta del futuro. 130 ristoranti in Italia e nel mondo hanno proposto in menù un piatto
di pasta ispirato al tema #pasta2050, esplorando le 6 principali tendenze che caratterizzeranno il consumo di
questo alimento nei prossimi 30 anni. Gli appassionati che desiderano sperimentare l’interpretazione d’autore del
piatto potranno consultare la lista dei ristoranti in tutta Italia che aderiscono all’iniziativa QUI.
Giunto alla sua 21ma edizione, il World Pasta Day, manifestazione ideata e curata da Unione Italiana Food, ogni 25 ottobre celebra il piatto simbolo della Dieta
Mediterranea, quest'anno si concentra su gusto, creatività, attenzione al benessere e passione per il buon cibo
che contraddistinguono il modo tutto italiano di mangiarla e condividerla. ECCO COME MANGEREMO NEL 2050: LE 6 TENDENZE SECONDO GLI ESPERTI: Io Mangio Classico (La pasta al pomodoro, portabandiera della
dieta mediterranea nel mondo), Io Mangio Etico (pasta, verdure e sostenibilità), Io Mangio Globale (Pasta fusion,
un mondo di contaminazioni), Io Mangio Diverso (Pasta con ingredienti tutti da scoprire), Io Mangio Semplice (La
pasta sempre più essenziale e salutare), Io Mangio Consapevole (La sfida della corretta informazione). Le
tendenze sono state la mappa che gli chef hanno preso come riferimento per interpretare ai fornelli il tema
#pasta2050.
Hanno accettato la “sfida” lanciata da Unione Italiana Food pesi massimi del calibro di Heinz Beck, Chicco Cerea, Rosanna Marziale, i fratelli Alajmo, e molti altri cuochi e ristoratori. A giudicare dalle ricette proposte, i professionisti dei fornelli vedono la pasta di domani inseparabile da quella di ieri, con tanti riferimenti a tradizione e semplicità, con l’immancabile tocco d’autore che rende la pasta ancora più intrigante. Una curiosità: la pasta lunga “vince” la classifica dei formati più gettonati nelle ricette degli chef, spaghetti in primis, in veste classica o rivisitata (di farina di legumi, kamut o… iodato).
Ecco un assaggio delle interpretazioni d’autore più intriganti – per l’elenco completo dei ristoranti che aderiscono all’iniziativa e delle ricette il punto di riferimento è la sezione dedicata del sito “Al Dente” (http://aldente.worldpastaday.org).
A Roma Arcangelo Dandini propone una ricetta ispirata alla semplicità dei sapori mediterranei: spaghetti con ricotta, olio di coratina, limone e finto pepe; una tendenza, quella della semplicità, accolta anche dalla chef casertana Rosanna Marziale che chiama la sua ricetta “spaghetti all’italiana”. Anche a Porto San Giorgio il giovane chef Nikita Sergeev propone una ricetta classica e senza tempo, mezze maniche ai ricci di mare con crema di pinoli tostati e pecorino di Fossa. Mentre a Cagliari Luigi Pomata propone una ricetta che accoglie la sfida della globalizzazione valorizzando i prodotti del territorio: tagliolini con battuto di gamberi, uova di pesce, datterino di Pula, tartufo di Laconi e buccia di limone. A Napoli, dove lo spaghetto alla pummarola è una cosa seria, il George’s Restaurant con lo chef Domenico Candela, lo omaggia con il calligrafico “Pomod’oro”, dove lo Spaghettone avvolge 7 diverse consistenze dei pomodori campani. A Rubano, i Fratelli Alajmo propongono Tagliolini all’aneto con vongole, dentice, astice e salsa di pistacchi. Non manca la possibilità di celebrare la settimana della pasta anche all’estero grazie all’adesione dell’Associazione Italiani Chef New York, un network di circa 280 professionisti dei fornelli che rappresentano la cucina italiana nella Grande Mela. Grazie alla partecipazione dei ristoranti del firmamento di Heinz Beck: a Dubai, in carta è possibile trovare fettuccine con pesto, burrata e crumble di pinoli salati; a Tokyo invece la pasta del futuro secondo il tristellato chef tedesco è ripiena con secreto di maiale, spuma di patate e salsa di cipolla ossidata. Mentre a Roma, nell’impero de La Pergola, la proposta dello chef è un omaggio alla Cacio & pepe della tradizione, nobilitata da gamberi bianchi marinati al lime.
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