a cura di Giulia Cannada Bartoli
L’ alta gastronomia richiede libertà di spirito, ironia e apertura mentale; caratteristiche che ho ritrovato con gioia in Paolo Barrale – chef stellato del ristorante Marennà dei Feudi di San Gregorio e nell’amico e collega Angelo D’Amico – executive chef del ristorante Le Macine dell’Hotel UNA Il Mulino di Benevento. La serata si è svolta nel bel giardino di tigli antistante Le Macine.
Sia, Barrale, che, D’Amico, vantano curriculum eccellenti e formative esperienze nazionali, quanto internazionali. Entrambi fanno parte di Chic (Charming italian chefs), associazione che raccoglie un gruppo di cuochi il cui fascino è espresso dall’altissimo livello di cucina che propongono.
Prova ne è la sequenza dei piatti proposta dai due chef equilibristi, sempre pronti a mettersi in gioco e confrontarsi con l’esterno.
Il menù è stato concepito come un inno alla bella stagione ed alla mediterraneità della cucina del sud; ricordiamo che Barrale è siciliano ed irpino d’adozione, mentre Angelo D’Amico è sannita purosangue. In attesa della prima uscita, la cucina ha servito fritturine accompagnate da Dubl Falanghina, Metodo Classico dei Feudi di San Gregorio.
Le quattro portate sono state sapientemente abbinate da una ben ritrovata Francesca Martusciello, nuova maitre – sommelier a Le Macine, con il Greco di Tufo Docg 2011 dei Feudi di San Gregorio e incursione finale di champagne Philipponat da pinot noir in purezza.
Veniamo ai piatti: davvero si è trattato di un lavoro a quattro mani e due teste in sintonia, poiché in ogni portata si è notato l’affiatamento tecnico e mentale.
Il menù è terminato con un fantasioso dessert con ingredienti cari ai territori di provenienza dei due cuochi.
La serata è andata sold out con 75 coperti, in genere troppi per lo show cooking , ma i nostri due hanno fatto miracoli :-) …
L’ alta gastronomia richiede libertà di spirito, ironia e apertura mentale; caratteristiche che ho ritrovato con gioia in Paolo Barrale – chef stellato del ristorante Marennà dei Feudi di San Gregorio e nell’amico e collega Angelo D’Amico – executive chef del ristorante Le Macine dell’Hotel UNA Il Mulino di Benevento. La serata si è svolta nel bel giardino di tigli antistante Le Macine.
Sia, Barrale, che, D’Amico, vantano curriculum eccellenti e formative esperienze nazionali, quanto internazionali. Entrambi fanno parte di Chic (Charming italian chefs), associazione che raccoglie un gruppo di cuochi il cui fascino è espresso dall’altissimo livello di cucina che propongono.
Prova ne è la sequenza dei piatti proposta dai due chef equilibristi, sempre pronti a mettersi in gioco e confrontarsi con l’esterno.
Il menù è stato concepito come un inno alla bella stagione ed alla mediterraneità della cucina del sud; ricordiamo che Barrale è siciliano ed irpino d’adozione, mentre Angelo D’Amico è sannita purosangue. In attesa della prima uscita, la cucina ha servito fritturine accompagnate da Dubl Falanghina, Metodo Classico dei Feudi di San Gregorio.
Le quattro portate sono state sapientemente abbinate da una ben ritrovata Francesca Martusciello, nuova maitre – sommelier a Le Macine, con il Greco di Tufo Docg 2011 dei Feudi di San Gregorio e incursione finale di champagne Philipponat da pinot noir in purezza.
Veniamo ai piatti: davvero si è trattato di un lavoro a quattro mani e due teste in sintonia, poiché in ogni portata si è notato l’affiatamento tecnico e mentale.
Il menù è terminato con un fantasioso dessert con ingredienti cari ai territori di provenienza dei due cuochi.
La serata è andata sold out con 75 coperti, in genere troppi per lo show cooking , ma i nostri due hanno fatto miracoli :-) …
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