sabato 16 ottobre 2010
La grande viticoltura artigiana del Sud: ecco i volti di tutte le chiocciole Slow Food in Slowine
Il massimo riconoscimento di Slow Wine, la prima guida di Slow Food curata da Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, sono le chiocciole alle aziende. Questa è la sostanziale grande differenza rispetto alle altre guide specializzate: contadini, imprenditori lungimiranti, quasi tutte cantine fuori dai riflettori mediaci sino a questo momento.
Come sito nato al Sud, vi proponiamo i volti e gli sguardi di un Mezzogiorno che cammina, che vuole cambiare, che è fuori dai luoghi comuni. Protagonisti che hanno cambiato il paesaggio agrario in questi anni rispettando l’ambiente, lavorando con tenacia a un sogno, spesso controcorrente, a volte senza mai ricevere un ricoscimento. Un Sud cresciuto senza assistenzialismo, votato alla qualità senza se e senza ma, espressione di grandi territori vitivinicoli. A cominciare dal Vesuvio e dall’Etna passando, cru di eccezione sin dai tempi più antichi.
Questa è la viticoltura di Slow Wine. Una guida del vino, non delle etichette.
Abruzzo
Valentini, Cataldi Madonna, Praesidium, Emidio Pepe
Campania
Sorrentino, San Giovanni, Antica Masseria Venditti, Contrada Salandra, Giuseppe Apicella, Colli di Lapio Clelia Romano, Tenuta Cavalier Pepe, Vadiaperti, Contrade di Taurasi
Puglia
Giancarlo Ceci, I Pàstini, Agricole Vallone, Polvanera, Gianfranco Fino, Attanasio
Basilicata
Elena Fucci
Calabria
Librandi, Ceraudo
Sicilia
Marco De Bartoli, Ferrandes, Graci, Girolamo Russo, Palari, I Vigneri, Cos, Arianna Occhipinti
a cura di Giulia Cannada Bartoli
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