una serata diversa , garbata, non urlata fuori dai canoni, da ricordare:)
di Giulia Cannada Bartoli
Una cena di classe, intima, circa 40 ospiti, all’insegna della tranquillità del corpo e dello spirito per dare il benvenuto al 2013. Atmosfera rilassata, coccolati dalle attenzioni di Antonietta e del sommelier di sala Luigi Sasso.
Gli ospiti sono arrivati alla spicciolata, alle 21,00 si comincia.
Dopo quest’uscita, il Patròn esce in sala per “prescrivere” una salutare pausa nel piccolo salotto con tanto di camino, per socializzare, fumare una sigaretta e scaldarsi vicino al caldo buono del focolare…avrebbe detto Ungaretti.
Naturalmente a mezzanotte è arrivato il ‘must’…
A mezzanotte il brindisi della tradizione, in un clima ‘familiare’ insieme con tutto lo staff di Casa del Nonno 13, con l’augurio di poter condividere le cose belle della vita in semplicità, pronti a fronteggiare quelle meno buone, quando arriveranno.
Alla cena abbiamo abbinato Falanghina 2011 e Aglianico base 2011 di Villa Raiano. Entrambi i vini hanno risposto bene alle aspettative di abbinamento. Con le lenticchie, bollicine di Coroner, Prosecco di Valdobbiadene extra dry docg.
Le ore sono trascorse lentamente, accompagnati da una discreta, quanto elegante ‘pusteggia’ di antiche canzoni napoletane, canticchiate a labbra chiuse dagli ospiti in sala, a mezzanotte, uno scatenato “ tu vuò fa l’americano”by Renato Carosone, interpretato da un delizioso trio di amici della casa.
In lontananza, abbiamo intravisto qualche fuoco augurale, niente a che vedere con il ‘bombardamento’ delle città, noi abbiamo acceso le ‘stelletelle’ della tradizione. Buon 2013 a tutti voi.
Nell’ interpretazione della kabala per il numero 13 ritroviamo: “Morte e nascita. Cambio totale. Trasformazioni. Per Raffaele Vitale, eclettico Patròn di Casa del Nonno 13 a Mercato San Severino, al massimo, possiamo usare due dei termini di cui sopra: trasformazione e nascita.
Raffaele non è uomo mondano da prima pagina e il suo ristorante ne riflette il carattere. Scoprire per puro caso che quest’anno, per la prima volta, a 7 anni dall’apertura, il patròn aveva pensato ad una serata di fine anno, mi ha spinta a prenotare di corsa, anche per brindare allaprossima apertura a Salerno.Una cena di classe, intima, circa 40 ospiti, all’insegna della tranquillità del corpo e dello spirito per dare il benvenuto al 2013. Atmosfera rilassata, coccolati dalle attenzioni di Antonietta e del sommelier di sala Luigi Sasso.
Gli ospiti sono arrivati alla spicciolata, alle 21,00 si comincia.
Dopo quest’uscita, il Patròn esce in sala per “prescrivere” una salutare pausa nel piccolo salotto con tanto di camino, per socializzare, fumare una sigaretta e scaldarsi vicino al caldo buono del focolare…avrebbe detto Ungaretti.
Naturalmente a mezzanotte è arrivato il ‘must’…
A mezzanotte il brindisi della tradizione, in un clima ‘familiare’ insieme con tutto lo staff di Casa del Nonno 13, con l’augurio di poter condividere le cose belle della vita in semplicità, pronti a fronteggiare quelle meno buone, quando arriveranno.
Alla cena abbiamo abbinato Falanghina 2011 e Aglianico base 2011 di Villa Raiano. Entrambi i vini hanno risposto bene alle aspettative di abbinamento. Con le lenticchie, bollicine di Coroner, Prosecco di Valdobbiadene extra dry docg.
Le ore sono trascorse lentamente, accompagnati da una discreta, quanto elegante ‘pusteggia’ di antiche canzoni napoletane, canticchiate a labbra chiuse dagli ospiti in sala, a mezzanotte, uno scatenato “ tu vuò fa l’americano”by Renato Carosone, interpretato da un delizioso trio di amici della casa.
In lontananza, abbiamo intravisto qualche fuoco augurale, niente a che vedere con il ‘bombardamento’ delle città, noi abbiamo acceso le ‘stelletelle’ della tradizione. Buon 2013 a tutti voi.
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